La persona che trovò un libro per strada
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- Pelodia
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io dico solo che il bookcrosser mifa ha lasciato tantissime copie del suo Apocalisse 23, spedendola a praticamente tutte le crossing zones d'italia e lasciandolo in molti meetup... beh è diventato un nostro mito imperituro
Pelodia
pensieri deboli,
mutui quinquennali,
ideologia a bassa intensità.
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cagare il cazzo non serve. [Romanz mia cit]
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cagare il cazzo non serve. [Romanz mia cit]
Per me le differenze che ho esposto sono sostanziali.
Ad ogni modo , la mia intenzione non è quella di oppormi al BC o dire che la mia è una strada migliore. Semplicemente: è diversa. Non voglio convincervi.
Credo nell'utilizzo del marcipiede come canale di distribuzione non solo dei libri in generale, ma dei libri scritti, pensati appositamente per tale canale. E questa è una differenza incontrovertibile.
Per l'articolo sul BC all'interno della mia rivista non ci sono problemi. Chi è il mio interlocutore?
Qualora nessuno si facesse avanti, vorrei utilizzare qualche sequenza di questi messaggi da pubblicare. Ho il permesso? Oppure anche questo viene inteso come il killer del marketing che sfrutta il mondo?
Mi fate sapere?
Ad ogni modo , la mia intenzione non è quella di oppormi al BC o dire che la mia è una strada migliore. Semplicemente: è diversa. Non voglio convincervi.
Credo nell'utilizzo del marcipiede come canale di distribuzione non solo dei libri in generale, ma dei libri scritti, pensati appositamente per tale canale. E questa è una differenza incontrovertibile.
Per l'articolo sul BC all'interno della mia rivista non ci sono problemi. Chi è il mio interlocutore?
Qualora nessuno si facesse avanti, vorrei utilizzare qualche sequenza di questi messaggi da pubblicare. Ho il permesso? Oppure anche questo viene inteso come il killer del marketing che sfrutta il mondo?
Mi fate sapere?
il poeta è uno scrittore pigro (jim morrison)
- GaliAnna
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Libri pensati per essere distribuiti per strada, gratuitamente?winston ha scritto:Credo nell'utilizzo del marcipiede come canale di distribuzione non solo dei libri in generale, ma dei libri scritti, pensati appositamente per tale canale.
E che caratteristiche dovrebbero avere per essere "pensati appositamente per tale canale"?
Davvero questa non la capisco...nel senso di varianti del libro che hai scritto tu?

Io ritengo che scrivere *libri* (non uno, ma tanti) pensando al rilascio sia limitante.
Non si dovrebbe partire da un'idea che si vuole comunicare, non si dovrebbe avere qualcosa da dire?
Rimango sempre dell'dea che fondamentale è il contenuto, molto più della forma!:yes!:
Scusami davvero, ma non risco a capire

Per il fatto di usare spezzoni di questa conversazione, a me non sembra una grande idea, non credo che sia esaustiva e rappresentativa del BC, specie avulsa dal suo contesto originario. E in ogni caso, se decidessi di fare così, sarebbe opportuno vederne una bozza.
Penso che l'idea di Virgilio fosse che l'articolo lo scrivessi tu...






L'Amore è l'unica schiavitù che ci rende più liberi [RB]

- il-picchio
- Olandese Volante
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tipo http://subway-letteratura.org?LaDonnaCheHaVintoLaGaraDeiRecensori ha scritto:Libri pensati per essere distribuiti per strada, gratuitamente?
o tipo http://www.scritturegiovani.it?
ach!!! no! c'è lo sponsor!!!
per quanto riguarda la "sequenza da pubblicare" anche a me sembra un po' bizzarro (gli stralci di conversazione sono una brutta bestia) ma, in ogni caso, basta che non mi definisci "il simpatico picchio" o il "sempre amico" picchio e non ti faccio causa



(intanto chiamo il mio avvocato)
e ricordati che i lupi peggiori sono quelli con il pelo dentro (N.Jordan)
MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea)
Da piccola mi ero autoconvinta che i regali me li portava Coppi sulla sua bicicletta... non vi dico le mazzate con gli altri bambini (Campalla)


Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
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- Sapphire78
- Olandese Volante
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- Iscritto il: ven ago 22, 2003 11:28 am
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io me ho scritto parole al vento:
Inoltre non sottovaluterei l'importanza che il concetto di acquisto-possesso ha nella cultura occidentale.
Bisogna tener conto che, ad esempio, la maggior parte dei bc compra in doppia copia i propri libri, per possederne comunque una per sé, dopo aver liberato l'altra (alla faccia di chi critica il bc perché fa vendere meno libri
) E poi un libro nasconde un lavoro che va pagato. Se fossero distribuiti per la strada, chi pagherebbe lo scrittore, il correttore di bozze, il disegnatore....?! Con i bannerini pubblicitari? No grazie.
La differenza sostanziale, secondo me, è che noi promuoviamo la cultura del libro, in genere. Tu invece promuovi solo il tuo modo.
(non è buona norma pubblicare pezzi di conversazione in un forum. Puoi interloquire con gli admin, propongo)
Libri pensati appositamente PER il marciapiede?! Sono d'accordo con Galianna, nel libro è prima di tutto importante il contenuto. Anche il packaging ha la sua importanza, ma, nonostante il marketing cerchi di trovare regole universalmente valide, il giudizio su cosa è bello e accattivante è decisamente soggettivo.Leggo oggi sul Sole Domenicale (ommioddio! Eyes Wide Open così mi cade la copertura da supergiovane!!) che in una recente indagine commissionata da Feltrinelli, si scopre che un'altissima percentuale di pubblico gradisce gli store Feltrinelli perché sono luoghi dove passare del tempo, non luoghi di passaggio. Luoghi dove ascoltare gli scrittori parlare, dove fermarsi a sfogliare libri, dove comprare un saggio di filosofia o l'ultimo di dan brown, senza sensi di colpa. Tanto vilipesa Feltrinelli, eppure tanto amata.
Lei crede davvero che la gente sia pronta ai libri per la strada? Nella nostra cultura ciò che è gratis nasconde una bufala, o, ultimamente, probabilmente l'antrace.
Inoltre non sottovaluterei l'importanza che il concetto di acquisto-possesso ha nella cultura occidentale.
Bisogna tener conto che, ad esempio, la maggior parte dei bc compra in doppia copia i propri libri, per possederne comunque una per sé, dopo aver liberato l'altra (alla faccia di chi critica il bc perché fa vendere meno libri

La differenza sostanziale, secondo me, è che noi promuoviamo la cultura del libro, in genere. Tu invece promuovi solo il tuo modo.
(non è buona norma pubblicare pezzi di conversazione in un forum. Puoi interloquire con gli admin, propongo)




Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)
“Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse
segrete.” (Pessoa)
Beh Winston, se vuoi un interlocutore diretto a Milano sicuramente ci sono tanti di quei corsari che figurati se non troviamo qualcuno. Ma vista la tua disponibilità qualcosa si farà sicuramente.
Prendere sequenze di quello che ci siamo detti non mi pare corretto, e poi o prendi tutto o si rischia di perdere il senso!
EDIT: se proprio dovesse essere un periodo pieno per tutti, si può fare così ; prepara una lista di domande da fare, e poi ti si manderanno le risposte, non sarebbe la prima intervista a distanza che si fa!
Prendere sequenze di quello che ci siamo detti non mi pare corretto, e poi o prendi tutto o si rischia di perdere il senso!
EDIT: se proprio dovesse essere un periodo pieno per tutti, si può fare così ; prepara una lista di domande da fare, e poi ti si manderanno le risposte, non sarebbe la prima intervista a distanza che si fa!

Ultima modifica di Virgilio il mer set 27, 2006 9:28 am, modificato 1 volta in totale.
So many books, so little time...










- zazie
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer nov 06, 2002 10:06 pm
- Località: Milano (oramai)
- Contatta:
Confermo l'ipotesi di Sapphire, puoi scrivere a uno degli amministratori e ricevere tutte le informazioni di cui hai bisogno.Chi è il mio interlocutore?
Naturalemente sei libero di dare all'articolo il taglio che ritieni più opportuno, ti chiediamo solo di non riprodurre messaggi del forum fuori dal loro contesto.
Come suggerisce Virgilio, puoi venirci a trovare al prossimo meet up che si terrà il 10 ottobre
- vanya
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- Località: Cerro Maggiore
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e io riconfermo Zazie
. visto che sei di Milano, Liberliber ed io siamo a disposizione e quale occasione migliore di un meetup per cogliere l'esseza di bookcrossing e per parlare con persone diverse?
pubblicare stralci di forum decontestualizzati, come molti hanno già detto, può solo dare una visione parziale e fuorviante di questa comunità. non è il caso.

pubblicare stralci di forum decontestualizzati, come molti hanno già detto, può solo dare una visione parziale e fuorviante di questa comunità. non è il caso.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

Vorrei ringraziare Winston per avermi mandato il suo libro, appena riesco lo leggo.
Grazie anche per il secondo libro, "Come diventare ricchi con la pubblicità"...immagino fosse una simpatica provocazione...o era il volume che dicevi stavi pubblicando nonostante non andassi d'accordo con l'autore?
Grazie anche per il secondo libro, "Come diventare ricchi con la pubblicità"...immagino fosse una simpatica provocazione...o era il volume che dicevi stavi pubblicando nonostante non andassi d'accordo con l'autore?
So many books, so little time...










- mizzy
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer mag 21, 2003 1:47 pm
- Località: Milano, prov. Como
- Contatta:
scusate sempre la risposta lampo:
scusate sono di fretta
)
ci sono i brevi racconti nelle metropolitane... ed ora ho anche scoperto una marca di caffè che fa la stessa cosa nei suoi bar
agli spezzoni di 3d ... è sempre un po' pericoloso (come hanno già detto sopra 
baci e scusate l'intervento telegramma
(circalibri pensati appositamente per i marciapiedi...


ci sono i brevi racconti nelle metropolitane... ed ora ho anche scoperto una marca di caffè che fa la stessa cosa nei suoi bar



baci e scusate l'intervento telegramma






- lizzyblack
- moderatrice
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- Iscritto il: mar feb 17, 2004 1:22 pm
- Località: The Noble and Most Ancient House of Black, "Toujours Pur"
- Contatta:
Sui miei no, grazie.Qualora nessuno si facesse avanti, vorrei utilizzare qualche sequenza di questi messaggi da pubblicare. Ho il permesso?
Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
Vero Acquario
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture

- il-picchio
- Olandese Volante
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- Iscritto il: gio feb 12, 2004 10:04 pm
- Località: Verona
- Contatta:
a tal proposito...Running Mizzyca ha scritto:ed ora ho anche scoperto una marca di caffè che fa la stessa cosa nei suoi bar
(spam, autopromozione e off-topic tutto in un colpo, olè)
ci sarebbe questo bel ringhino tanto interessante......
e ricordati che i lupi peggiori sono quelli con il pelo dentro (N.Jordan)
MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea)
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Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea)
Da piccola mi ero autoconvinta che i regali me li portava Coppi sulla sua bicicletta... non vi dico le mazzate con gli altri bambini (Campalla)


Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
Acconsento
Caro Winston,
puoi pubblicare ogni cosa che ho detto e dirò in questo ed in altri forum. Ne approfitto quindi:
Joseph Heller ha impiegato 10 anni per scrivere Catch-22.
Tom Wolf ha impiegato 10 anni per scrivere A Man In Full.
Gustav Flaubert (Madame Bovary) ha impiegato tre giorni per scrivere otto frasi.
Nabokov ha scritto Lolita in tre mesi.
Susan Fromberg ha scritto Anya in otto settimane.
Sharyn McCrumb ha scritto Sick of Shadows in sei settimane.
James Hilton ha scritto Good-bye, Mr. Chips, in quattro giorni.
Ogni scritto ha il suo tempo, e la sua intensità. Un fatto è che troppe case Editrici in Italia tarpano le ali ai giovani autori. Me incluso.
Ricordi la storia di "tre metri sopra il cielo"?
Se non scrivi storie scabrose, se non fai un giallo, nessuno ti pubblica. Oppure ti chiedono soldi per pubblicare. Questo intendo quando ti rispondo nel dire si, conta purtroppo più la forma della sostanza!
E se la scuola Holden non fosse la strada giusta?
Noi scrittori, tutti, piccoli e grandi dovremmo volere questo:
promuovere il copyleft (diffusione gratuita della cultura) e promuovere
il bookcrossing (libera circolazione di letteratura), e soprattutto fare beneficenza quando si vendono le proprie copie, cedendo parte dei propri diritti!
Per me scrivere è un piacere, e sarei felice se la passione più radicata della mia vita, quel qualcosa che da significato all'adesso, all'oggi in qualche modo sia praticamente utile a chi ha più bisogno.
N.B. Parlo a titolo personale, e non essendo un amministratore, leader, moderatore di tale movimento tieni in considerazione che se fai riferimento a me, fai riferimento ad uno scrittore prima e ad un lettore poi, a cui piace il bookcrossing.
Diego Rossi.
puoi pubblicare ogni cosa che ho detto e dirò in questo ed in altri forum. Ne approfitto quindi:
Joseph Heller ha impiegato 10 anni per scrivere Catch-22.
Tom Wolf ha impiegato 10 anni per scrivere A Man In Full.
Gustav Flaubert (Madame Bovary) ha impiegato tre giorni per scrivere otto frasi.
Nabokov ha scritto Lolita in tre mesi.
Susan Fromberg ha scritto Anya in otto settimane.
Sharyn McCrumb ha scritto Sick of Shadows in sei settimane.
James Hilton ha scritto Good-bye, Mr. Chips, in quattro giorni.
Ogni scritto ha il suo tempo, e la sua intensità. Un fatto è che troppe case Editrici in Italia tarpano le ali ai giovani autori. Me incluso.
Ricordi la storia di "tre metri sopra il cielo"?
Se non scrivi storie scabrose, se non fai un giallo, nessuno ti pubblica. Oppure ti chiedono soldi per pubblicare. Questo intendo quando ti rispondo nel dire si, conta purtroppo più la forma della sostanza!
E se la scuola Holden non fosse la strada giusta?
Noi scrittori, tutti, piccoli e grandi dovremmo volere questo:
promuovere il copyleft (diffusione gratuita della cultura) e promuovere
il bookcrossing (libera circolazione di letteratura), e soprattutto fare beneficenza quando si vendono le proprie copie, cedendo parte dei propri diritti!
Per me scrivere è un piacere, e sarei felice se la passione più radicata della mia vita, quel qualcosa che da significato all'adesso, all'oggi in qualche modo sia praticamente utile a chi ha più bisogno.
N.B. Parlo a titolo personale, e non essendo un amministratore, leader, moderatore di tale movimento tieni in considerazione che se fai riferimento a me, fai riferimento ad uno scrittore prima e ad un lettore poi, a cui piace il bookcrossing.
Diego Rossi.

Grazie a te Virgilio.
Però hai citato solo la prima parte del titolo "Come diventare ricchi con la pubblicità". Se non sveli la seconda, confermiamo l'immagine del marketing-vampiro.
Sono d'accordo, poi, che utilizzare stralci di questa discussione non sarebbe corretto. Ringrazio gli amministratori per l'invito. Non so dove si svolga l'incontro al quale parteciperò volentieri, se gli impegni di lavoro me lo consentiranno.
Sapphire ha sottolineato molto concretamente un aspetto fondamentale, in sostanza: chi paga?
E qui mi collego al messaggio di Diego con il quale mi sento molto in sintonia. Le sue riflessioni sono state anche le mie.
Ed è per questo che oggi mi ritrovo a fare un lavoro che amo tantissimo.
Lo so che adesso, per quello che sto per scrivere, i soliti noti faranno i soliti commenti, ma il mio desiderio è quello di farvi capire un po' di me.
Debbo dirvi sinceramente che la frase di ieri "l'uomo di marketing non muore mai, nemmeno con le frecce al curaro" non mi ha ammazzato, ma ferito sì. Credo di aver espresso critiche alle idee, mai alla persona in quanto tale. Anche perchè non conosco nessuno di voi.
Ho fatto studi siderali rispetto al marketing, che poi 'sto marketing non è una parolaccia, semplicemente io la interpreto "stare sul mercato", "stare a galla". Soprattutto oggi che non si respira una bella aria. In più, l'editoria è in crisi dai tempi di Gutenberg.
La laurea in lettere classiche mi ha permesso un approccio "da bastian contrario" rispetto al galateo del mercato. Per esempio, quello di buttare libri per strada. Sin dall'inizio, avendo provato sulla mia pelle la frustrazione di cui parla Diego, e che solo gli scrittori - non i lettori - possono provare, mi sono ripromesso di non giocare mai sulle attese, sui sogni, e sui soldi di chi vorrebbe vedere stampate le proprie parole.
beh, io sto cercando di mettere in piedi un meccanismo, dove non solo l'autore alle prime armi non paghi, ma guadagni anche dei soldi. Con alcuni miei coetanei che hanno mantenuto lo spirito combattivo dei 20 anni ci stiamo impegnando in tale direzione. ovviamente non è questa la sede per approfondire, probabilmente a voi non interessa, e sicuramente io non lo desidero.
alcuni hanno detto di abbandonare questo forum perchè non capiscono dove voglia andare a parare. Il mio obiettivo era quello di fare una chiacchierata. Abbiamo parlato di forma, sostanza, del BC, e un po' di noi. tutto qui.
Però hai citato solo la prima parte del titolo "Come diventare ricchi con la pubblicità". Se non sveli la seconda, confermiamo l'immagine del marketing-vampiro.
Sono d'accordo, poi, che utilizzare stralci di questa discussione non sarebbe corretto. Ringrazio gli amministratori per l'invito. Non so dove si svolga l'incontro al quale parteciperò volentieri, se gli impegni di lavoro me lo consentiranno.
Sapphire ha sottolineato molto concretamente un aspetto fondamentale, in sostanza: chi paga?
E qui mi collego al messaggio di Diego con il quale mi sento molto in sintonia. Le sue riflessioni sono state anche le mie.
Ed è per questo che oggi mi ritrovo a fare un lavoro che amo tantissimo.
Lo so che adesso, per quello che sto per scrivere, i soliti noti faranno i soliti commenti, ma il mio desiderio è quello di farvi capire un po' di me.
Debbo dirvi sinceramente che la frase di ieri "l'uomo di marketing non muore mai, nemmeno con le frecce al curaro" non mi ha ammazzato, ma ferito sì. Credo di aver espresso critiche alle idee, mai alla persona in quanto tale. Anche perchè non conosco nessuno di voi.
Ho fatto studi siderali rispetto al marketing, che poi 'sto marketing non è una parolaccia, semplicemente io la interpreto "stare sul mercato", "stare a galla". Soprattutto oggi che non si respira una bella aria. In più, l'editoria è in crisi dai tempi di Gutenberg.
La laurea in lettere classiche mi ha permesso un approccio "da bastian contrario" rispetto al galateo del mercato. Per esempio, quello di buttare libri per strada. Sin dall'inizio, avendo provato sulla mia pelle la frustrazione di cui parla Diego, e che solo gli scrittori - non i lettori - possono provare, mi sono ripromesso di non giocare mai sulle attese, sui sogni, e sui soldi di chi vorrebbe vedere stampate le proprie parole.
beh, io sto cercando di mettere in piedi un meccanismo, dove non solo l'autore alle prime armi non paghi, ma guadagni anche dei soldi. Con alcuni miei coetanei che hanno mantenuto lo spirito combattivo dei 20 anni ci stiamo impegnando in tale direzione. ovviamente non è questa la sede per approfondire, probabilmente a voi non interessa, e sicuramente io non lo desidero.
alcuni hanno detto di abbandonare questo forum perchè non capiscono dove voglia andare a parare. Il mio obiettivo era quello di fare una chiacchierata. Abbiamo parlato di forma, sostanza, del BC, e un po' di noi. tutto qui.
Ultima modifica di Winston il mer set 27, 2006 1:55 pm, modificato 1 volta in totale.
il poeta è uno scrittore pigro (jim morrison)
Per precisare: ho rivolto una critica all'idea "uomo di marketing" e all'idea "chiodo fisso" che condiziona la weltanschauung (nonché il modo di far colazione, di tagliarsi le unghie, di rapportarsi con il prossimo) dell'"uomo di marketing", cioè del posizionamento in una graduatoria come strumento per misurare il livello d'interesse effettivo per un oggetto (o argomento o entità a tua scelta). Il tutto naturalmente all'insegna del purché se ne parli (zeitgeist? ma certo, non possiamo farne a meno, non possiamo non dirci brianzoli, come Tommaso Labranca, a ragione, ha sempre sostenuto).
Se ti sei sentito personalmente offeso, chiedo scusa.
l
Se ti sei sentito personalmente offeso, chiedo scusa.
l
Hai ragione, il sottotitolo è "i due autori non ci sono ancora riusciti"
Winston bene, se il tuo obiettivo era quello di fare una chiacchierata, mi pare che, con toni più o meno aspri, tu sia stato accontentato...però già che sei su questo forum, e che oltre che scrittore ed editore sei anche un lettore, perchè non esci da questo thread e cominci a frequentare anche altre zone del forum e ci dici la tua su qualche libro ad esempio.
E poi magari visto che comunque ritieni la tua operazione sostanzialmente diversa dal bookcrossing, che comunque non mi pare disprezzi, prova a vedere se puoi diventare anche un bookcrosser!
Winston bene, se il tuo obiettivo era quello di fare una chiacchierata, mi pare che, con toni più o meno aspri, tu sia stato accontentato...però già che sei su questo forum, e che oltre che scrittore ed editore sei anche un lettore, perchè non esci da questo thread e cominci a frequentare anche altre zone del forum e ci dici la tua su qualche libro ad esempio.
E poi magari visto che comunque ritieni la tua operazione sostanzialmente diversa dal bookcrossing, che comunque non mi pare disprezzi, prova a vedere se puoi diventare anche un bookcrosser!
So many books, so little time...










ultimo messaggio
Non ho ricevuto alcuna indicazione dagli amministratori in merito all'incontro nè in merito alla pubblicazione di un'intervista sul BC all'interno della mia rivista.
Mi spiace.
Forse la mia filosofia è una minaccia latente al book-crossing.
Peccato: il nostro obiettivo - alla fine - è comune: diffondere il libro, quindi, un'emozione. Trasformare il marciapiede come luogo di confronto.
In tale ottica, il 3 ottobre scatterà una nuova operazione su Milano.
Un invito alla riflessione a tutti i book-crossers da un uomo di marketing: forse i responsabili italiani del BC - fedeli a direttive centrali - sono molto più sensibili di quanto possiate immaginare alle strategie da adottare per diffondere il BC che - rifletteteci - è una chiara fonte di business (ma datevi un'occhiata al sito!).
Vi lascio con un dato di fatto: un forum iniziato qualche giorno fa ha fatto più "numeri" di post nati nel 2003. E questa non è una constatazione per dimostrare quanto "sono oltre" come scrive sarcasticamente Laura. Ma significa che l'argomento è di interesse. Quale argomento? Riflettere in modo approfondito sul concetto di BC. Certo appare in superficie solo l'aspetto romantico. Tutti trafelati nell'appiccicare etichette in vista del grande rilascio. Ma non vi ha mai sfiorato il dubbio di essere semplice manovalanza in un business più grande di voi?
Mi spiace.
Forse la mia filosofia è una minaccia latente al book-crossing.
Peccato: il nostro obiettivo - alla fine - è comune: diffondere il libro, quindi, un'emozione. Trasformare il marciapiede come luogo di confronto.
In tale ottica, il 3 ottobre scatterà una nuova operazione su Milano.
Un invito alla riflessione a tutti i book-crossers da un uomo di marketing: forse i responsabili italiani del BC - fedeli a direttive centrali - sono molto più sensibili di quanto possiate immaginare alle strategie da adottare per diffondere il BC che - rifletteteci - è una chiara fonte di business (ma datevi un'occhiata al sito!).
Vi lascio con un dato di fatto: un forum iniziato qualche giorno fa ha fatto più "numeri" di post nati nel 2003. E questa non è una constatazione per dimostrare quanto "sono oltre" come scrive sarcasticamente Laura. Ma significa che l'argomento è di interesse. Quale argomento? Riflettere in modo approfondito sul concetto di BC. Certo appare in superficie solo l'aspetto romantico. Tutti trafelati nell'appiccicare etichette in vista del grande rilascio. Ma non vi ha mai sfiorato il dubbio di essere semplice manovalanza in un business più grande di voi?
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