consiglio di lettura per viaggio in india!

Questo e' il posto dove dire agli altri Bookcorsari che libri specifici vorreste tanto leggere, oppure offrirne, o ancora mettere in piedi degli scambi, senza obblighi ne' pretese - grazie a Tanelorn per il nome dell'area stessa.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

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LaVale
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1) Bundi, partita di cricket alla tv
2) Fatehpur Sikri, Jami masjid
3) Agra, dalle parti del Taj Mahal
4) Haridwar, la pujia serale
Ultima modifica di LaVale il mer dic 13, 2006 6:04 pm, modificato 1 volta in totale.
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
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circetta francese
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Messaggio da circetta francese »

:-( io ho le ferie solo ad agosto...

ieri sono stata in una splendida libreria turistica, dove ho trovato due personcine eccezionali, ho comprato le guide ecc.

se si riesce a programmare un viaggio in autonomia sono molto contenta
mi piacerebbe seguire il corso del gange
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laura_s
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Messaggio da laura_s »

Non lo dice mai nessuno, le guide nascondono a tutti questo gioiello di indianità, custodito come un prezioso segreto che solo pochi intenditori sanno apprezzare, e forse è giusto così. Ma nello spirito bookcorsaro io lo libero:

LA ROTONDA DI JAIPUR! Comunque, tranquille, non ve la perderete, perché quando arriva l'ora di punta (che è sempre), si finisce sempre per girarci attorno. Anche senza motivo (come tante cose in India. Bellissimo!)

No, scherzi a parte: in India ci si va rigorosamente senza guide turistiche, perché è un paese facilissimo da girare da soli anche per viaggiatori principianti (forse dovete stare un attimo attente in Kashmir, ma non penso che rientri nel vostro itinerario). Fate solo un giro all'ufficio d'igiene per tempo così vi spiegheranno cosa dovete prendere qui per non prendere niente la. Per il resto, bagaglio leggero e via.

Ciao,

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LaVale
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Messaggio da LaVale »

le guide nascondono a tutti questo gioiello di indianità, custodito come un prezioso segreto che solo pochi intenditori sanno apprezzare
et voilà, solo per voi (in uno dei suoi rari momenti di calma)
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laura_s
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Messaggio da laura_s »

Lavale, un bacio per la foto!

l
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LaVale
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Messaggio da LaVale »

altro thread recuperato per biechi motivi personali, visto che ho trovato delle offerte interessanti per i voli e sto facendo un pensierino per la prossima estate (purtroppo posso partire solo ad agosto).
questa volta vorrei andare a sud.
ci siete poi state, l'estate scorsa? dove?
vi prego, raccontatemi tutto, soprattutto se il caldo e i monsoni sono almeno un po' sopportabili e se avete trovato frotte di turisti ovunque.

ciao
vale
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gigi
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Viaggio in India

Messaggio da gigi »

Ti consiglio:
La via delle Indie di Roberto Ivaldi
Newton § Compton Editori
Da Vasco de Gama ai giorni nostri.
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Mickey81
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Messaggio da Mickey81 »

Un'amica mi ha chiesto una bibliografia abbastanza approfondita riguardante l'India,la sua cultura e la spiritualità indiana e quindi ho riesumato questo vecchio thread.
Mi sapete indicare qualche altro titolo?!

Grazie mille in advance! :P

Edit: Dimenticavo, ne aggiungo uno io alla lista:

Giuseppe Cederna Il grande viaggio
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YowlYY
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Messaggio da YowlYY »

Avevo nella mia wish list "Maximum City - Bombay Lost and Found" di Suketu Mehta. Mi era stato raccomandato come un vero spaccato dell'India moderna, senza belletti, ed e' al momento nel gruppo di libri ancora da leggere. Se c'e' interesse potrei organizzare un bookring...

E' uscito anche in italiano, e questa e' la recensione che ho trovato su ibs, tratta dall' Indice:
L'amore che si coglie nelle parole di Mehta per la sua città, la città che ha dovuto abbandonare ancora ragazzino ma nella quale si è sposato e ha voluto portare i suoi figli, la città che gli ha chiesto la "tassa del traditore" – il sovrapprezzo per i servizi a cui hanno accesso con difficoltà gli indiani americanizzati, trattati come turisti –, rende Bombay più vera che mai. Ciò che Mehta sceglie di raccontare con la sua opera d'esordio è un se stesso immerso nelle folle dei treni, delle file per ottenere gas e acqua, ma anche un se stesso a confronto con personaggi estremi che rappresentano l'India contemporanea.
La carriera di un giovane provocatore, affiliato al partito nazionalista Shiv Sena, da assassino e capo-rivolta a responsabile figura di rilievo nell'amministrazione locale, i sogni di una ballerina di night-club e di un travestito che vivono una vita "al limite" e rappresentano le classi sociali in ascesa a Bombay. Alla città del piacere, notturna, si contrappone nettamente la scelta silenziosa, fatta quasi in punta di piedi, di una famiglia di religione jain che sta per abbandonare il mondo e ritirarsi a vita meditativa. Questa scelta contrasta con la vita caotica, movimentata, sempre sul filo del rasoio dei vari personaggi che Suketu Mehta non si limita a intervistare, ma segue tra i marciapiedi, negli slum, sui taxi di Bombay, fino a casa loro. Con loro vive e tutto questo gli fornisce il materiale di cui il reporter e lo storico necessitano, ma a cui il narratore di talento non può fare a meno di aggiungere quella inconfondibile impronta di autenticità e profonda comprensione.
Così gli slum appaiono come veri e propri villaggi dove solo la solidarietà tra individui ne garantisce la sopravvivenza; i poveri, gli immigrati dal Bihar sono i nuovi emarginati che affollano la città, tra loro un ragazzino che vive di espedienti e aspira a divenire poeta, tanto da rifiutare lavori al chiuso per non perdere la presa diretta su fatti ed eventi che accadono per le strade, dove si svolge la vera vita di Bombay. Sebbene Mehta affronti vite al limite tra legalità e crimine, tra generi sessuali, tra la vita e la morte, tra onestà e corruzione, queste non sono storie "esotiche" o "atipiche", si tratta infatti non dell'underworld di Bombay, come è stato detto da alcuni critici, ma della vita che si svolge alla luce del sole, che è Bombay e non la sua faccia nascosta.
Come spesso accade, poi, a chi si confronta con una grande metropoli, Mehta s'interroga anche sulla propria identità e appartenenza, dopo ventun anni di assenza, nel costante confronto con la vastità del meccanismo urbano, con l'assurdità di un sistema burocratico che il figliol prodigo, newyorkese, non comprende appieno. La Bombay ritrovata è incarnazione di un sogno collettivo, è il luogo dove ciascuno può realizzare il proprio sogno, è la città dalle infinite possibilità, dove il singolo entra in antagonismo con la folla, ma per uscirne arricchito e non schiacciato: "La Battaglia di Bombay è la battaglia del sé contro la folla. (…) È la battaglia dell'uomo contro la Metropoli. (…) siamo individualmente multipli, e in una solitudine plurale. (…) La folla è il sé".
Carmen Concilio
"I once had a rose named after me and I was very flattered. But I was not pleased to read the description in the catalogue . . . "No good in a bed, but fine against a wall." - Eleanor Roosevelt

http://uk.groups.yahoo.com/group/BookCrossingUK/
Vero SagittarioImmagine
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Mickey81
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Messaggio da Mickey81 »

Grazie YowlYY,io lo leggerei volentieri se ne fai un ring e passo il titolo alla mia amica che sta organizzando una sorta di esposizione bibliografica sull'India e tutto ciò che ci sta intorno. :D
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