Anna Politkovskaja - Proibito parlare

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tostoini
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Anna Politkovskaja - Proibito parlare

Messaggio da tostoini »

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Per leggere questo libro ci vuole un periodo di grande serenità e buon umore.
Perché leggerlo porta via qualunque serenità e fiducia nel mondo e negli uomini.
E' un libro che fa soffrire, e tanto.
Per leggere questo libro ci vuole anche tanto tempo, perché è difficile andare avanti, anzi sopportare più di dieci, venti pagine alla volta.
Ma è anche un libro che ti lascia con un'idea: che informarsi, pensare, domandarsi perché è un dovere morale, non tanto verso gli altri, quanto verso noi stessi; che l'indifferenza, il rinchiudersi nei piccoli rassicuranti problemi di una vita normale, è un insulto.
Leggere questo libro è uno dei modi che si hanno, in una vita 'normale' come quella che vive buona parte di noi, di mostrare rispetto a chi per raccontare queste storie, queste sofferenze, questa corruzione, è stata avvelenata, trattata come una mitomane, isolata, calunniata e alla fine freddata con 4 colpi di pistola nell'atrio di casa sua.

Anna Politkovskaja Proibito parlare. Cecenia, Beslan, Teatro Dubrovka: le verità scomode della Russia di Putin
€ 10,00
2007, XXIX-307 p., brossura
Mondadori collana Piccola biblioteca oscar
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
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Therese
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Re: Anna Politkovskaja - Proibito parlare

Messaggio da Therese »

Sono d'accordo con Tostoini, questo libro richiede un grande impegno emotivo, però leggerlo è un dovere verso chi l'ha scritto, verso le persone che raccontano le proprie storie e per noi stessi. Di questi tempi in Italia siamo troppo abituati a toni della discussione politica roboanti, si parla di "dittatura" e di "colpo di stato" con molta leggerezza, in questo libro si raccontano ingiustizie e dolori e tragedie che sono reali e non dichiarazioni ai giornali per fare scena, si parla davvero di persone rapite da militari che non si sa chi siano e perchè lo fanno, ma intanto le persone spariscono e non tornano più, lo stato non interviene, peggio, intralcia la giustizia, a volte per connivenza, più spesso per calare una cortina di normalità dove non c'è nulla di normale.
Questo libro fa molta paura, però è una esortazione ad avere coraggio, a schierarsi al fianco dei deboli e di chi rivendica i propri diritti a rischio della vita, è un libro potente e doloroso e deve essere letto, anche se i fatti narrati non sempre risultano chiari a chi, come me, non conosce a fondo la questione cecena, viene voglia di non dimenticare mai più i nomi di tutte quelle persone, perchè sapere, anche a distanza di anni, anche a distanza di migliaia di chilometri, è importantissimo lo stesso.
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

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