
...Era mio padre...
Moderatori: Gjko, etnagigante
- Pallina
- Re del Mare
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...Era mio padre...
Ciao a tutti c'è qualcuno che ha già visto "Era mio padre" con Tom Hanks? Io non l'ho ancora visto, ma secondo me lui è un attore fantastico.. Cosa mi dite? Ciao 

- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
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Io ho il terribile problema che leggo ciak, e soprattutto la stroncatura a fumetti di Stefano Disegni... nell'ultimo numero in pratica dice di questo film che è perfetto tecnicamente e stilisticamente, ma gelido da morire, 'emotivamente -30' (cito).
Fatemi sapere se è vero, di solito lui c'azzecca.
Fatemi sapere se è vero, di solito lui c'azzecca.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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- annahsavage
- Mozzo
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- Iscritto il: gio dic 05, 2002 3:40 pm
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Io l'ho visto (la premessa era che volevo vedere un cartone animato, quindi mi hanno un po costretta). L'ho trovato violento, noiosa-osa la prima parte, si, il Tom è bravo, ma si perde pure lui in questo film.
Andateci solo se vi piacciono i gangster-movie, drammatici (ma molto drammatici).
Saluti Gio
Andateci solo se vi piacciono i gangster-movie, drammatici (ma molto drammatici).
Saluti Gio
Vivi nel futuro. Sta accadendo ora.
- Tanelorn
- Olandese Volante
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non ho visto il fim ma il tuo avatar con Anna dai capelli rossi e' bellissimoannahsavage ha scritto:Io l'ho visto (la premessa era che volevo vedere un cartone animato, quindi mi hanno un po costretta). L'ho trovato violento, noiosa-osa la prima parte, si, il Tom è bravo, ma si perde pure lui in questo film.
Andateci solo se vi piacciono i gangster-movie, drammatici (ma molto drammatici).
Saluti Gio


"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
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- Xenia
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mar ott 22, 2002 10:57 am
- Località: Sotto la Madonnina...
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non è malvagio... come tutti i film americani (o quasi tutti) mi ha cmq lasciata abbastanza freddina, magari non -30° ma pur sempre freddina... Il film è fatto bene, non è nemmeno troppo noioso, stranamente si capisce bene la trama, ma l'attore più bravo resta Paul Newman che fa il capo mafiaPallina ha scritto:...non è proprio il mio genere, credo comunque che andrò a vederlo, anche per vedere Tom che fa la perte del cattivo...
Vi farò sapere!!

baci
xenia
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
Membro del Vero Toro Club
Book-Wishlist - My Anobii Shelf
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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- Spugna
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- Iscritto il: dom giu 08, 2003 6:42 pm
- Località: Va-MI continuamente su e giù
Mendes- 2003
partiamo dal titolo originale: Road to Perdition (dove "Perdition" è un gioco di parole tra l'anima nera della famiglia e
la città -perdition, appunto- dove quest'anima si monderà,liberando il figlio dalla propria ombra oscura).
Fin qui la trama, ora alcune valutazioni:
1- Se pensavate che i mafiosi italo-americani fossero cattivi, aspettate a vedere quelli irlandesi (ma già avevamo capito qualcosa con 'Gangs of NY').
2- In effetti erano molto più sanguinari, ma si sa, non si possono rompere tutti i tabù in una volta sola.
*SE NON AVEVETE VISTO IL FILM NON ANDATE OLTRE***
Il film si caratterizza molto bene dal punto di vista dei colori (ed infatti ha un'ottima fotografia!). Essendo un noir non può che essere raccontato con tinte fosche, cieli bassi... sarà solo nel finale che la luce (il bianco, l'azzurro e il verde) torneranno brillanti.
L'incipit e il finale. Personalmente credo si tratti di una citazione (anche piuttosto esplicita) di un film di Trouffaut -I quattocento colpi.
Che centra? Come in quel film, anche qui abbiamo un bambino che cerca una sua identità (ricordate? un padre debole, una madre fedigrafa. La sua fuga per l'identità finisce sul bagnasciuga, con una inutile corsa che finisce con una bellissima inquadratura del volto del giovane Antoine in camera, come a chiedere aiuto). Solo che in questo film, l'identità è trovata, alla fine, così come la salvezza morale del padre. Differenza non da poco, tant'è che qui il ragazzo, alla fine non fugge, anzi, rivendica (sempre su una spiaggia, ma questa volta stando fermo) la figura paterna.
Ma si, forse il film è proprio questo: finalmente un film che parla di padri, di paternità. E quinidi di Giustizia, di Respnsabilità ed Educazione.
Intendiamoci, non un film esaltante, ma con dei buoni spunti. Possono non piacere le scene quasi patinate... ma finalmente la camicia di TH è sporca e spiegazzata, la barba è progressivamente di uno, due, tre giorni. D'accordo, il finale è un po' prevedibile... e quale ragazzo potrebbe imparare a guidare un'auto in 5 min?... ma del resto erano 25 anni che Newman non moriva in un film: suvvia, ci può stare...
Un'altra recensione la potrete trovare qui di seguito:
recensione
partiamo dal titolo originale: Road to Perdition (dove "Perdition" è un gioco di parole tra l'anima nera della famiglia e
la città -perdition, appunto- dove quest'anima si monderà,liberando il figlio dalla propria ombra oscura).
Fin qui la trama, ora alcune valutazioni:
1- Se pensavate che i mafiosi italo-americani fossero cattivi, aspettate a vedere quelli irlandesi (ma già avevamo capito qualcosa con 'Gangs of NY').
2- In effetti erano molto più sanguinari, ma si sa, non si possono rompere tutti i tabù in una volta sola.

Il film si caratterizza molto bene dal punto di vista dei colori (ed infatti ha un'ottima fotografia!). Essendo un noir non può che essere raccontato con tinte fosche, cieli bassi... sarà solo nel finale che la luce (il bianco, l'azzurro e il verde) torneranno brillanti.
L'incipit e il finale. Personalmente credo si tratti di una citazione (anche piuttosto esplicita) di un film di Trouffaut -I quattocento colpi.
Che centra? Come in quel film, anche qui abbiamo un bambino che cerca una sua identità (ricordate? un padre debole, una madre fedigrafa. La sua fuga per l'identità finisce sul bagnasciuga, con una inutile corsa che finisce con una bellissima inquadratura del volto del giovane Antoine in camera, come a chiedere aiuto). Solo che in questo film, l'identità è trovata, alla fine, così come la salvezza morale del padre. Differenza non da poco, tant'è che qui il ragazzo, alla fine non fugge, anzi, rivendica (sempre su una spiaggia, ma questa volta stando fermo) la figura paterna.
Ma si, forse il film è proprio questo: finalmente un film che parla di padri, di paternità. E quinidi di Giustizia, di Respnsabilità ed Educazione.
Intendiamoci, non un film esaltante, ma con dei buoni spunti. Possono non piacere le scene quasi patinate... ma finalmente la camicia di TH è sporca e spiegazzata, la barba è progressivamente di uno, due, tre giorni. D'accordo, il finale è un po' prevedibile... e quale ragazzo potrebbe imparare a guidare un'auto in 5 min?... ma del resto erano 25 anni che Newman non moriva in un film: suvvia, ci può stare...
Un'altra recensione la potrete trovare qui di seguito:
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Che ne faccio di me a mezzanotte? Dove mi nascondo da me stesso?