Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.
Non so se possa fare piacere o se si usa qui.
Tuttavia, considerato che amo scrivere, vi lascio questo semplice e breve racconto che spero sia di vostro gradimento.
Buona lettura.
Ieri sera sono morto.
Davvero, sul serio, insomma se lo dico io dovete credermi no? Sono morto mentre mi mettevo i calzini. Anche mio nonno è finito così; chi lo sa, magari è una cosa ereditaria. Però pensandoci, avrei dovuto insospettirmi per come mio nonno ha deciso di lasciarci. E sì, perché tutti mi dicevano che assomigliavo molto a lui. Senza capelli, con quattro peli sulle spalle robuste, con lo stesso carattere. Abbiamo sempre seduto vicino il nonno ed io, da piccolo lui mi tagliava la carne e da grande io l'ho tagliata a lui quando non ci vedeva più tanto bene. Insomma, quando il nonno è morto mettendosi i calzini, un dubbio doveva venirmi, un'avvisaglia che una mattina sarei morto anch'io mettendomi i calzini e così è stato.
Ero vicino al letto, un piede alzato al quale, con difficoltà, cercavo di calzare il calzino e l'altro che tentava maldestramente di mantenere l'equilibrio. Mia madre, da piccolo, me lo diceva sempre che dovevo sedermi quando infilavo i calzini, ed invece no, sempre a saltellare come un acrobata e a girare su me stesso. Solo che da piccolo ci mettevo un attimo ad infilarmi i calzini, ultimamente invece, vuoi l'età, vuoi il soprappeso, insomma non era più tanto facile restare in equilibrio e finivo prontamente per poggiare il culo alla parete per facilitare il compito.
Ieri no, mi ero imposto di infilare i calzini senza appoggiarmi, così, per principio, per puntiglio. È stata tutta colpa di un ragazzino che meno di un mese fa, mi ha dato del lei quando mi ha chiesto se potevo passargli il pallone. Me ne stavo tornando dal lavoro e stavo bene, insomma credevo almeno di stare bene, anzi avevo anche scambiato due parole con una tipa nuova allo studio, si chiama Luisa, due tette da far venire l'acquolina… sorvoliamo sulle tette di Luisa. Fatto sta che abbiamo piacevolmente conversato per una buona mezz'ora, tanto che alla fine mi ha perfino detto che ero un tipo interessante. Ecco questo mi ha dato energia, vigore e c'è mancato poco non l'ho invitata a cena! Poi mi sono ricordato di avere una moglie e che probabilmente non sarebbe stata d'accordo. Dov'eravamo? Ah sì, il ragazzino, che poi tra l'altro poteva anche essere un maggiorenne vista la peluria che aveva sul viso. In breve, stavo camminando per i fatti miei quando mi arriva un pallone tra i piedi e sento qualcuno chiamare.
"Signore! Per favore, ce la fa a passarmi il pallone?"
Ma accidenti! Che vuol dire se ce la faccio? Non solo mi ha dato del lei, e passi, ma quel preambolo se ce la fa mi ha talmente inibito, che un attimo prima che calciassi il pallone mi sono fermato, mi sono chinato e l'ho preso con le mani per paura, che ne so, di non centrare il pallone o, peggio, di ruzzolare a terra. Fatto sta che me ne sono tornato a casa invecchiato di vent'anni. Sono andato diretto in bagno e mi sono guardato allo specchio. È stato a quel punto che ho notato dei peli barbicati sul mio lobo! Oddio i peli sull'orecchio li aveva anche mio nonno, certo quelli erano doppi, grigi e neri, i miei erano solo peletti quasi trasparenti, ma c'erano e quest'era il problema: quei peli erano la prova della mia incipiente caduta verso il basso.
Per tentare di tamponare i pensieri negativi ho deciso di fare una doccia, e male ho fatto.
E sì, perché nel bagno, maledetto il giorno che ci ho pensato, ho, cioè avevo, uno specchio alto due metri e quando mi sono visto riflesso, appesantito e grassoccio, con quei peli sparsi a caso, ho avuto quasi un mancamento. Mi sono buttato sotto la doccia ed ho chiuso gli occhi sperando che l'acqua calda mi desse un po' di relax. Ma che! Nemmeno due minuti che l'acqua ha iniziato a venir fuori gelata! Maledetta caldaia che si accende e si spegne quando vuole. Ho cercato di mantenermi lontano dal flusso freddo e poco c'è mancato che non mi tirassi appresso la tenda di plastica con quei maledetti pesci blu! Per miracolo ho mantenuto l'equilibrio a discapito della pancia e delle pudende che si sono ritrovate sotto al getto freddo.
Alla fine sono riuscito a chiudere. Ho atteso un paio di secondi ed ho aperto l'acqua calda di botta ed a manetta. È una tecnica per far sì che la caldaia riparta, è come se le dessi un colpo facendola ridestare dal sonno. Ma da fredda, l'acqua è passata ad una temperatura che per poco non mi sono ritrovato gli attributi alla coque.
Ho comprato una cyclette, se non ho tempo per la palestra, almeno una mezz'ora per pedalare in casa la troverò! Ed invece è durata una sola settimana, la sera ero talmente stanco che il solo pensiero di svestirmi, mettermi il pantaloncino e la maglietta, pedalare per mezz'ora e poi andare sotto quella doccia indemoniata, mi dava lo sconforto più totale.
Ho provato a mangiare meno, ho saltato qualche pasto, ma ho iniziato a sentirmi giù, a sentirmi stressato e stanco. Ieri notte non sono riuscito a prendere sonno, m'immaginavo come poteva essere la mia vita tra pochi anni, da vecchio. A tutte le cose che non potevo più fare, considerato che avevo già difficoltà ad infilare i calzini restando in piedi.
Mi sono alzato, sempre ieri, ho buttato la solita acqua sul viso, quindi i denti, ma ho evitato di guardarmi i peletti sul lobo dell'orecchio, che ho maldestramente tagliato e ora mi vengono fuori come l'erba gramigna. Venivano.
Sono tornato nella mia camera ed ho visto i calzini sul letto. Quelli blu che avevo riposto un attimo prima di andare al bagno. Erano lì, allineati che mi sfidavano ad infilarli restando all'in piedi. Ero tentato di arrendermi e sedermi per metterli con comodità. Ma che volete? è stato più forte di me, li ho presi, sono andato al centro della stanza, in modo da non avere appoggi, ed ho infilato il primo velocemente, con il piede d'appoggio nella pantofola di Homer Simpson.
Quando è toccato all'altro piede le cose hanno iniziato ad andare male. Forse perché con il calzino al piede avevo meno attrito sul pavimento e saltellando ho perso l'equilibrio. Ho cercato di afferrare invisibili maniglie nell'aria, ho girato su me stesso, ho visto il letto ed ho tentato di allungarmi verso di lui, ma improvvisamente mi sembrava lontano chilometri, l'ho sfiorato con le dita e sono caduto riverso. Ho sentito una botta fortissima sull'osso sacro, avevo ancora il mezzo calzino infilato, la pantofola di Homer è volata, non so come, nell'angolo opposto. Mi sono sentito un idiota.
Dolorante mi sono seduto sul letto e, dopo qualche secondo in cui prendevo fiato, ho cominciato ad infilare il calzino e lì ho sentito la fitta. Un ago nel petto. È stato un attimo, la paura non ha fatto in tempo a deridermi che mi sono lasciato andare sul letto, poi qualcuno ha spento la luce e sono morto.
Eccomi qui, morto eppure pensante. La cosa strana è che non c'è pena nella mia condizione, non soffro e non gioisco, sono qui fermo in questo stato di pensiero. Che poi non so nemmeno da dove vengano i pensieri, non lo capisco se vengono da dentro me o da tutto quello che è fuori. Forse è così che si sente una pianta. Insomma niente luce dall'alto né fiamme dal basso, niente di niente, solo uno stato di coscienza essenziale. Sono qui immobile e sono in tutto l'universo, forse sono l'universo.
Però so perché sono morto, credo che venga concesso a tutti questo privilegio. Sicuro non per i calzini, sono morto per le mie inutili frustrazioni, per la mia corsa verso qualsiasi cosa che non avessi, per lo stress del lavoro, per i dolori inutili che mi sono preso nel corso di una vita, per tutte le cose belle a cui ho detto di no solo perché non avevo tempo, solo perché non era il momento o solo perché mi è mancato il coraggio. Ogni qual volta ho detto di no, il mio cuore ha perso un battito, finché non ne ha avuti più a disposizione.
Ieri sono morto, ma forse ieri è già trascorso da anni.
Ultima modifica di max3w il ven mar 09, 2007 1:01 pm, modificato 1 volta in totale.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a) VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
veramente bello
ma se hai altri racconti perché non li metti insieme e ne fai un ring. Se ti piace scrivere e condividere direi che sei nel posto giusto Prova!
Ciò che poc'anzi era per voi la realtà, v'accorgete adesso ch'era invece illusione.
Vorrei che tutte le culture del mondo potessero circolare liberamente intorno alla mia casa. Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza. (Gandhi)
..e piccoli libri di autori nuovi
Non saresti il primo, e anzi ha più senso far girare e leggere racconti come i tuoi che libri che chiunque potrebbe trovare in libreria o in biblioteca
non sembreresti presuntuoso. Personalmente, ma credo sia un discorso valido un po' per tutti, non sono attirata solo da grandi autori o da opere famose, mi piace scoprire nuovi autori e leggere cose che a volte sono completamente lontane dal mio gusto letterario.
Non posso assicurarti che tutti si precipiteranno a leggere i tuoi scritti ma un tentativo ti inviterei a farlo. Potremmo essere il tuo primo pubblico.
In fondo siamo qui perchè ci piace leggere e condividere con gli altri questa passione.
Ciò che poc'anzi era per voi la realtà, v'accorgete adesso ch'era invece illusione.
Vorrei che tutte le culture del mondo potessero circolare liberamente intorno alla mia casa. Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza. (Gandhi)
Ho scritto un romanzo, per ora in cerca di editore, sapete, quei primi romanzi che si tengono nel cassetto, quelli che forse non si pubblicheranno mai (in questo caso ne ho in mente un altro!).
In questo momento sono in fase di correzione, ma presto finirò e mi chiedevo, perché non metterlo in un ring? Insomma una specie di prova generale per raccogliere opinioni, critiche, suggerimenti e... stroncature (speriamo di no!)
Potrei crearne proprio una versione per il bookcrossing (dopo averla registrata con la tecnica postale, non si sa mai ).
Che ne dite? Accendiamo?
Ultima modifica di max3w il ven mar 09, 2007 5:15 pm, modificato 1 volta in totale.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a) VERA DONNA (ABSL)
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NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
anch'io voglio leggere il romanzo che si tinge nel cassetto!
iscriverebbimi con entusiasmo!
e ricordati che i lupi peggiori sono quelli con il pelo dentro (N.Jordan) MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea) Da piccola mi ero autoconvinta che i regali me li portava Coppi sulla sua bicicletta... non vi dico le mazzate con gli altri bambini (Campalla) Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
"Una casa senza un gatto, ben nutrito, coccolato e propriamente riverito, potrà essere una casa perfetta, forse, ma come si potrebbe provarlo?" (Mark Twain)