Questi animali oscuri, queste vampiresse di parole, fotomodelle o pantecane tirate a lucido nelle presentazioni TV. Butto giu' dalla torre la Santacroce, subito, senza paragatute e che sbatta su una pietra puntuta piu' o meno con le gambe aperte (come scrive i suoi romanzi).
Per me le riconosci le donne quando scrivono. Che ne pensate?
Hanno un modo tutto loro, una melodia verbale femminile... femminili nella scrittura, nei dialoghi, nell'approccio. Odio la Allende. Mi stride, s'atteggia, è così brava che se la tira. Ti spara un capitolo divino e irripetibile in "La casa degli spiriti" e poi... indugia, a rimorchio fino all'ultima impennata, concessa di grazia. Ricuce la storia, sprofetizza, meglio che si dedichi alle favole per bambini.
La Fallaci? No comment.
Iniziamo il giro positivo va':
Ho incrociato, tempo addietro, guardando attraverso la tv sopra il mio divano, il sorriso di Amélie Nethomb. Rossetto inclemente su labbra francesi. Non ho ancora letto nulla dei 57 libri scritti da lei (pubblicati solo una decina). Pero' mi ha folgorato il caratteristico "mal-être female".
Una scrittrice vera la riconosci da come si muove, dal bagliore negli occhi, dalla acutezza nelle risposte, dalla suggestione che provoca la sua stessa presenza. Piazza un "Ops" catartico quando ha davanti un
giornalista che vorrebbe metterla in imbarazzo. Noblesse!
Le scrittrici hanno il loro mondo fantastico, sognano, danno pure l'impressione di guardarti, ma in realtà ammiccano ad un'altra dimensione. Cosi' Amélie. Da restarci secco.
Perchè voglio parlare tanto di lei?
Perchè e' nata in giappone, ha vissuto in cina, ha studiato a New York e ora vive in Francia. Perche' si definisce una scrittrice preistorica (ignora internet quasi del tutto, non guarda televisione, anzi la propria televisione ha deciso di implodere, cosi' da un giorno all'altro, e lei ha accettato questa sua decisione), perché scrive dalle 4 alle 8 del mattino, ogni giorno. Perché sfoggia aristocratici cappelli da CowGirl, perché scova titoli ai suoi romanzi di grande potere. La fluidità e' il suo potere, da qui parte la propria magia di scrivere. Ha sofferto di anoressia, il suo ultimo libro e' una critica ai Reality Show (Acido Solforico).
Da Anticrista:
"Avevo sedici anni. Non possedevo nulla, né beni materiali, né conforto spirituale. Non avevo amici, non avevo amori, non avevo vissuto ancora niente. Non avevo idee, non ero neanche sicura d'avere un' anima.
Tutto quello che avevo era il mio corpo..."
Scrivo di lei per un altro motivo. Perché sicuramente la vorace narrativa dei tempi nostri si addice a uno stile vibrante, secco. Qualcuno mi porta esempi di scrittrici orientali, francesi, tipo la "giocatrice di Go". (Shan sa). Ebbene, vorrei ribattere alla sua Anti-Narrativa con Amélie, oltre che con la Serrano e la Mazzantini, che a mio giudizio sono le migliori scrittrici "donna" che io conosco. Concedetemi un colpo di coda, JK.Roowling? La Potter-Industria, che vende mattoni da 22.50 euro. (Il libro di un nobel costa 6.50 euro).
