La persona che trovò un libro per strada
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
La persona che trovò un libro per strada
Ciao a tutti.
Vi chiedo scusa per l'intrusione. Dai vostri messaggi appare un affiatamento molto bello. Come è bello ciò che realizzate. utilizzate un linguaggio "tecnico" che a un neofita come me al momento appare un po' ostico.
Io ho scritto un libro che viene da voi recensito, ma ho notato due stranezze che mi piacerebbe comprendere.
Prima stranezza: al momento vi sono circa 5/6 recensioni, ma distribuite su due pagine differenti. Cioè, è come se il mio libro fosse stato inserito in due collocazioni tra loro indipendenti.
Seconda stranezza: una stessa lettrice in una recensione mi assegna tre stelline, in un'altra sei. E le recensioni, a parte qualche piccola parola, sono identiche.
Grazie e complimenti per il vostro lavoro.
Dimenticavo il titolo: la persona che trovò un libro per strada
[thread nato qui
liber]
Vi chiedo scusa per l'intrusione. Dai vostri messaggi appare un affiatamento molto bello. Come è bello ciò che realizzate. utilizzate un linguaggio "tecnico" che a un neofita come me al momento appare un po' ostico.
Io ho scritto un libro che viene da voi recensito, ma ho notato due stranezze che mi piacerebbe comprendere.
Prima stranezza: al momento vi sono circa 5/6 recensioni, ma distribuite su due pagine differenti. Cioè, è come se il mio libro fosse stato inserito in due collocazioni tra loro indipendenti.
Seconda stranezza: una stessa lettrice in una recensione mi assegna tre stelline, in un'altra sei. E le recensioni, a parte qualche piccola parola, sono identiche.
Grazie e complimenti per il vostro lavoro.
Dimenticavo il titolo: la persona che trovò un libro per strada
[thread nato qui
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il poeta è uno scrittore pigro (jim morrison)
Benvenuto Winston
Il bookcrossing è un modo per condividere le letture e i libri stessi, lasciandoli in giro per le città, dopo averli registrati sul sito in cui hai trovato le recensioni al tuo libro (www.bookcrossing.com).
Con la registrazione viene automaticamente attribuito al libro un codice, procedimento che permette poi di seguire il viaggio del libro e i relativi commenti delle persone che dovessero incrociarlo sulla loro strada.
Tu hai trovato due pagine relative al tuo libro, perché ci sono, al momento, due copie fisiche del tuo libro che sono state registrate e che hanno iniziato il loro viaggio.
In genere la persona che registra il libro, scrive anche una recensione o un semplice commento.
In questo caso, come forse avrai già letto nel primo messaggio di questa discussione, sono stati regalati al bc 700 libri (fra cui anche una copia del tuo): alcune persone hanno provveduto a registrarli, e, non avendo la copia fra le mani (al momento tutti i libri sono a milano), qualora non li avessero letti, hanno inserito una recensione tratta da altri siti (come per esempio ibs.it o bo.it ecc.).
spero di essere stata sufficientemente chiara...


Il bookcrossing è un modo per condividere le letture e i libri stessi, lasciandoli in giro per le città, dopo averli registrati sul sito in cui hai trovato le recensioni al tuo libro (www.bookcrossing.com).
Con la registrazione viene automaticamente attribuito al libro un codice, procedimento che permette poi di seguire il viaggio del libro e i relativi commenti delle persone che dovessero incrociarlo sulla loro strada.
Tu hai trovato due pagine relative al tuo libro, perché ci sono, al momento, due copie fisiche del tuo libro che sono state registrate e che hanno iniziato il loro viaggio.
In genere la persona che registra il libro, scrive anche una recensione o un semplice commento.
In questo caso, come forse avrai già letto nel primo messaggio di questa discussione, sono stati regalati al bc 700 libri (fra cui anche una copia del tuo): alcune persone hanno provveduto a registrarli, e, non avendo la copia fra le mani (al momento tutti i libri sono a milano), qualora non li avessero letti, hanno inserito una recensione tratta da altri siti (come per esempio ibs.it o bo.it ecc.).
spero di essere stata sufficientemente chiara...

Membro del Vero Toro Club 



Ringrazio molto per la spiegazione.
Ancora non comprendo, però, perchè risultino due recensioni diverse, sotto la stessa firma, del mio libro. Con l'aggravante di due giudizi diametralmente opposti. I casi sono due: o la persona è la stessa (che passa da tre stelline a sei, o da sei a tre, nel giro di pochi giorni). Quindi, mi permetto di dubitare sulla serietà nell'esprimersi.
Oppure, le recensioni appartengono a due persone diverse, ma la firma appare come identica. Quindi, mi permetto di dubitare sull'affidabilità del software.
Mi rendo conto che forse sono io a non compendere la dinamica (ai vostri occhi, forse, sembro il Leonardo di "Non ci resta che piangere").
Permettetemi un'ultima riflessione: al di là del valore artistico del mio libro, sono rimasto stupito del fatto che nessuno - ad eccezione del messaggio che precede il mio - si sia soffermato sul titolo.
In più, ho l'aggravante di essere anche editore - meglio: tento di esserlo -.
E' facile lasciare libri per strada quando si è studenti o si svolge una professione lontana dal mondo dei libri. Più difficile quando si è editori.
Non arrabiatevi. La mia non è polemica, ma il desiderio di stimolare una discussione. Non vi nascondo, infine - (captatio benevolentiae) - che la mia tecnica di lasciare migliaia di libri per strada sta suscitando molto nervosismo tra i potentati editoriali.
p.s. mi sono accorto che tale spazio è dedicato all'organizzazione del grande rilascio. Quindi, il mio intervento è un po' fuori luogo. Abbiate pazienza. Col tempo imparerò...
Ancora non comprendo, però, perchè risultino due recensioni diverse, sotto la stessa firma, del mio libro. Con l'aggravante di due giudizi diametralmente opposti. I casi sono due: o la persona è la stessa (che passa da tre stelline a sei, o da sei a tre, nel giro di pochi giorni). Quindi, mi permetto di dubitare sulla serietà nell'esprimersi.
Oppure, le recensioni appartengono a due persone diverse, ma la firma appare come identica. Quindi, mi permetto di dubitare sull'affidabilità del software.
Mi rendo conto che forse sono io a non compendere la dinamica (ai vostri occhi, forse, sembro il Leonardo di "Non ci resta che piangere").
Permettetemi un'ultima riflessione: al di là del valore artistico del mio libro, sono rimasto stupito del fatto che nessuno - ad eccezione del messaggio che precede il mio - si sia soffermato sul titolo.
In più, ho l'aggravante di essere anche editore - meglio: tento di esserlo -.
E' facile lasciare libri per strada quando si è studenti o si svolge una professione lontana dal mondo dei libri. Più difficile quando si è editori.
Non arrabiatevi. La mia non è polemica, ma il desiderio di stimolare una discussione. Non vi nascondo, infine - (captatio benevolentiae) - che la mia tecnica di lasciare migliaia di libri per strada sta suscitando molto nervosismo tra i potentati editoriali.
p.s. mi sono accorto che tale spazio è dedicato all'organizzazione del grande rilascio. Quindi, il mio intervento è un po' fuori luogo. Abbiate pazienza. Col tempo imparerò...
il poeta è uno scrittore pigro (jim morrison)
- Pelodia
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ho controllato, cerchiamo di fare un riassunto.
la prima copia del libro, questa, ha fatto il circuito normale del bookcrossing liberato tra l'altro da liberliber
la seconda fa parte dei libri adottati per la mega liberazione indi nell'adottare il libro mizzy ha scritto qualcosa, copiaincollando quello che disse a giugno
evidentemente da giugno a oggi avrà pensato di cambiare il voto al libro
la prima copia del libro, questa, ha fatto il circuito normale del bookcrossing liberato tra l'altro da liberliber
la seconda fa parte dei libri adottati per la mega liberazione indi nell'adottare il libro mizzy ha scritto qualcosa, copiaincollando quello che disse a giugno
evidentemente da giugno a oggi avrà pensato di cambiare il voto al libro
Pelodia
pensieri deboli,
mutui quinquennali,
ideologia a bassa intensità.
Website
cagare il cazzo non serve. [Romanz mia cit]
pensieri deboli,
mutui quinquennali,
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cagare il cazzo non serve. [Romanz mia cit]
Winston, però ricorda che quello che lasciamo nel registrare un libro è un commento, non un vero e proprio giudizio critico, siamo normali lettori, diciamo che è un po' quello che normalmente è il parere che esprimi a voce parlando con un amico.
Capisco che in quanto autore del libro ti possa dare un po' fastidio una valutazione diversa sul numero di stelline (anche se comunque io quello che valuto principalmente è poi quello scritto a parole, ma questo è un giudizio soggettivo) nella recensione, però se una persona quando trova un libro decide o meno di leggerlo non lo fa in base a quello che abbiamo scritto in fase di registrazione! Resta comunque il fatto che a distanza di tempo ci può anche stare che il giudizio complessivo su un libro migliori o peggiori...anzi il fatto che quello che è scritto è sempre lo stesso supporta una considerazione di questo tipo!
Posso capire che in quanto editore tu voglia rilasciare principalmente i tuoi libri, ma mica è detto che devi lasciare solo quelli...
...che i potentati si innervosicano pure, o meglio comincino a rilasciare alcune copie dei loro libri anche loro!!!
Però magari a questo punto converrebbe scindere il thread...
Capisco che in quanto autore del libro ti possa dare un po' fastidio una valutazione diversa sul numero di stelline (anche se comunque io quello che valuto principalmente è poi quello scritto a parole, ma questo è un giudizio soggettivo) nella recensione, però se una persona quando trova un libro decide o meno di leggerlo non lo fa in base a quello che abbiamo scritto in fase di registrazione! Resta comunque il fatto che a distanza di tempo ci può anche stare che il giudizio complessivo su un libro migliori o peggiori...anzi il fatto che quello che è scritto è sempre lo stesso supporta una considerazione di questo tipo!
beh ma se non ho letto il libro che dico del titolo??posso al più intuire che parla di qualcosa che si avvicina al bookcrossing...nessuno - ad eccezione del messaggio che precede il mio - si sia soffermato sul titolo
seeee e a me studente squattrinato i soldi per comprarli tutti 'sti libri chi me li da?!?E' facile lasciare libri per strada quando si è studenti o si svolge una professione lontana dal mondo dei libri


In che senso??Più difficile quando si è editori

Posso capire che in quanto editore tu voglia rilasciare principalmente i tuoi libri, ma mica è detto che devi lasciare solo quelli...
Beh alla fine è un modo molto carino per farsi conoscere!la mia tecnica di lasciare migliaia di libri per strada sta suscitando molto nervosismo tra i potentati editoriali

...che i potentati si innervosicano pure, o meglio comincino a rilasciare alcune copie dei loro libri anche loro!!!

Però magari a questo punto converrebbe scindere il thread...

So many books, so little time...










- anatolla
- Olandese Volante
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- Iscritto il: ven ago 11, 2006 4:10 pm
- Località: ROMA
- Contatta:
vorrei dire solo una cosa, che forse e' ancora in argomento con il thread: scorrendo 700 titoli x decidere di adottarne 2 e' possibile che non si riesca immediatamente a individuare proprio i piu' "azzeccati" e a vederli fisicamente proprio tutti..
ho indicato le mie adozioni dopo le prime 2 o 3 pagine, poi molti altri li ho individuati grazie alle scelte altrui, e sinceramente non mi ricordavo questo titolo. all'inizio poi i 700 erano tutti senza alcun commento, tranne qualche acchiappanza dei volenterosi digitatori...
ma li hai regalati tu i 700 libri winston??
e dov'e' il nuovo thread?
ho indicato le mie adozioni dopo le prime 2 o 3 pagine, poi molti altri li ho individuati grazie alle scelte altrui, e sinceramente non mi ricordavo questo titolo. all'inizio poi i 700 erano tutti senza alcun commento, tranne qualche acchiappanza dei volenterosi digitatori...
ma li hai regalati tu i 700 libri winston??
e dov'e' il nuovo thread?

- lizzyblack
- moderatrice
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- Iscritto il: mar feb 17, 2004 1:22 pm
- Località: The Noble and Most Ancient House of Black, "Toujours Pur"
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Virgilio ha scritto:seeee e a me studente squattrinato i soldi per comprarli tutti 'sti libri chi me li da?!?

Beh, s'innervosiscano pure. La nostra non è una crociata contro gli editori. Nella pagina principale di Bookcrossing, si parla proprio di questo: gli editori che hanno qualcosa da ridire, potrebbero trovare interessante sapere che i Bookcrossers, nella maggior parte dei casi, comprano più copie dei libri che liberano, quindi non creano danno alle case editrici.Winston ha scritto:a mia tecnica di lasciare migliaia di libri per strada sta suscitando molto nervosismo tra i potentati editoriali.
Essendo tu un editore, piccolo o grande non importa, se hai deciso di rilasciare dei libri, sono affari tuoi, le altre case si faranno passare questo nervosismo

Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
Vero Acquario
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- mizzy
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer mag 21, 2003 1:47 pm
- Località: Milano, prov. Como
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PRESENTE
Eccomi Winston!!!
sono la stordita che ha scritto 2 giudizi differenti per lo stesso libro
dunque, premetto che il giudizio a stellina l'ho sempre odiato, ma in tutte le situazioni e che quindi, non so padroneggiarlo bene
Detto questo, il concetto di base dei miei giudizi, mi sembrava fosse:
carina l'idea; il libro è riuscito ad incuriosirmi, magari questa opportunità poteva essere sfruttata meglio .
ecco. che poi io abbia sbagliato a non copiareIncollare il giudizio, vabbèh, è che sono stordita
che poi sai, la valutazione personale (giudizio in effetti è un termine brutto!!!! almeno per me) di un libro cambia in base al vissuto presente di una persona. Provo a spiegare:
oggi leggo un libro, che mi entusiasma all'ennesima potenza; fra 2 anni (e quindi di acqua sotto i ponti ne è passata e magari tante cose nella mia vita sono cambiate) mi ritrovo a pensare a quel libro che mi aveva entusiasmato tanto... e... puff! ... non ci trovo piu nulla di entusiasmante... o per lo meno non come allora...
comunque scusa... non volevo creare sto casino 
p.s. ora sono incasinata... e purtroppo non riesco a dire la mia sugli altri argomenti
Eccomi Winston!!!

sono la stordita che ha scritto 2 giudizi differenti per lo stesso libro

dunque, premetto che il giudizio a stellina l'ho sempre odiato, ma in tutte le situazioni e che quindi, non so padroneggiarlo bene

Detto questo, il concetto di base dei miei giudizi, mi sembrava fosse:
carina l'idea; il libro è riuscito ad incuriosirmi, magari questa opportunità poteva essere sfruttata meglio .
ecco. che poi io abbia sbagliato a non copiareIncollare il giudizio, vabbèh, è che sono stordita

che poi sai, la valutazione personale (giudizio in effetti è un termine brutto!!!! almeno per me) di un libro cambia in base al vissuto presente di una persona. Provo a spiegare:
oggi leggo un libro, che mi entusiasma all'ennesima potenza; fra 2 anni (e quindi di acqua sotto i ponti ne è passata e magari tante cose nella mia vita sono cambiate) mi ritrovo a pensare a quel libro che mi aveva entusiasmato tanto... e... puff! ... non ci trovo piu nulla di entusiasmante... o per lo meno non come allora...


p.s. ora sono incasinata... e purtroppo non riesco a dire la mia sugli altri argomenti






- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
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Ho messo il thread in recensioni perché si parla principalmente del libro in sé e del giudizio che se ne è dato su BC.com, mi rendo conto che non è una recensione classica e che poteva essere messo in almeno altre 3 aree diverse ma questa mi sembrava la più pertinente.
Se la discussione si sviluppa in altro modo lo sposterò.
Nel frattempo quest'estate ho letto il libro, e l'ha letto anche fuocoblu, ma non abbiamo ancora avuto il tempo di mettere i nostri giudizi su bookcrossing.com - ma provvederemo al più presto.
Se la discussione si sviluppa in altro modo lo sposterò.
Nel frattempo quest'estate ho letto il libro, e l'ha letto anche fuocoblu, ma non abbiamo ancora avuto il tempo di mettere i nostri giudizi su bookcrossing.com - ma provvederemo al più presto.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
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- anatolla
- Olandese Volante
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- Iscritto il: ven ago 11, 2006 4:10 pm
- Località: ROMA
- Contatta:
perfecta Liberliber..
a me invece succede di solito il contrario, leggo un libro che non mi dice o da molto, e dopo l'acqua passata sotto i ponti riesco a rileggerlo e a trovarci quello che che neanche avevo intravisto... oppure libri che non riesco ad attaccare neanche se mi ci metto d'impegno, arriva il momento e poi dico: ma come ho fatto a non leggerlo prima.... ma dov'ero? dormivo? si.... dormivo...!!
confermo lizzyblack, e' piu' facile rilasciare un libro avendone una copia in casa (solo cosi' ho potuto iniziare) e solo cosi non si libera cio' che ci ingombra casa ma qualcosa che si ha voglia di condividere...
a me invece succede di solito il contrario, leggo un libro che non mi dice o da molto, e dopo l'acqua passata sotto i ponti riesco a rileggerlo e a trovarci quello che che neanche avevo intravisto... oppure libri che non riesco ad attaccare neanche se mi ci metto d'impegno, arriva il momento e poi dico: ma come ho fatto a non leggerlo prima.... ma dov'ero? dormivo? si.... dormivo...!!
confermo lizzyblack, e' piu' facile rilasciare un libro avendone una copia in casa (solo cosi' ho potuto iniziare) e solo cosi non si libera cio' che ci ingombra casa ma qualcosa che si ha voglia di condividere...
Beh sì anatolla, capita anche quello...appunto perchè col tempo i nostri giudizi cambiano!
Per tornare al discorso book-crossing vs vendita libri, tieni presente Winston che ci sono anche librerie che sono OCZ (Official Crossing Zones) cioè punti ufficiali per trovare libri "liberi" e questo in teoria potrebbe sembrare controproducente...invece spesso aumente il loro numero di vendite, proprio perchè chi fa bookcrossing è un amante dei libri, e per ogni libro che legge ce ne saranno sempre centinaia che vorrebbe leggere!!!
Per tornare al discorso book-crossing vs vendita libri, tieni presente Winston che ci sono anche librerie che sono OCZ (Official Crossing Zones) cioè punti ufficiali per trovare libri "liberi" e questo in teoria potrebbe sembrare controproducente...invece spesso aumente il loro numero di vendite, proprio perchè chi fa bookcrossing è un amante dei libri, e per ogni libro che legge ce ne saranno sempre centinaia che vorrebbe leggere!!!
So many books, so little time...










ah, come dici bene Virgilio...
Ecco perché quel poco che guadagno finisce sempre tutto in libri!!!
Hanno perfettamente ragione, Winston, i libri che mi piacciono li regalo volentieri anche ad altri (quindi significa comprare in più copie lo stesso libro) e li divido anche con gli "altri", grazie al bookcrossing, quindi gli editori non hanno ragione di temere un calo nella vendita dei libri, anzi, proprio il contrario!!
aggiungerei: organizziamo anche ring (io ho tale libro, chi lo vuole leggere? si fa una lista e lo si spedisce a più persone): spesso e volentieri dopo averlo letto il libro, i partecipanti al ring vanno in libreria a procurarsene almeno una copia!
per ogni libro che legge ce ne saranno sempre centinaia che vorrebbe leggere!!!
Ecco perché quel poco che guadagno finisce sempre tutto in libri!!!


Hanno perfettamente ragione, Winston, i libri che mi piacciono li regalo volentieri anche ad altri (quindi significa comprare in più copie lo stesso libro) e li divido anche con gli "altri", grazie al bookcrossing, quindi gli editori non hanno ragione di temere un calo nella vendita dei libri, anzi, proprio il contrario!!
aggiungerei: organizziamo anche ring (io ho tale libro, chi lo vuole leggere? si fa una lista e lo si spedisce a più persone): spesso e volentieri dopo averlo letto il libro, i partecipanti al ring vanno in libreria a procurarsene almeno una copia!
ciao ragazzi.
Vedo che il mio invito a una discussione è inteso come "bookcrossing vs editore."
In realtà, credevo che il titolo del mio libro meritasse riflessioni diverse.
"La persona che trovò un libro per strada."
Io ho scritto tutto il noir - sin dall'inizio - con la consapevolezza che l'ignaro passante dovesse essere il protagonista.
Le prime righe del libretto: "hai appena trovato questo piccolo libro per strada. Stai leggendo le prime righe per capire se merita un po' di attenzione. Forse lo cestinerai appena girato l'angolo. Sarebbe un peccato. Perchè se deciderai di portarlo con te, scoprirai che non è un caso. Nel senso che volevamo fossi proprio tu a trovarlo..."
Immaginate di camminare per strada. Girato un angolo, vedete tutto il marciapiede punteggiato da centinaia di libretti neri. Il titolo ? "La persona che trovò un libro per strada".
Io credo nel marciapiede come nuovo canale di distribuzione e contatto tra le persone. Il marciapiede come internet. Lo "navighi" e ti scarichi in borsa un libro. Il mio sogno è quello di vedere, un giorno, i passanti scegliere tra centinaia di titoli lungo il marciapiede.
La stampa italiana si è soffermata solo sulla superficialità della notizia: l'omino di marketing (vivo infatti grazie a un marketing magazine) che vuole promuoversi come scrittore.
Nessuno, invece, vuole riflettere sull'operazione: migliaia di copie di uno stesso libro gettate lungo i marciapiedi. E questa è la grande differenza con il book-crossing (l'altra è quella - ripeto - di aver scritto tutta la trama con la previsione che sarebbe stato gettato per strada).
Sono laureato in Lettere Classiche, forse la cosa più lontana dal marketing. Ed è questa "ignoranza" che mi permette soluzioni originali. Se mi fossi laureato in Economia e Commercio, credo non mi sarebbe mai venuta in mente l'idea di buttare copie di un libro per strada.
Ho letto qualche commento su un forum di copy-mediaset su di me. Dicono "per fortuna come scrittore non vale un cazzo (testuale), perchè come operazione di marketing è perfetta..."
Cioè: forma e sostanza.
Il dilemma è il seguente: è più interessante l'operazione di distribuzione o la qualità del libro?
Ecco ciò che intendo quando scrivo "nessuno - al di là delle qualità artistiche del mio libro - si è soffermato sul titolo".
Qualcuno di voi ha scritto che se come editore lascio i libri per strada "sono affari miei".
No.
Sono affari nostri. Nostri, cioè, di tutti quelli che credono nella libera diffusione del libro.
Insomma, mi aspettavo un'evoluzione di messaggi in tal senso.
E' proprio vero quel bellissimo adagio greco: " se il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito".
Vedo che il mio invito a una discussione è inteso come "bookcrossing vs editore."
In realtà, credevo che il titolo del mio libro meritasse riflessioni diverse.
"La persona che trovò un libro per strada."
Io ho scritto tutto il noir - sin dall'inizio - con la consapevolezza che l'ignaro passante dovesse essere il protagonista.
Le prime righe del libretto: "hai appena trovato questo piccolo libro per strada. Stai leggendo le prime righe per capire se merita un po' di attenzione. Forse lo cestinerai appena girato l'angolo. Sarebbe un peccato. Perchè se deciderai di portarlo con te, scoprirai che non è un caso. Nel senso che volevamo fossi proprio tu a trovarlo..."
Immaginate di camminare per strada. Girato un angolo, vedete tutto il marciapiede punteggiato da centinaia di libretti neri. Il titolo ? "La persona che trovò un libro per strada".
Io credo nel marciapiede come nuovo canale di distribuzione e contatto tra le persone. Il marciapiede come internet. Lo "navighi" e ti scarichi in borsa un libro. Il mio sogno è quello di vedere, un giorno, i passanti scegliere tra centinaia di titoli lungo il marciapiede.
La stampa italiana si è soffermata solo sulla superficialità della notizia: l'omino di marketing (vivo infatti grazie a un marketing magazine) che vuole promuoversi come scrittore.
Nessuno, invece, vuole riflettere sull'operazione: migliaia di copie di uno stesso libro gettate lungo i marciapiedi. E questa è la grande differenza con il book-crossing (l'altra è quella - ripeto - di aver scritto tutta la trama con la previsione che sarebbe stato gettato per strada).
Sono laureato in Lettere Classiche, forse la cosa più lontana dal marketing. Ed è questa "ignoranza" che mi permette soluzioni originali. Se mi fossi laureato in Economia e Commercio, credo non mi sarebbe mai venuta in mente l'idea di buttare copie di un libro per strada.
Ho letto qualche commento su un forum di copy-mediaset su di me. Dicono "per fortuna come scrittore non vale un cazzo (testuale), perchè come operazione di marketing è perfetta..."
Cioè: forma e sostanza.
Il dilemma è il seguente: è più interessante l'operazione di distribuzione o la qualità del libro?
Ecco ciò che intendo quando scrivo "nessuno - al di là delle qualità artistiche del mio libro - si è soffermato sul titolo".
Qualcuno di voi ha scritto che se come editore lascio i libri per strada "sono affari miei".
No.
Sono affari nostri. Nostri, cioè, di tutti quelli che credono nella libera diffusione del libro.
Insomma, mi aspettavo un'evoluzione di messaggi in tal senso.
E' proprio vero quel bellissimo adagio greco: " se il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito".
il poeta è uno scrittore pigro (jim morrison)
- Sapphire78
- Olandese Volante
- Messaggi: 3052
- Iscritto il: ven ago 22, 2003 11:28 am
- Località: Torino
Ciao signore!
(visto che noi siamo "ragazzi"
)
Il signor Winston ha scritto:
Sempre il signor Winston dice:
Leggo oggi sul Sole Domenicale (ommioddio!
così mi cade la copertura da supergiovane!!) che in una recente indagine commissionata da Feltrinelli, si scopre che un'altissima percentuale di pubblico gradisce gli store Feltrinelli perché sono luoghi dove passare del tempo, non luoghi di passaggio. Luoghi dove ascoltare gli scrittori parlare, dove fermarsi a sfogliare libri, dove comprare un saggio di filosofia o l'ultimo di dan brown, senza sensi di colpa. Tanto vilipesa Feltrinelli, eppure tanto amata.
Lei crede davvero che la gente sia pronta ai libri per la strada? Nella nostra cultura ciò che è gratis nasconde una bufala, o, ultimamente, probabilmente l'antrace. Dubito che il suo sogno sia destinato al successo, e glielo dico alla luce dell'esperienza bc nella mia città, del tutto fallimentare.
Infine, che vuole, non se la prenda. Noi, lo dice lei, siamo i giovani, più giovani, più giovani, siamo l'esercito del surf, studentelli, universitari, che ne vogliamo sapere noi, poveri coglioncelli?
L'umiltà di saper ascoltare è un tesoro, signor winston, e rispondere con cortesia lo è ancora di più. E non lo diceva nessun adagio greco, che io sappia.
(visto che noi siamo "ragazzi"

Il signor Winston ha scritto:
Scusi signor Winston, ma il senso mi sfugge un po'; la differenza è che lei ha scritto un libro e poi ha fatto l'operazione di marketing, mentre noi li leggiamo e poi li lasciamo senza nessun apparente scopo? Vede, è che noi non abbiamo interessi nella faccenda (sentimentali - come quelli che può avere uno scrittore per la sua creatura- o economici - come quelli che può avere un editore); la filosofia del bc, che si presta a diverse interpretazioni, è lasciare che la cultura viaggi liberamente, proprio senza avere un fine ultimo, che non sia che coincidente con la motivazione iniziale: lasciare che i libri di tutto muoiano, tranne che di polvere in uno scaffale.Nessuno, invece, vuole riflettere sull'operazione: migliaia di copie di uno stesso libro gettate lungo i marciapiedi. E questa è la grande differenza con il book-crossing
Sempre il signor Winston dice:
E beh, caro signor Winston, io il suo libro non l'ho letto, ma mi permetta di dirle che un buon libro (o un brutto libro) rimane tale in qualunque modo lo si lanci (fisicamente e metaforicamente). Se lei ha ideato questa cosa, sinceramente molto arguta, deve poi anche accettare che l'attenzione vada all'operazione: curiosa, diversa dal solito. In fondo, se lei lo ha fatto, avrà ben messo in conto che avrebbe fatto notizia, e anzi era fra i suoi scopi. Voglio sperare.Il dilemma è il seguente: è più interessante l'operazione di distribuzione o la qualità del libro?
Leggo oggi sul Sole Domenicale (ommioddio!

Lei crede davvero che la gente sia pronta ai libri per la strada? Nella nostra cultura ciò che è gratis nasconde una bufala, o, ultimamente, probabilmente l'antrace. Dubito che il suo sogno sia destinato al successo, e glielo dico alla luce dell'esperienza bc nella mia città, del tutto fallimentare.
Infine, che vuole, non se la prenda. Noi, lo dice lei, siamo i giovani, più giovani, più giovani, siamo l'esercito del surf, studentelli, universitari, che ne vogliamo sapere noi, poveri coglioncelli?
L'umiltà di saper ascoltare è un tesoro, signor winston, e rispondere con cortesia lo è ancora di più. E non lo diceva nessun adagio greco, che io sappia.




Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)
“Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse
segrete.” (Pessoa)
Adesso ti spiego io in poche parole il mio dilemma: cosa vuoi sentirti dire da noi? (Ah, ti do del tu perché sicuramente sono un bel po' più vecchia di te). Se vuoi sapere cosa ne pensiamo della libera distribuzione, qui sfondi una porta aperta, quindi ci sono pochi commenti da fare. Se cerchi di capire se il metodo di distribuzione che hai adottato sia di nostro gradimento, lo sfondamento è identico. Se ci sei rimasto male perché non abbiamo esclamato rapiti "ma che genialità di titolo!", non preoccuparti perché non capita spesso di trovare titoli che fanno cadere il lettore in piena crisi mistica alla prima occhiata. Se non hai trovato nessun addetto ai lavori disposto a riflettere sull'operazione, mi spiace, ma non vedo perché dovresti spingere noi a fornirti un feedback, magari articolato, approfondito, con statistiche e puntualizzazioni: le ricerche di mercato di solito si pagano (se non con i soldi, almeno con la cortesia).Il dilemma è il seguente
l
- lizzyblack
- moderatrice
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Mi aggrego a chi ti ha chiesto cosa esattamente vuoi sentirti dire da noi. Il piccolo dubbio che aveva bussato al mio cervellino inizialmente, sta cominciando a farsi largo un po' più prepotentemente.. 

Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
Vero Acquario
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
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Le mie letture

Vi ringrazio per le vostre risposte.
Innanzitutto una precisazione: il mio messaggio precedente non voleva in alcun modo offendere. Tanto meno ho mai usato espressoni "coglioncelli" o mai ho pensato ecco il vecchio Winston che catechizza giovani ingenui (anche perchè 38 anni non sono tanti).
Ho gettato libri per strada. Punto.
Sto cercando di sperimentare a mie spese nuovi canali di distribuzione.
Il mio obiettivo non è "fare soldi", se poi vengono tanto meglio.
E certo non mi aspetto che riamaniate folgorati da cotanto genio.
Qualche dato: al libro è collegato un blog che nel giro di 4 settimane dall'operazione - il 7 marzo - ha raccolto oltre 6 mila contatti.
Davanti alla Statale - per esempio - ho gettato 700 copie che sono state raccolte in 5 minuti. Quindi, non è vero che le persone vedono un pericolo in un libro per terra.
Cosa voglio? Il mio desiderio era semplicemente quello di condividere un'esperienza molto simile al book-crossing (ma quali ricerche di mercato, Laura? E scusa, ma la tua frase che si pagano se non con i soldi almeno con la cortesia è davvero fuori luogo. Mi sa tanto che alcune volte pensano più ai soldi i lettori che gli editori. E ripeto: non ravviso alcuna scortesia nei miei messaggi. Forse non si condividono le opinioni che ho espresso, ma ciò non significa che sia stato maleducato)
In effetti, mi rendo conto che la mia posizione è equidistante sia dai lettori (ma che vuole questo editore?) sia dagli editori (questo rischia di farci perdere clienti).
Ma credo che la solitudine sia propria dei precursori.
Insomma, vi chiedo scusa per l'intrusione. Vi ringrazio per la gentilezza delle vostre risposte. E auguro lunga vita al book-crossing e a tutti gli amanti dei libri!
Innanzitutto una precisazione: il mio messaggio precedente non voleva in alcun modo offendere. Tanto meno ho mai usato espressoni "coglioncelli" o mai ho pensato ecco il vecchio Winston che catechizza giovani ingenui (anche perchè 38 anni non sono tanti).
Ho gettato libri per strada. Punto.
Sto cercando di sperimentare a mie spese nuovi canali di distribuzione.
Il mio obiettivo non è "fare soldi", se poi vengono tanto meglio.
E certo non mi aspetto che riamaniate folgorati da cotanto genio.
Qualche dato: al libro è collegato un blog che nel giro di 4 settimane dall'operazione - il 7 marzo - ha raccolto oltre 6 mila contatti.
Davanti alla Statale - per esempio - ho gettato 700 copie che sono state raccolte in 5 minuti. Quindi, non è vero che le persone vedono un pericolo in un libro per terra.
Cosa voglio? Il mio desiderio era semplicemente quello di condividere un'esperienza molto simile al book-crossing (ma quali ricerche di mercato, Laura? E scusa, ma la tua frase che si pagano se non con i soldi almeno con la cortesia è davvero fuori luogo. Mi sa tanto che alcune volte pensano più ai soldi i lettori che gli editori. E ripeto: non ravviso alcuna scortesia nei miei messaggi. Forse non si condividono le opinioni che ho espresso, ma ciò non significa che sia stato maleducato)
In effetti, mi rendo conto che la mia posizione è equidistante sia dai lettori (ma che vuole questo editore?) sia dagli editori (questo rischia di farci perdere clienti).
Ma credo che la solitudine sia propria dei precursori.
Insomma, vi chiedo scusa per l'intrusione. Vi ringrazio per la gentilezza delle vostre risposte. E auguro lunga vita al book-crossing e a tutti gli amanti dei libri!
il poeta è uno scrittore pigro (jim morrison)
Il tuo discorso aveva due punti di riflessione:Vedo che il mio invito a una discussione è inteso come "bookcrossing vs editore."
1) il tuo libro, il suo titolo, il modo in cui hai voluto distribuirlo.
E qui mi associo agli altri dicendoti che non ho capito cosa vuoi sentirti dire da noi, o meglio forse l'ho capito, ma aspetto sia tu a dirmelo.
2) il fatto che non ci nascondessi :
e questo scusa, la mia voglia di semplificare, è in parte bookcrossing vs chi vende libri, e tanto negli interventi miei quanto in quello si lizzy sull'argomento, non so se hai colto, ma ti invitavamo a proseguire in questo tuo modo di diffusione dei libri, fregandotene di quello che ne pensavano gli altri.che la mia tecnica di lasciare migliaia di libri per strada sta suscitando molto nervosismo tra i potentati editoriali.
Per l'altra parte il nervosismo di quegli editori è legato al fatto che comunque qualcuno si stesse facendo conoscere non sulla base della validità del libro da lui scritto in sè ma sul modo in cui veniva distribuito.
Poi se vuoi che io parli unicamente del tuo libro, vabbè parliamo del tuo libro. Anche se ti ripeto che non l'ho letto. Ma a questo punto scusa, visto che ti sei iscritto a questo forum, perchè non ne lanci un ring dando a chi di Milano non è la possibilità di leggerlo?? Ora sono curioso...
Valutazione dell'operazione e sostanza di ciò che è coinvolto nell'operazione vanno necessariamente di pari passo, e quindi analizzate all'unisono.Il dilemma è il seguente: è più interessante l'operazione di distribuzione o la qualità del libro?
Ti dico in tutta sincerità che ho sempre trovato mooolto presuntuoso questo adagio e chi lo usa, anche perchè prima di tutto voglio vedere chi è il saggio, e dopo, anche mi trovassi di fronte a Socrate o chi ti pare sarei contentissimo di guardare il suo dito, piuttosto che la luna, se è quello che piace guardare a me!!!"se il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito"
So many books, so little time...










- Sapphire78
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Non offensivo. Pretenzioso e presuntuoso si però. Questo a casa mia non si chiama discutere, si chiama pretendere. Tant'è che non hai risposto nemmeno a una delle mie osservazioni, se non citando quanti tuoi libri gettati sulla statale sono stati presi. Ah beh, complimentoni!




Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)
“Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse
segrete.” (Pessoa)