Avendo trovato una copia di questo romanzo in un mercatino dell’usato, ho subito pensato di acquistarla per procedere poi alla sua liberazione.
E’ quindi mio desiderio farne un bookray… anche se un po’ anomalo. Vorrei che l’ultima persona della lista (se qualcuno aderirà al mio progetto) tenesse il libro per sé o per liberarlo a sua volta, ma mi spedisse il quadernetto dei commenti che allegherò al primo invio e che lo seguirà ad ogni passaggio. Così da scoprire se altri corsari hanno provato sensazioni analoghe alla mia.
Per invogliarvi a partecipare, riporto – come d’abitudine – le note di copertina dell’edizione Einaudi che rimarrà in mio possesso. Provvederò invece a mandare per il mondo un’edizione Donzelli, sicuramente meno fascinosa ma pur sempre efficace.
Vi attendo numerosi!

“Un cuore così bianco” è un romanzo sull’amore e sulla morte e su ciò che non si dovrebbe dire e su ciò che non si vorrebbe sapere, strutturato con grande abilità, in cu tutti i personaggi, con i loro dubbi e la loro possibile intercambiabilità, trasmettono un senso di profonda inquietudine e lasciano nel lettore una sensazione di realtà ineffabile e scomoda, precaria, impossibile da definire e difficile da accettare. “Un cuore così bianco” è una citazione dal Macbeth. Lady Macbeth, saputo dell’assassinio del re Duncan da parte del marito, gli si rivolge con queste parole: “Le mie mani sono come le tue, ma ho vergogna di avere un cuore così bianco”. E un cuore bianco lo possiede non chi è senza colpe, ma chi è stato contagiato dalle parole e dalle colpe altrui.