si, scusate solo cinque perchè almeno poi metto insieme tutte le vostre risposte e forse in un anno le evado
i miei:
Cent’anni di solitudine, Màrquez. Come vivere senza? Senza conoscere Macondo e i suoi Aureliano Buendìa? non c'è verso, è come le costruzioni, le matite colorate per la fantasia di un bambino!
Il vecchio e il mare, Hemingway. Perchè ci vuole quel linguaggio asciutto e sofferto per affrontare la vita

, per saper come fare per tirare su a lenza il proprio Marlin!
Il processo, Kafka. Senza Josef K. mancherebbe un amico, quell'ombra sfortunata e afflitta dall'invisibile.
L’insostenibile leggerezza dell’essere, Kundera. Perchè c'è Praga e un vario spettro di storie d'amore.
Bho! Qui mi sono sentita persa, ho messo tre libri che mi sono piaciuti molto, parimerito:
L’animale morente, Roth. Perchè l'amore per Consuelo è viscerale e distruttivo, perchè c'è uno sguardo cinico e crudo sulla realtà.
Viaggio alla fine del millennio, Yehoshua. Il viaggio alla fine dell'anno 1000 di un ebreo di Tangeri, con il socio arabo, su di un vascello carico di mercanzie e due mogli, sulla rotta di Parigi per dissertare sulla bigamia. Come può non affascinare e non rimanere dentro?
..., Pennac. Fate voi quale della saga della famiglia Malaussène, come poter stare senza quella allegra baraonda di Belleville!