E-ring: I tre moschettieri, Alexandre Dumas
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- mimonni
- Olandese Volante
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le mie sottolineature:
cap VI
Il signor di Tréville era entrato arditamente nel gabinetto di Sua Maestà, e aveva trovato il Re di pessimo umore, seduto su una poltrona e intento a battere nervosamente sui propri stivali col manico del frustino, cosa che non aveva impedito al capitano di chiedergli con la più grande flemma, notizie della sua salute.
"Cattiva sinore, cattiva" rispose il re;" Mi annoio."
Era questa infatti la peggior malattia di Luigi XIII, che sovente, afferrando per il braccio uno dei suoi cortigiani, l'attirava nel vano di una finestra, e gli diceva:"Signore annoiamoci insieme".
cap VII
Quando d'Artagnan uscì dal Louvre e consultò i suoi amici sulla maniera di impiegare il suo denaro; Athos gli consigliò di ordinare un ricco pranzo alla trattoria Pignon, Porthos di prendere un valletto, Aramis di farsi un'amante adatta.
Il pranzo ebbe luogo il giorno stesso, e il valletto servì a tavola. [...] era questi un Piccardo che il vanaglorioso moschettiere aveva assunto il giorno stesso e per quell'occasione; l'aveva scovato sul ponte di Tournelle mentre si divertiva a far dei circoli nell'acqua sputandovi su.
Porthos aveva opinato che quell'occupazione testimoniasse un carattere riflessivo e contemplativo, e l'aveva condotto con sé senza altre raccomandazioni.
cap VI
Il signor di Tréville era entrato arditamente nel gabinetto di Sua Maestà, e aveva trovato il Re di pessimo umore, seduto su una poltrona e intento a battere nervosamente sui propri stivali col manico del frustino, cosa che non aveva impedito al capitano di chiedergli con la più grande flemma, notizie della sua salute.
"Cattiva sinore, cattiva" rispose il re;" Mi annoio."
Era questa infatti la peggior malattia di Luigi XIII, che sovente, afferrando per il braccio uno dei suoi cortigiani, l'attirava nel vano di una finestra, e gli diceva:"Signore annoiamoci insieme".
cap VII
Quando d'Artagnan uscì dal Louvre e consultò i suoi amici sulla maniera di impiegare il suo denaro; Athos gli consigliò di ordinare un ricco pranzo alla trattoria Pignon, Porthos di prendere un valletto, Aramis di farsi un'amante adatta.
Il pranzo ebbe luogo il giorno stesso, e il valletto servì a tavola. [...] era questi un Piccardo che il vanaglorioso moschettiere aveva assunto il giorno stesso e per quell'occasione; l'aveva scovato sul ponte di Tournelle mentre si divertiva a far dei circoli nell'acqua sputandovi su.
Porthos aveva opinato che quell'occupazione testimoniasse un carattere riflessivo e contemplativo, e l'aveva condotto con sé senza altre raccomandazioni.
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- Olandese Volante
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Cap XI:
L'amore è la più egoistica di tutte le passioni.
(pg. 120 per chi ha la mia stessa edizione, ultima sottolinatura di Etnagigante
)
Non è certo a chi ama per la prima volta che conviene chiedere di essere discreto. Questo primo amore è accompagnato da una sì gran gioia, che essa deve traboccare, senza di che soffocherebbe chi la prova.
(pg. 121)
Non c'è nulla a temere da chi ama.
(pg. 129)
"Ah! Io preferirei non avervi conosciuto!" esclamò con quella ingenua brutalità che le donne molte volte preferiscono alle svenevolezze della cortesia, perchè essa rivela il fondo del pensiero e prova che il sentimento ha il sopravvento sulla ragione.
(pg. 130)
Cap XII:
..sicuro di sè, convinto della propria potenza, certo che le leggi da cui sono retti gli altri uomini non potevano raggiungerlo, egli andava diritto allo scopo che si era proposto, fosse pure quello scopo così alto e abbagliante che per un altro sarebbe stato follia solamente prenderlo in considerazione.
(pg. 137)
"..so che sono stato un pazzo, un insensato credendo che la neve potesse animarsi, il marmo scaldarsi; ma, che volete, quando si ama si crede facilmente all'amore.."
(pg. 138)
"..tutto ci separa: la profondità dei mari, l'inimicizia dei regni, la santità dei giuramenti. E' sacrilegio lottare contro tante cose, milord".
"..il sacrilegio sta nella separazione dei cuori che Dio ha creato l'uno per l'altro."
".. Giacchè, ditemi un pò, dove troverete mai un amore simile al mio, un amore che nè il tempo, nè la lontananza, nè la disperazione riescono a spegnere, un amore che si accontenta di un nastro smarrito, di uno sguardo perduto, di una parola sfuggita?"
(pg. 139)
"E di che volete che viva, se non di ricordi? Sono la mia gioia, il mio tesoro, la mia speranza."
(pg. 140)
Cap XX:
Ai primi raggi del giorno le loro lingue si sciolsero; col sole, tornò la gaiezza; era come alla vigilia di un combattimento, il cuore batteva, gli occhi ridevano; tutti sentivano che la vita, che forse stavano per lasciare, era in fin dei conti una buona cosa.
(pg. 213 o comunque secondo capoverso del capitolo.)
L'amore è la più egoistica di tutte le passioni.
(pg. 120 per chi ha la mia stessa edizione, ultima sottolinatura di Etnagigante

Non è certo a chi ama per la prima volta che conviene chiedere di essere discreto. Questo primo amore è accompagnato da una sì gran gioia, che essa deve traboccare, senza di che soffocherebbe chi la prova.
(pg. 121)
Non c'è nulla a temere da chi ama.
(pg. 129)
"Ah! Io preferirei non avervi conosciuto!" esclamò con quella ingenua brutalità che le donne molte volte preferiscono alle svenevolezze della cortesia, perchè essa rivela il fondo del pensiero e prova che il sentimento ha il sopravvento sulla ragione.
(pg. 130)
Cap XII:
..sicuro di sè, convinto della propria potenza, certo che le leggi da cui sono retti gli altri uomini non potevano raggiungerlo, egli andava diritto allo scopo che si era proposto, fosse pure quello scopo così alto e abbagliante che per un altro sarebbe stato follia solamente prenderlo in considerazione.
(pg. 137)
"..so che sono stato un pazzo, un insensato credendo che la neve potesse animarsi, il marmo scaldarsi; ma, che volete, quando si ama si crede facilmente all'amore.."
(pg. 138)
"..tutto ci separa: la profondità dei mari, l'inimicizia dei regni, la santità dei giuramenti. E' sacrilegio lottare contro tante cose, milord".
"..il sacrilegio sta nella separazione dei cuori che Dio ha creato l'uno per l'altro."
".. Giacchè, ditemi un pò, dove troverete mai un amore simile al mio, un amore che nè il tempo, nè la lontananza, nè la disperazione riescono a spegnere, un amore che si accontenta di un nastro smarrito, di uno sguardo perduto, di una parola sfuggita?"
(pg. 139)
"E di che volete che viva, se non di ricordi? Sono la mia gioia, il mio tesoro, la mia speranza."
(pg. 140)
Cap XX:
Ai primi raggi del giorno le loro lingue si sciolsero; col sole, tornò la gaiezza; era come alla vigilia di un combattimento, il cuore batteva, gli occhi ridevano; tutti sentivano che la vita, che forse stavano per lasciare, era in fin dei conti una buona cosa.
(pg. 213 o comunque secondo capoverso del capitolo.)
- etnagigante
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Capitolo XVII, pagina 205
-Signore, - disse la giovane, - sapevo che eravate vile, avaro e imbecille, ma non vi credevo un infame.
Capitolo XVIII, pagina 211
- Perdio! - esclamò d'Artagnan, - sarà una cosa due volte divertente, salvar la regina col denaro di Sua Eminenza.
Capitolo XIX, pagina 224
- Ben detto, - esclamò Aramis: - tu non parli spesso, Athos, ma quando parli è come se parlasse san Giovanni Boccadoro.
Capitolo XXIII, pagina 254
C'è un dio, come si sa, per gli ubbriachi e per gli innamorati.
Pagina 261
Diffidate di tutti, del vostro amico, del vostro fratello, della vostra amante, soprattutto della vostra amante.
-Signore, - disse la giovane, - sapevo che eravate vile, avaro e imbecille, ma non vi credevo un infame.
Capitolo XVIII, pagina 211
- Perdio! - esclamò d'Artagnan, - sarà una cosa due volte divertente, salvar la regina col denaro di Sua Eminenza.
Capitolo XIX, pagina 224
- Ben detto, - esclamò Aramis: - tu non parli spesso, Athos, ma quando parli è come se parlasse san Giovanni Boccadoro.
Capitolo XXIII, pagina 254
C'è un dio, come si sa, per gli ubbriachi e per gli innamorati.
Pagina 261
Diffidate di tutti, del vostro amico, del vostro fratello, della vostra amante, soprattutto della vostra amante.
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
Avevo dimenticato una sottolineatura:
Cap XIV
Dinanzi al camino, in piedi, era un uomo di media statura, dall'aspetto altero, lo sguardo penetrante, la fronte altera, il viso magro, fatto ancora più magro da un pizzo sormontato da un paio di baffi. Sebbene contasse appena trentasei o trentasette anni, capelli, baffi e pizzo eran brizzolati. Aveva, sebbene gli mancasse la spada, l'aspetto di un guerriero; gli stivali di pelle di bufalo erano ancora leggermente impolverati, dal che si capiva che quel giorno aveva montato a cavallo.
Quest'uomo era Armand-Jean Duplessis, cardinale de Richelieu
...e scusate se è poco!
Comunque a me D'Artagnan comincia stare antipatico. Scombina tutti i piani del mio mito!! uffff

Cap XIV
Dinanzi al camino, in piedi, era un uomo di media statura, dall'aspetto altero, lo sguardo penetrante, la fronte altera, il viso magro, fatto ancora più magro da un pizzo sormontato da un paio di baffi. Sebbene contasse appena trentasei o trentasette anni, capelli, baffi e pizzo eran brizzolati. Aveva, sebbene gli mancasse la spada, l'aspetto di un guerriero; gli stivali di pelle di bufalo erano ancora leggermente impolverati, dal che si capiva che quel giorno aveva montato a cavallo.
Quest'uomo era Armand-Jean Duplessis, cardinale de Richelieu
...e scusate se è poco!

Comunque a me D'Artagnan comincia stare antipatico. Scombina tutti i piani del mio mito!! uffff



So many books, so little time...










- lupurk
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Il tuo mito è il Cardinale Richelieu? No, dico, sai che libro stai leggendo, vero? Avrai visto il cartone da piccolo 
Ah, una sottolineatura che avevo dimenticato di postare:
CAP XI:
quel désespoir que de voir une femme qu'on aime désirer ces mille riens dont les femmes composent leur bonheur, et de ne pouvoir lui donner ces mille riens ! Au moins, quand la femme est riche et que l'amant ne l'est pas, ce qu'il ne peut lui offrir, elle se l'offre elle-même ; et quoique ce soit ordinairement avec l'argent du mari qu'elle se passe cette jouissance, il est rare que ce soit à lui qu'en revienne la reconnaissance.

Ah, una sottolineatura che avevo dimenticato di postare:
CAP XI:
quel désespoir que de voir une femme qu'on aime désirer ces mille riens dont les femmes composent leur bonheur, et de ne pouvoir lui donner ces mille riens ! Au moins, quand la femme est riche et que l'amant ne l'est pas, ce qu'il ne peut lui offrir, elle se l'offre elle-même ; et quoique ce soit ordinairement avec l'argent du mari qu'elle se passe cette jouissance, il est rare que ce soit à lui qu'en revienne la reconnaissance.
- etnagigante
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Capitolo XXV, pagina 284
Abbiamo subito fatto avvertire il signor Porthos di ciò che avveniva, ma lui ci ha replicato che eravamo dei cialtroni a dubitare della parola di un gentiluomo. “Dal momento”, ha detto, “che quel siognore afferma che il cavallo è suo, deve esssere senz'altro così”.
“OH, c'è tutto Porthos in queste parole”, moromrò d'Artagnan.
Capitolo XXVI, pagina 296
E d'Artagnan, che aveva in mente molti progetti ed era decisissimo a fare dei suoi tre compagni altrettanti strumenti della sua fortuna, non dispiaceva riunire in anticipo nelle sue mani le fila invisibili mediante le quali contava di condurli a suo grado.
Pagina 302
Aramis gettò un'occhiata su d'Artagnan e vide che il suo amico sbadigliava da slogarsi le mascelle.
Capitolo XXXI, pagina 367
Questo modo d'agire da gran signore, in un uomo completamente sprovvisto di beni, colpì lo stesso Porthos; e questa generosità francese, diffusa in giro da lord di Winter e dal suo amico, ebbe dappertutto un grande successo, fuorché presso i signori Grimaud, Mousqueton, Bazin e Planchet.
Capitolo XXXII, pagina 372
E, inoltre, lui, l'uomo errante sulla terra, l'uomo senza beni, senza famiglia, il soldato avvezzo agli alberghi, alle locande, alle bettole, alle taverne, il buongustaio obbligato per la maggior parte del tempo a esser riconoscente al caso di qualche buona scorpacciata, avrebbe fiutato l'odore di pasti familiari; avrebbe assaggiato le comodità domestiche; si sarebbe lasciato avvolgere da tutte quelle piccole attenzioni che più si è rudi e più piacciono, come dicono i vecchi soldatacci.
Pagina 376
- Che diavolo posso sentire di straordinario in questa minestra? - disse Porthos alla vista di un brodo abbondante, ma pallido e del tutto cieco, e sul quale nuotavano rare alcune croste come le isole di un arcipelago.
Abbiamo subito fatto avvertire il signor Porthos di ciò che avveniva, ma lui ci ha replicato che eravamo dei cialtroni a dubitare della parola di un gentiluomo. “Dal momento”, ha detto, “che quel siognore afferma che il cavallo è suo, deve esssere senz'altro così”.
“OH, c'è tutto Porthos in queste parole”, moromrò d'Artagnan.
Capitolo XXVI, pagina 296
E d'Artagnan, che aveva in mente molti progetti ed era decisissimo a fare dei suoi tre compagni altrettanti strumenti della sua fortuna, non dispiaceva riunire in anticipo nelle sue mani le fila invisibili mediante le quali contava di condurli a suo grado.
Pagina 302
Aramis gettò un'occhiata su d'Artagnan e vide che il suo amico sbadigliava da slogarsi le mascelle.
Capitolo XXXI, pagina 367
Questo modo d'agire da gran signore, in un uomo completamente sprovvisto di beni, colpì lo stesso Porthos; e questa generosità francese, diffusa in giro da lord di Winter e dal suo amico, ebbe dappertutto un grande successo, fuorché presso i signori Grimaud, Mousqueton, Bazin e Planchet.
Capitolo XXXII, pagina 372
E, inoltre, lui, l'uomo errante sulla terra, l'uomo senza beni, senza famiglia, il soldato avvezzo agli alberghi, alle locande, alle bettole, alle taverne, il buongustaio obbligato per la maggior parte del tempo a esser riconoscente al caso di qualche buona scorpacciata, avrebbe fiutato l'odore di pasti familiari; avrebbe assaggiato le comodità domestiche; si sarebbe lasciato avvolgere da tutte quelle piccole attenzioni che più si è rudi e più piacciono, come dicono i vecchi soldatacci.
Pagina 376
- Che diavolo posso sentire di straordinario in questa minestra? - disse Porthos alla vista di un brodo abbondante, ma pallido e del tutto cieco, e sul quale nuotavano rare alcune croste come le isole di un arcipelago.
Ultima modifica di etnagigante il dom giu 08, 2008 12:51 pm, modificato 1 volta in totale.
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Capitolo XXXIII, pagina 382
- Vorrei dirvi due parole, signor cavaliere... - balbettò la servetta.
Parla, figlia mia, parla. - disse d'Artagnan, - ti ascolto.
d'Artagnan è appena ventenne e Ketty è una servetta adolescente e già in età d'amore. Il moschettiere si monta la testa quando parla 
Capitolo XXXIV, pagina 392
Athos era del parere che bisognava lasciare ad ognuno la sua libera scelta. Non dava mai consigli senza esserne richiesto e bisognava anche chiederglieli due volte.
In generale, . Egli diceva, - i consigli si chiedono soltanto per non seguirli, o, se si sono seguiti, per aver qualcuno a cui poter rimproverare d'averli dati.
Capitolo XXXVIII, pagina 432
Athos e d'Artagnan, attivi come soldati e competenti come conoscitori, impiegarono appena tre ore a comprare tutto il corredo del moschettiere. D'altra parte, Athos non perdeva tempo a contrattare, signore com'era fin sotto le unghie. Ogni volta che una cosa gli conveniva, pagava il prezzo richiesto senza nemmeno tentare di ridurlo. D'Artagnan avrebbe voluto, sì, fare qualche osservazione in proposito, ma Athos gli posava una mano sulla spalla sorridendo, e d'Artagnan comprendeva che il mercanteggiare era permesso a lui, piccolo gentiluomo guascone, ma non a un uomo che aveva i modi di un principe.
Capitolo XXXIX, pagina 438
D'Artagnan e Athos scesero in istrada, montarono in sella accanto ai loro compagni, e tutti e quattro si misero in cammino. Athos, sul cavallo che doveva a sua moglie, Aramis, sul cavallo che doveva alla sua amante, Porthos, sul cavallo che doveva alla sua procuratrice, e d'Artagnan sul cavallo che doveva alla sua buona fortuna, la migliore amante che ci sia.
- Vorrei dirvi due parole, signor cavaliere... - balbettò la servetta.
Parla, figlia mia, parla. - disse d'Artagnan, - ti ascolto.


Capitolo XXXIV, pagina 392
Athos era del parere che bisognava lasciare ad ognuno la sua libera scelta. Non dava mai consigli senza esserne richiesto e bisognava anche chiederglieli due volte.
In generale, . Egli diceva, - i consigli si chiedono soltanto per non seguirli, o, se si sono seguiti, per aver qualcuno a cui poter rimproverare d'averli dati.
Capitolo XXXVIII, pagina 432
Athos e d'Artagnan, attivi come soldati e competenti come conoscitori, impiegarono appena tre ore a comprare tutto il corredo del moschettiere. D'altra parte, Athos non perdeva tempo a contrattare, signore com'era fin sotto le unghie. Ogni volta che una cosa gli conveniva, pagava il prezzo richiesto senza nemmeno tentare di ridurlo. D'Artagnan avrebbe voluto, sì, fare qualche osservazione in proposito, ma Athos gli posava una mano sulla spalla sorridendo, e d'Artagnan comprendeva che il mercanteggiare era permesso a lui, piccolo gentiluomo guascone, ma non a un uomo che aveva i modi di un principe.
Capitolo XXXIX, pagina 438
D'Artagnan e Athos scesero in istrada, montarono in sella accanto ai loro compagni, e tutti e quattro si misero in cammino. Athos, sul cavallo che doveva a sua moglie, Aramis, sul cavallo che doveva alla sua amante, Porthos, sul cavallo che doveva alla sua procuratrice, e d'Artagnan sul cavallo che doveva alla sua buona fortuna, la migliore amante che ci sia.
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per un milione di motivi ho dovuto interrompere la lettura del romanzo.. a malincuore, ma ho dovuto.
mi spiace abbandonarvi, ma proprio non riesco a conciliare tutto, quindi io lascio..

buona lettura a tutti.!
(..ma non ditemi come finisce che ho comunque voglia di leggerlo tutto..prima o poi!)
- lizzyblack
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A chi lo dite.. e va beh dai, recupereremo 

Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
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Vabbè ma in pratica siamo in linea solo io ed etnagigante??
Eh...ste donne!
Cap XLIV
In tutti i tempi e in tutti i paesi, partcolarmente se questi paesi sono divisi in sette religiose, ci saranno fanatici che non domanderanno di meglio che di divenire martiri.
Ecco perché mi piace il cardinale!
In tutto ciò però mi son perso un pezzo: quando nel testo Dumas parla di un tal 'Monsieur' si può sapere a chi diavolo si riferisce??




Eh...ste donne!

Cap XLIV
In tutti i tempi e in tutti i paesi, partcolarmente se questi paesi sono divisi in sette religiose, ci saranno fanatici che non domanderanno di meglio che di divenire martiri.
Ecco perché mi piace il cardinale!

In tutto ciò però mi son perso un pezzo: quando nel testo Dumas parla di un tal 'Monsieur' si può sapere a chi diavolo si riferisce??

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Capitolo XLI, pagina 453
Da ciò risulta che la vera posta di quella partita che i due più potenti reami giocavanopel piacere di due uomini innamorati, era un semplice sguardo di Anna d'Austria.
Capitolo XLIV, pagina 485
Ci saranno in ogni tempo e in tutti i paesi, soprattutto se questi paesi sono divisi da questioni religiose, dei fanatici che non domanderanno di meglio che diventare martiri. Anzi mi viene proprio adesso in mente che i puritani sono furibondi contro il duca di Buckingham e che i loro predicatori lo designano come l'anticristo.
Capitolo XLV, pagina 491
- Mi credevate morto, non è vero?, come io vi credevo morta: e questo nome di Athos aveva nascosto il conte di La Fère, come il nome di lady Clarick aveva nascosto quello di Bueil. Non vi chiamavate così quando il vostro onorato fratello ci ha sposati? La nostra situazione è veramente strana, - proseguì Athos ridendo; - entrambi abbiamo vissuto fino ad oggi solo perchè ci credevamo reciprocamente morti; poichè un ricordo è meno fastidioso di una creatura vivente, anche se alle volte un ricordo sia un'ossessione tremenda.
Da ciò risulta che la vera posta di quella partita che i due più potenti reami giocavanopel piacere di due uomini innamorati, era un semplice sguardo di Anna d'Austria.
Capitolo XLIV, pagina 485
Ci saranno in ogni tempo e in tutti i paesi, soprattutto se questi paesi sono divisi da questioni religiose, dei fanatici che non domanderanno di meglio che diventare martiri. Anzi mi viene proprio adesso in mente che i puritani sono furibondi contro il duca di Buckingham e che i loro predicatori lo designano come l'anticristo.
Capitolo XLV, pagina 491
- Mi credevate morto, non è vero?, come io vi credevo morta: e questo nome di Athos aveva nascosto il conte di La Fère, come il nome di lady Clarick aveva nascosto quello di Bueil. Non vi chiamavate così quando il vostro onorato fratello ci ha sposati? La nostra situazione è veramente strana, - proseguì Athos ridendo; - entrambi abbiamo vissuto fino ad oggi solo perchè ci credevamo reciprocamente morti; poichè un ricordo è meno fastidioso di una creatura vivente, anche se alle volte un ricordo sia un'ossessione tremenda.
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
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Capitolo XLIX, pagina 535
Era una di quelle belle e rare giornate d'inverno in cui l'Inghiterra si ricorda che c'è un sole.
Capitolo L, pagina 548
- Adesso, - disse il barone, - guardate questa donna: è giovane , è bella, ha tutte le seduzioni della terra. Ebbene, è un mostro che a venticinque anni si è resa colpevole di tanti delitti, quanti potreste leggerne negli archivi dei nostri tribunali; la sua voce predispone in suo favore, la sua bellezza serve di esca alle vittime. Il suo corpo paga realmente ciò che ella ha promesso, bisogna riconoscerlo: ella cercherà di sedurvi, fors'anche cercherà di uccidervi.
Capitolo LI, pagina 560
Frattanto Sua Eminenza continuava la sua passeggiata malinconica, bobottando sotto i baffi:
Decisamente, bisogna che quei quattro uomini diventino miei.
Capitolo LV, pagina 591
In quanto a Felton, egli esita. Ah, non è un uomo come quel d'Artagnan maledetto! Un puritano adora soltanto le vergini, e le adora giungendo le mani. Un moschettiere ama le donne, e le ama stringendole fra le braccia.”
Pagina 593
“Il mio Dio” - disse, - Fanatico insensato che sei! Sono io stessa il mio Dio, io e colui che mi aiuterà a vendicarmi”.
Capitolo LVI, pagina 608
Felton si appoggiava a un mobile e milady vedeva con una gioia demoniaca che le forze gli sarebbero probabilmente mancate prima della fine del racconto.
Era una di quelle belle e rare giornate d'inverno in cui l'Inghiterra si ricorda che c'è un sole.
Capitolo L, pagina 548
- Adesso, - disse il barone, - guardate questa donna: è giovane , è bella, ha tutte le seduzioni della terra. Ebbene, è un mostro che a venticinque anni si è resa colpevole di tanti delitti, quanti potreste leggerne negli archivi dei nostri tribunali; la sua voce predispone in suo favore, la sua bellezza serve di esca alle vittime. Il suo corpo paga realmente ciò che ella ha promesso, bisogna riconoscerlo: ella cercherà di sedurvi, fors'anche cercherà di uccidervi.
Capitolo LI, pagina 560
Frattanto Sua Eminenza continuava la sua passeggiata malinconica, bobottando sotto i baffi:
Decisamente, bisogna che quei quattro uomini diventino miei.
Capitolo LV, pagina 591
In quanto a Felton, egli esita. Ah, non è un uomo come quel d'Artagnan maledetto! Un puritano adora soltanto le vergini, e le adora giungendo le mani. Un moschettiere ama le donne, e le ama stringendole fra le braccia.”
Pagina 593
“Il mio Dio” - disse, - Fanatico insensato che sei! Sono io stessa il mio Dio, io e colui che mi aiuterà a vendicarmi”.
Capitolo LVI, pagina 608
Felton si appoggiava a un mobile e milady vedeva con una gioia demoniaca che le forze gli sarebbero probabilmente mancate prima della fine del racconto.
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Anche io, e a fine mese quando andrò qualche giorno al mare, mi porto i 3 spadaccini 

Liz
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