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"Maria" ha 10 anni, è orfana da quando ne aveva 4 e vive in un istituto in Bielorussia. Da 3 anni viene per 3-5 mesi all'anno in Italia, accolta da MariaChiara ed Alessandro, 32 anni, che considera la mamma ed il papà del cuore.
Da quest'estate è emersa un'atroce verità fatta di violenze fisiche, psicologiche e sessuali che la piccola subisce in istituto e che l'hanno indotta in un grave stato di sofferenza sfociato in tentativi di suicidio all'idea di essere separata da mamma e papà e di ritornare in Bielorussia.I medici affermano che l'unica possibilità di superare tale trauma è l'adozione di una terapia duratura con l'apporto fondamentale dell'affetto della propria famiglia.
Dopo aver tentato tutte le vie istituzionali, diplomatiche e giudiziarie per sottrarre la bambina da queste sofferenze, MariaChiara ed Alessandro hanno effettuato un'obiezione di coscienza nei confronti di una decisione giudiziaria, da loro non condivisa, di rimpatriare Maria, che non considera la disperazione profonda in cui cadrebbe la bambina, mettendo a rischio la sua incolumità. COMITATO AIUTIAMO MARIA
Non so a voi, ma a me questa storia sta a cuore.
Ultima modifica di mitica88 il ven ott 13, 2006 11:14 pm, modificato 1 volta in totale.
Nella camera sommersa del libro si è in salvo da tutto, almeno per un po'. (Antonio Munoz Molina)
Io invece penso che una "obiezione di coscienza nei confronti di una decisione giudiziaria" sia sbagliata e pericolosa, qualunque essa sia. Consideriamo che oltre a Maria (che tra l'altro non si chiama Maria, ma vabbè) ci sono altri 28999 bambini bielorussi che vengono ospitati in Italia e che, per una ritorsione del governo di Minsk, potrebbero fare ciao ciao alle "vacanze".
Posso umanamente comprendere gli affidatari, ma non giustifico la loro azione - che, secondo me, ha creato ancora più traumi alla bambina.
a mio parere ci sono cose che vanno oltre la legge. Intanto la bambina a breve dovrebbe tornare all'orfanatrofio dove l'hanno violentata. Evviva.
Il governo italiano non poteva fare altro (salvo una figura migliore di un semplice tappetino...) ma i genitori degli altri bambini dovrebbero prendersela con il governo bielorusso che attua un ricatto sulla pelle dei propri bambini, e non con una coppia che ha pensato di non avere altra via d'uscita. Secondo me.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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Meglio mail che mp. Grazie.
Anche io ammiro i 2 genitori italiani che hanno avuto il coraggio di rischiare la fedina penale nel tentativo di salvare la loro "figlia".
Però non posso non ammettere che sempre rapimento di una cittadina straniera è!
Purtroppo non si poteva legalizzare il tutto ad hoc e la legge ha seguito il suo corso.
Il Governo Bielorusso e soprattutto il suo ambasciatore in Italia si è sempre moso in maniera un po' arrogante però!
Non ospito personalmente bambini bielorussi, però vivo a stretto contatto con loro tre mesi estivi ogni anno ormai da oltre sei anni.
Ammiro le famiglie che ogni anno accolgono questi ragazzini in casa e li trattano come se fossero figli loro, senza mai pretendere nulla in cambio.
Però questa coppia a mio parere ha agito poco responsabilmente... capisco il loro grande affetto per la bambina (c'è veramente del cuore in coloro che ospitano i ragazzini bielorussi), capisco quanto possa averli sconvolti il fatto di vederla soffrire, ma sono stati garantiti poco i diritti del fanciullo.
Esiste una Convenzione internazionale per la difesa dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che permette appunto di garantire e tutelare i diritti ivili, politici, sociali, economici, culturali di ogni bambino; pertanto era meglio se loro si fossero appellati ad un tribunale internazionale e scatenare l'opinione pubblica in altro modo.
Adesso non credo che loro rivedranno facilmente la bambina...Una famiglia affidataria non può certo essere indagata per sequestro di minore!