Beh sono passati diversi anni ma ce l'ho fatta a leggerlo...
E' un romanzo molto particolare e immagino che possa dividere i lettori tra chi lo ama e chi lo odia. Io credevo fosse un romanzo per ragazzi, più leggero nello stile e nei toni, e invece mi sono piacevolmente ritrovata in un mondo molto cupo, in un'Inghilterra fosca che sembra avere dimenticato la magia, la quale si insinua inizialmente con il misantropo intellettuale signor Norrell e poi irrompe sempre di più con l'allievo entusiasta, Jonathan Strange. Ma nei regni fatati si sviluppa una storia parallela (particolarmente straziante la figura di Lady Pole) che dovrà inevitabilmente incrociarsi e scontrarsi con quella dei due maghi inglesi.
Nonostante la lunghezza (quasi 900 pagine), la lentezza di alcuni passaggi e le tante digressioni (a piè pagina e non solo), non mi sono mai annoiata nella lettura, perché la Clarke scrive davvero in maniera avvolgente e affascinante, mi sono sempre sentita sospinta a continuare da una scrittura magica.
