Marc Cooper, Sulle tracce di Che Guevara
Moderatori: Therese, lizzyblack
Regole del forum
Le regole di quest'area (versione breve):
Le regole di quest'area (versione breve):
- I nuovi utenti non possono scrivere in quest'area fino a che non hanno postato almeno 42 messaggi in altre aree (esclusa la reception). Se dopo un mese dall'iscrizione (non prima) non li hanno raggiunti, possono scrivere all'amministratrice e se hanno registrato e liberato 5 libri saranno ammessi all'area.
- Se lanciate un ring dovete includere nel post il link alla corrispondente journal entry su bookcrossing.com
- Gli amministratori e i moderatori non interverranno in nessun modo nella gestione dei ring se non a titolo strettamente personale
Marc Cooper, Sulle tracce di Che Guevara
Ne parlavo qua.
Dopo averlo letto vorrei farne un ring.
E' un libro molto interessante, una serie di articoli sull'America Latina, scritti da Marc Cooper, che nel 1971 viene cacciato dall'università per il suo attivismo pacifista, quindi si trasferisce in Cile dove diventa giornalista e traduttore delle pubblicazioni di Allende. FIno all'11 settembre 1973, giorno del colpo di stato militare in Cile.
"...non intendo in alcun modo sostenere che come giornalista indipendente sono libero da pregiudizi. E presentando questo libro consentitemi di dichiarare senza reticenze le mie inclinazioni personali: sono portato a credere che tutti i governi mentano, che tutte le istituzioni militari e di polizia siano repressive, che coloro che detengono il potere in qualunque sistema tendano a porre la conservazione di quel privilegio al di sopra di tutti gli altri interessi, e che i problemi sociali, non importa quanto spinosi, sia sempre meglio affrontarli con più decomcrazia anzichè con una sua limitazione. Penso anche che le nazioni abbiano l'obbligo morale di garantire il benessere generale, e che il più valido indicatore dell'impegno di ogni società in tal senso è il trattamento riservato al più vulnerabile dei suoi cittadini. Qualunque giornalismo che non faccia propri questi valori mi irrita. Mi ricorda quelle visioni da incubo che del giornalismo nutrivo negli annie sessanta, immagini indelebili di zelanti reporter, retroilluminati dai fosforescenti bagliori dei villaggi in fiamme, che recitavano piattamente le ottimistiche previsioni del Pentagono sul numero delle perdite e sulla vittoria."
Dopo averlo letto vorrei farne un ring.
E' un libro molto interessante, una serie di articoli sull'America Latina, scritti da Marc Cooper, che nel 1971 viene cacciato dall'università per il suo attivismo pacifista, quindi si trasferisce in Cile dove diventa giornalista e traduttore delle pubblicazioni di Allende. FIno all'11 settembre 1973, giorno del colpo di stato militare in Cile.
"...non intendo in alcun modo sostenere che come giornalista indipendente sono libero da pregiudizi. E presentando questo libro consentitemi di dichiarare senza reticenze le mie inclinazioni personali: sono portato a credere che tutti i governi mentano, che tutte le istituzioni militari e di polizia siano repressive, che coloro che detengono il potere in qualunque sistema tendano a porre la conservazione di quel privilegio al di sopra di tutti gli altri interessi, e che i problemi sociali, non importa quanto spinosi, sia sempre meglio affrontarli con più decomcrazia anzichè con una sua limitazione. Penso anche che le nazioni abbiano l'obbligo morale di garantire il benessere generale, e che il più valido indicatore dell'impegno di ogni società in tal senso è il trattamento riservato al più vulnerabile dei suoi cittadini. Qualunque giornalismo che non faccia propri questi valori mi irrita. Mi ricorda quelle visioni da incubo che del giornalismo nutrivo negli annie sessanta, immagini indelebili di zelanti reporter, retroilluminati dai fosforescenti bagliori dei villaggi in fiamme, che recitavano piattamente le ottimistiche previsioni del Pentagono sul numero delle perdite e sulla vittoria."
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
se settimana prossima vedo Maracuja, faccio partire il ring.
Se no, dopo le vacanze.
Per ora i partecipanti sono
Maracuja
Rosencrantz
Didone
elfetto
Galianna
Se no, dopo le vacanze.
Per ora i partecipanti sono
Maracuja
Rosencrantz
Didone
elfetto
Galianna
Ultima modifica di LaVale il lun lug 23, 2007 12:21 am, modificato 3 volte in totale.
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- Rosencrantz
- Corsaro Verde
- Messaggi: 755
- Iscritto il: mar giu 01, 2004 9:38 pm
- Località: Verona
- Contatta:
Io assolutamente interessata, molto incuriosita, insomma vorrei partecipare, grazie.

Dalla biblioteca ho preso in prestito alcuni nuovi libri sulla mitologia greca e ho letto un sacco di cose su Icaro - sapete, quello delle ali di cera che si squagliarono - ma non permetterò che la cosa mi sfugga di mano. (Sirene, Patty Dann)

Su BC.COM sono Rosen
- elfetto [la D.D.A.]
- Re del Mare
- Messaggi: 1697
- Iscritto il: dom apr 09, 2006 2:53 pm
- Località: San Bonifacio (VR)
- Contatta:
il ring parte domani sera!
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- Rosencrantz
- Corsaro Verde
- Messaggi: 755
- Iscritto il: mar giu 01, 2004 9:38 pm
- Località: Verona
- Contatta:
Arrivato oggi da me. Non prometto a vanvera di leggerlo immediatamente, ma molto presto sì.
Grazie
Grazie


Dalla biblioteca ho preso in prestito alcuni nuovi libri sulla mitologia greca e ho letto un sacco di cose su Icaro - sapete, quello delle ali di cera che si squagliarono - ma non permetterò che la cosa mi sfugga di mano. (Sirene, Patty Dann)

Su BC.COM sono Rosen
- Rosencrantz
- Corsaro Verde
- Messaggi: 755
- Iscritto il: mar giu 01, 2004 9:38 pm
- Località: Verona
- Contatta:
Libro finito, come da JE di qualche giorno indietro, e passato ad Elfetto ieri sera durante il MU veronese.
Io l'ho trovato molto interessante, grazie ancora.
Io l'ho trovato molto interessante, grazie ancora.

Dalla biblioteca ho preso in prestito alcuni nuovi libri sulla mitologia greca e ho letto un sacco di cose su Icaro - sapete, quello delle ali di cera che si squagliarono - ma non permetterò che la cosa mi sfugga di mano. (Sirene, Patty Dann)

Su BC.COM sono Rosen
- elfetto [la D.D.A.]
- Re del Mare
- Messaggi: 1697
- Iscritto il: dom apr 09, 2006 2:53 pm
- Località: San Bonifacio (VR)
- Contatta:
- elfetto [la D.D.A.]
- Re del Mare
- Messaggi: 1697
- Iscritto il: dom apr 09, 2006 2:53 pm
- Località: San Bonifacio (VR)
- Contatta: