Questo libro è ambientato nel caldo torrido di Massua e narra le vicende della Colonia italiana prima della disfatta di Adua.
Lucarelli è come sempre molto bravo a tratteggiare i personaggi: un maggiore accusato di essere un assassino di bambini, un carabiniere in incognito che gli dà la caccia, i funzionari coloniali, i soldati con le loro abitudini e i loro dialetti, gli ufficiali con le loro mogli e le madame, gli abissini, i sudanesi e le mille tribu e dialetti del posto.
Il caldo è soffocante e sembra volerli “congelare” in Africa, ma per tutto il romanzo si intuisce che si sta andando verso la catastrofe.
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura (all’inizio si alternano i capitoli narrativi con quelli che descrivono la vita dei protagonisti o le fotografie) e, in particolare, l’accento sui dialetti italiani (si tratta di un esercito di uno stato appena unito ed emergono quindi tutte le differenze culturali delle varie regioni italiane) e su quelli africani.
Bello anche se in alcune parti è troppo lento e la lettura perde il ritmo, ma lo consiglio anche perché riguarda una parte della nostra storia poco conosciuta.
L'ottava vibrazione - Lucarelli
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