Il cacciatore di aquiloni - Khaled Hosseini
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Io credo che Gwiwenneth non abbia ancora letto l'ultima parte, che ho trovato fra tutte la meno riuscita...
Sono però d'accordo che il padre è la figura più accattivante
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Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
LE MIE ETICHETTE E I MIEI RING
Su anobii sono lisolachenoncè
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- Gwiwenneth
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infatti... sono relegata a casa con la febbre e mi sono gettata in questo libro che tutti dicevano splendido. Se non faccio troppo la rompiscatole devo ammettere che e' bello... ma i pero' restano !
I persnaggi sono confezionati con cura maniacale... bello eh! ma studiatissimo.... torno a leggere vah e vi faccio sapere.
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"Anyone who has never made a mistake has never tried anything new."
~Albert Einstein~
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- Gwiwenneth
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Finito... sono titubante...
molto poetico si.. ma molto costruito. Tra le tante cose che si potrebbero dire c'e' il tema del sorriso che e' negato a tutta la famiglia di Hassan. Ci sarebbe molto molto da dire ma poi diventerebbe uno spolier e non e' giusto per chi il libro non l'ha letto. Se lo prendo a cuor leggero commuove e fa riflettere. Molto dolce anche non esagera mai e non indugia sui sentimenti.
Mi ha fatto comunque venire una voglia matta di andare in Afghanistan ma credo di dover aspettare ancora qualche anno prima di poterlo fare davvero...
molto poetico si.. ma molto costruito. Tra le tante cose che si potrebbero dire c'e' il tema del sorriso che e' negato a tutta la famiglia di Hassan. Ci sarebbe molto molto da dire ma poi diventerebbe uno spolier e non e' giusto per chi il libro non l'ha letto. Se lo prendo a cuor leggero commuove e fa riflettere. Molto dolce anche non esagera mai e non indugia sui sentimenti.
Mi ha fatto comunque venire una voglia matta di andare in Afghanistan ma credo di dover aspettare ancora qualche anno prima di poterlo fare davvero...
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- liberliber
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riporto la mia JE del ring di mizzy:
Il libro è bello, per carità. La traduzione probabilmente pecca un po', ma mi è piaciuto molto il fatto che quello che viene detto dell'Afaghanistan è più evocato che descritto didascalicamente.
Però... ecco, non voglio svelare nulla a chi mi segue, ma mi ha colpito il commento a bordo pagina di qualcuno che diceva che il ragazzino è da prendere a sberle: secondo me non tanto il ragazzino che a 10/12 anni è più che giustificato nel suo comportamento, quanto il lui stesso adulto che cerca giustificazioni pretestuose - e inaccettabili da adulti - per quanto accaduto e anche per il proprio successivo comportamento: essere così egoisti e incentrati su sé stessi da preadolescenti è normale, da quasi quarantenni è disgustoso.
Per non parlare del fatto che l'altro ragazzino è così buono, ma così buono, che Gandhi, Buddha e madre Teresa messi assieme gli fanno un baffo.
(Di contro, il cattivo è così cattivo che manco Hitler, santo cielo).
Insomma, i personaggi principali sono descritti in maniera quantomeno superficiale per non dire piatta.
Quello più affascinante - e complesso - alla fine è il padre, che pur rimanendo ai margini influenza talmente la storia e gli avvenimenti da esserne forse il vero protagonista.
La frase che mi ha colpito di più è quella di quando l'autista in Afghanistan davanti al suo stupore gli dice che anche da bambino lui era un turista nel suo stesso paese.
Critica all'editor anche per quanto riguarda la variazione continua dell'età dei personaggi: irritante!
Il libro è bello, per carità. La traduzione probabilmente pecca un po', ma mi è piaciuto molto il fatto che quello che viene detto dell'Afaghanistan è più evocato che descritto didascalicamente.
Però... ecco, non voglio svelare nulla a chi mi segue, ma mi ha colpito il commento a bordo pagina di qualcuno che diceva che il ragazzino è da prendere a sberle: secondo me non tanto il ragazzino che a 10/12 anni è più che giustificato nel suo comportamento, quanto il lui stesso adulto che cerca giustificazioni pretestuose - e inaccettabili da adulti - per quanto accaduto e anche per il proprio successivo comportamento: essere così egoisti e incentrati su sé stessi da preadolescenti è normale, da quasi quarantenni è disgustoso.
Per non parlare del fatto che l'altro ragazzino è così buono, ma così buono, che Gandhi, Buddha e madre Teresa messi assieme gli fanno un baffo.
(Di contro, il cattivo è così cattivo che manco Hitler, santo cielo).
Insomma, i personaggi principali sono descritti in maniera quantomeno superficiale per non dire piatta.
Quello più affascinante - e complesso - alla fine è il padre, che pur rimanendo ai margini influenza talmente la storia e gli avvenimenti da esserne forse il vero protagonista.
La frase che mi ha colpito di più è quella di quando l'autista in Afghanistan davanti al suo stupore gli dice che anche da bambino lui era un turista nel suo stesso paese.
Critica all'editor anche per quanto riguarda la variazione continua dell'età dei personaggi: irritante!
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini
Ho finito di leggerlo lo scorso luglio,devo dire che mi ha molto emozionata...
"Amir e Hassan sultani di Kabul",questo scrive Amir sull'albero dove lui e l'amico Hassan si arrampicano in cerca di mille avventure.
Nell'Afghanistan ai tempi del re i due ragazzi vivono come fratelli,nonstante la diversita' della classe sociale.Insieme fanno volare gli aquiloni e giocano spensierati....
Ma,un giorno,un terribile giorno,in un vicolo di Kabul la loro vita cambia per sempre...Venticinque anni dopo,a seguito di una breve telefonata nella sua casa di San Francisco Amir comprende che deve saldare i conti con il passato...
Si racconta la storia di un amicizia e di un terribile segreto,un libro intenso e appassionante,che mi ha commosso,e mi ha fatto sentire nel cuore tradizioni differenti dalle mie,mi ha raccontato la fatica dell'essere profugo e l'immensita' dell'uomo che rinasce dopo la tragedia.
Ma soprattutto,mi ha fatto comprendere tutto il profondo dramma del dolore e della violenza,mettendomi a contatto con un mondo che ha sofferto tantissimo con la guerra,con qualcosa che noi occidentali possiamo a stento immaginare.
Non fosse altro che per questo un libro da leggere e da consigliare.
Thread fuso con il precedente
[intervento di moderazione]
"Amir e Hassan sultani di Kabul",questo scrive Amir sull'albero dove lui e l'amico Hassan si arrampicano in cerca di mille avventure.
Nell'Afghanistan ai tempi del re i due ragazzi vivono come fratelli,nonstante la diversita' della classe sociale.Insieme fanno volare gli aquiloni e giocano spensierati....
Ma,un giorno,un terribile giorno,in un vicolo di Kabul la loro vita cambia per sempre...Venticinque anni dopo,a seguito di una breve telefonata nella sua casa di San Francisco Amir comprende che deve saldare i conti con il passato...
Si racconta la storia di un amicizia e di un terribile segreto,un libro intenso e appassionante,che mi ha commosso,e mi ha fatto sentire nel cuore tradizioni differenti dalle mie,mi ha raccontato la fatica dell'essere profugo e l'immensita' dell'uomo che rinasce dopo la tragedia.
Ma soprattutto,mi ha fatto comprendere tutto il profondo dramma del dolore e della violenza,mettendomi a contatto con un mondo che ha sofferto tantissimo con la guerra,con qualcosa che noi occidentali possiamo a stento immaginare.
Non fosse altro che per questo un libro da leggere e da consigliare.

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[...]Perchè lui leggeva come altri pregano, come i giocatori giocano e gli ubriachi tengono lo sguardo fisso nel vuoto, storditi; il suo rapimento quando leggeva era così commovente che, da allora, il modo in cui gli altri leggono mi è sempre parso profano.[...]
Stefan Zweig - Mendel dei libri
La mia bookshelf
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- Yucatan
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da poco
Ho iniziato la lettura da poco, sono ad una cinquantina di pagine; il libro mi è stato prestato con forti inviti alla lettura.
Per adesso mi fa piacere leggere di un Afganistan precedente a quello a cui ci hanno abituato i giornali e le televisioni.
Ho letto intanto i vostri commenti per avere una idea delle impressioni, ma li rileggerò alla fine.
Per adesso mi fa piacere leggere di un Afganistan precedente a quello a cui ci hanno abituato i giornali e le televisioni.
Ho letto intanto i vostri commenti per avere una idea delle impressioni, ma li rileggerò alla fine.
- arkimedy
- Spugna
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Meno male! Temevo di essere l'unico che lo sta giudicando sopravvalutato!!!Infatti... sono relegata a casa con la febbre e mi sono gettata in questo libro che tutti dicevano splendido. Se non faccio troppo la rompiscatole devo ammettere che e' bello... ma i pero' restano !
I persnaggi sono confezionati con cura maniacale... bello eh! ma studiatissimo.... torno a leggere vah e vi faccio sapere.

Ancora non l'ho finito, ma mi sta deludendo... Non che non sia un bel libro eh! Per carità. Solo, probabilmente, non è esattamente il mio genere io sono per libri più concisi e scritti in modo più "originale", come dire... Che so, Nothomb, Baricco...
Giudizio positivo se non ci fosse stata tutta l'aspettativa che c'era... Con l'aspettataiva che avevo, da un 7+ scendiamo a un 6 e 1/2...
Però, vero, bella bella la descrizione dell'Afghanistan diverso da com'è, e questi ritratti del popolo afghano, notevoli, davvero... E triste, in fondo, pensare a come i vari eventi della storia hanno ridotto un popolo così... (e penso alla scena della vendita della protesi, vista anche nel film "Viaggio a Kandahar"...)
'Se un libro non vi è piaciuto, abbandonatelo. Se vi è piaciuto, abbandonatelo per farlo leggere a qualcun altro. Se vi è piaciuto così tanto, ricompratelo.'
(Daniel Pennac)
Gli dei hanno dato agli uomini due orecchie e una bocca per poter ascoltare il doppio e parlare la metà.
(Talete)
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- mizzy
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ma, quello che non capisco è
rispetto a cosa? rispetto a chi? rispetto a come?lo sta giudicando sopravvalutato!!!
nel senso, come si fa a dire che se mille persone leggono un libro e lo "giudicano" fantastico, mentre altre mille lo leggono e lo "giudicano" una ciofeca.... allora il libro è sopravvalutato o sottovalutato?
le sensazioni sono personali

eheh forse quando si consiglia un libro sarebbe anche utile specificare in che stato d'animo ci si trova












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- trottola78
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- Località: Genova/Rapallo
anche io l'ho trovato un po' sopravvalutato...
a me non ha dato moltissimo,credevo fosse decisamente più profondo
ma si sa le opinioni sono soggettive
a me non ha dato moltissimo,credevo fosse decisamente più profondo
ma si sa le opinioni sono soggettive


"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"
"L'essenziale è invisibile agli occhi." ripetè il Piccolo Principe, per ricordarselo...
Da "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry

http://bcwish.cliff1976.net/trottola78/
- arkimedy
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- Località: FIRENZEEEEE!!!!!!!!!!!!!
Semplicemente, rispetto alle mie aspettative...rispetto a cosa? rispetto a chi? rispetto a come?lo sta giudicando sopravvalutato!!!



Capisco la tua risposta: anche a me dispiace quando qualcuno mi "distrugge" un libro che ho consigliato!!

(e la specialista nel farlo è la mia ragazza!!!!|

'Se un libro non vi è piaciuto, abbandonatelo. Se vi è piaciuto, abbandonatelo per farlo leggere a qualcun altro. Se vi è piaciuto così tanto, ricompratelo.'
(Daniel Pennac)
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- mizzy
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- Località: Milano, prov. Como
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ma non è che ti definisco snob
figurati... lungi da me, nemmeno ti conosco e poi non è mica da queste cose che si capisce che una persona è snob o meno...
i pareri negativi per questo libro (come per tutti quelli che mi hanno illuminato di gioia
) non è che mi fanno cambiare idea ... per me resta sempre una piacevole lettura
che mi è servita e magari "aiutato" in quel periodo... insomma che mi ha fatto bene in quel momento 
quando mi consigliano un libro "illuminate e bellissimo" ... generalmente cerco di capire la persona che me lo sta consigliando (non è sempre facile) e soprattutto cosa ritiene "bello" quella persona. Poi valuto se leggere il libro o meno...
Ma poi io non faccio testo
io acquisto i libri per le copertine ed il titolo ... e soprattutto, non leggo mai prima di che cosa trattano 

i pareri negativi per questo libro (come per tutti quelli che mi hanno illuminato di gioia



quando mi consigliano un libro "illuminate e bellissimo" ... generalmente cerco di capire la persona che me lo sta consigliando (non è sempre facile) e soprattutto cosa ritiene "bello" quella persona. Poi valuto se leggere il libro o meno...
Ma poi io non faccio testo







- arkimedy
- Spugna
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- Località: FIRENZEEEEE!!!!!!!!!!!!!
No sei sola, fidati!!Ma poi io non faccio testo io acquisto i libri per le copertine ed il titolo ... e soprattutto, non leggo mai prima di che cosa trattano

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(Talete)
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Ahahahah! Proprio ieri questa mia conoscente mi fa "c'è un libro bellissimo, famosissimo, <b>non so di cosa parli</b>, l'ho regalato alla X perché me l'ha consigliato la Y. Si intitola, aspetta, guarda, l'ho comprato questa mattina, ma com'è che si chiama? Ah, sì! IL LADRO DI PATTINI!" E io "no, non il ladro di pattini, IL LADRO DI AQUILONI". Mi sento abbastanza capra; sta di fatto che io non l'ho comprato e neanche letto. Forse la refrattarietà a determinati bestseller (e relativi titoli) è più diffusa di quanto si pensi.

- 1 bannerino, no logo -
- trottola78
- Re del Mare
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- Iscritto il: lun mag 24, 2004 1:58 pm
- Località: Genova/Rapallo
mizzy dopo che hai letto "mille splendidi soli" che ne diresti di farne un ring?

"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"
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anche io come mizzy ho il volume in libreria e non ho il coraggio di cominciarlo
il cacciatore di aquiloni mi ha emozionato tantissimo: le scene sono descritte in modo da darmi la sensazione di essere li in mezzo...
ora che e' uscito il film non ho il coraggio di vederlo, anche se me ne hanno parlato bene
il cacciatore di aquiloni mi ha emozionato tantissimo: le scene sono descritte in modo da darmi la sensazione di essere li in mezzo...
ora che e' uscito il film non ho il coraggio di vederlo, anche se me ne hanno parlato bene
- Gahan
- Olandese Volante
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Re:
Un libro di cui ho rimandato a lungo la lettura perché sono sempre un po' scettica sui "super best seller".
Il grande merito di questo libro è quello di aver aperto gli occhi del mondo sugli orrori e la miseria dell'Afghanistan, un Paese dilaniato da due dittature e teatro eterno di guerre.
Visto sotto questo aspetto, il romanzo di Hosseini merita solo elogi.
Tuttavia la vicenda narrata, si lascia leggere perché è molto scorrevole, ma manca di passione e sentimento, risultando quindi poco coinvolgente. L'impressione è un po' quella di avere tra le mani una favoletta che si conclude con un lieto fine per compiacere i lettori.
Il grande merito di questo libro è quello di aver aperto gli occhi del mondo sugli orrori e la miseria dell'Afghanistan, un Paese dilaniato da due dittature e teatro eterno di guerre.
Visto sotto questo aspetto, il romanzo di Hosseini merita solo elogi.
Tuttavia la vicenda narrata, si lascia leggere perché è molto scorrevole, ma manca di passione e sentimento, risultando quindi poco coinvolgente. L'impressione è un po' quella di avere tra le mani una favoletta che si conclude con un lieto fine per compiacere i lettori.
L'ho odiato anch'io!
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Reading Challenge 2022
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Una catena di libri
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