Anzi, ora sono nella fase triste di quando finisco un libro che ho apprezzato particolarmente..
Mi sembra di aver salutato degli amici cari, che non so quando e se rivedrò..
A questo libro sono arrivata, come capita spesso, dopo aver visto la trasposizione cinematografica.So che solitamente avviene il contrario, ma quando vedo un film che mi colpisce, o quando sento che quella storia aveva delle potenzialità enormi che sul grande schermo non mi han convinta..corro ad informarmi sulle origini, e quando trovo il "nonno" in carta stampata lo leggo sempre volentieri.
Questa volta è stata una delle migliori.
Il film è bellissimo, ma il libro è altro...
Per alcuni versi m'ha ricordato molto "Castelli di Rabbia" di Baricco..Tanti personaggi, tante storie che si intrecciano.Ogni "persona"è dipinta in maniera da viverla come reale.A differenza di Baricco però qui si trovano meno frasi ad effetto, ma molta più sincerità.
Così come a volte sogno Quinnipack, ora inizierò anche a sognare Whistle Stop.
Ho provato serenità assoluta, dolore, simpatia, dispiacere..anche un cazzotto nello stomaco ad un certo punto.
Sto cercando di capire quale sia il mio personaggio preferito, ma anche se d'impatto direi Idgie, ce ne sono molti altri dai quali è difficile non rimanere affascinati...
La storia parla di una piccola comunità, semplice, genuina, che negli anni '20 - '30 vive in un paesello sperduto della campagna dell'Alabama a Whistle Stop. Unico diversivo il passaggio continuo dei treni, che portano lontano, danno lavoro e possibilità di sognare.
Il fulcro della vita del paese si svolge nel caffè, gestito Idge e Ruth, una coppia di donne che vive la proprio storia serenamente, anche se dopo prove molto dure.
Intorno a loro si vedono in un arcobaleno di colori, profumi, emozioni e rumori, tutti i cittadini, bianchi e neri, ricchi e vabagondi, ai margini e perfettamente integrati.
Il racconto della loro vita è tutto nei ricordi dell'ormai vecchissima Ninny Threadgoode, che dalla casa di riposo che la ospita confida ricordi, impressioni, stati d'animo e dubbi all'infelice Evelyn.
Whistle Stop cambierà a 50 anni di distanza la vita di Evelyn, che troverà finalmente la pace, l'equilibrio, la forza e la determinazione di cambiare quella parte di sè che ama così poco.
Nel film il grido Towandaaaa "caricava" di energia
Nel libro Towanda a volte è una figura quasi negativa, sicuramente "particolare"
Ma dentro ognuno di noi c'è una Towanda
Grazie a Fannie Flagg per aver scritto queste pagine meravigliose...
Io nel frattempo ho comprato un altro titolo delle sue opere!:o)
E un pensiero in più alla "nostra" Towandaaa, della quale mi incuriosii proprio per il nick inizialmente, per scoprire sempre di più una bella persona con il passare del tempo...
