" Da quattro mesi i marciapiedi di Parigi riservano una sorpresa apparentemente innocua: grandi cerchi blu tracciati con il gesso, e al centro una serie di oggetti stravaganti: un trombone, una pinzetta, un vasetto di yogurt, una candela... I giornalisti indagano per sfamare l'interesse dei lettori e gli psicologi si dividono in chi grida al maniaco, e chi ipotizza la burla. Adamsberg, però, non trova nulla di divertente nell'escalation dei cerchi: la sua fine psicologia di conoscitore del male gli lascia intuire che dietro l'apparente stramberia si nasconde qualcosa di morboso. E ben presto i fatti gli danno ragione: un'altra alba e un altro cerchio su un marciapiede, ma stavolta, al centro esatto, un corpo di donna. Parte così una corsa contro il tempo per fermare un assassino del quale si ignora letteralmente tutto."
E' il primo libro della Vargas che leggo. E' uscito in Francia una decina d'anni fa ma è l'ultimo pubblicato in Italia. Non sono proprio un'amante del genere però questo poliziesco sui generis mi ha conquistata. Sarà l'originalità dei personaggi o forse l'eterno fascino di Parigi, per me irresistibile ...(letto in francese poi...

Leggo su ibs che molti estimatori della Vargas lo considerano un pò debole rispetto agli altri....fatemi sapere cosa ne pensate....
partecipanti:



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