Parlando di musica tra bookcorsari, noto che sono abbastanza sprovvisto di libri sull'argomento. C'e' qualche libro che vi sentireste di consigliare?
Per quanto mi riguarda, sulla storia della musica mi e' piaciuto assai il Mila ("Breve storia della musica"), anche se il linguaggio e' un po' obsoleto ed ha il vantaggio/svantaggio di avere un taglio critico piuttosto netto. Per quanto riguarda la didattica, non mi e' piaciuto molto il Karoli ("La grammatica della musica"), troppo stringato e tecnico, mentre il libro di Rattalino ("Il linguaggio della musica" - che fantasia, eh! ) mi e' parso piu' accessibile, anche se non di molto. Mi chiedevo se non ci fosse qualche libro con un approccio un po' meno convenzionale, magari anche su qualche genere specifico, o un qualche libro che comunque ha "segnato" la vostra conoscenza di qualche aspetto del mondo musicale.
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
-gioRgio- ha scritto:Parlando di musica tra bookcorsari, noto che sono abbastanza sprovvisto di libri sull'argomento. C'e' qualche libro che vi sentireste di consigliare?
Per quanto mi riguarda, sulla storia della musica mi e' piaciuto assai il Mila ("Breve storia della musica"), anche se il linguaggio e' un po' obsoleto ed ha il vantaggio/svantaggio di avere un taglio critico piuttosto netto. Per quanto riguarda la didattica, non mi e' piaciuto molto il Karoli ("La grammatica della musica"), troppo stringato e tecnico, mentre il libro di Rattalino ("Il linguaggio della musica" - che fantasia, eh! ) mi e' parso piu' accessibile, anche se non di molto. Mi chiedevo se non ci fosse qualche libro con un approccio un po' meno convenzionale, magari anche su qualche genere specifico, o un qualche libro che comunque ha "segnato" la vostra conoscenza di qualche aspetto del mondo musicale.
Dunque... personalmente sono un amante del jazz e credo che ci sia qualche bel libro degno di nota.
La bibbia per tutti noi amanti del genere è IL JAZZ, di Arrigo Polillo, una sorta di grande tomo che racchiude la storia del jazz dalla nascita ai giorni nostri (o quasi) e una serie di brevi biografie dei personaggi storici del jazz e di alcuni contemporanei. Questo tomo può essere una sorta di iniziazione al genere.
Se poi la cosa ti appassiona ho letto anche IL JAZZ e IL SUO MONDO di Roncaglia un libro decisamente più conciso che alterna capitoli di storia del jazz a capitoli di storia americana. In particolare dimostra come la musica sia spesso lo specchio dei tempi in cui si vive.
Il vero capolavoro è tuttavia la autobiografia di Miles Davis ne "Miles, l'autobiografia". Questo libro, oltre a parlare appunto di jazz, è una finestra di vita vissuta di uno fra in più grande jazzisti della storia. Fra i tre è ovviamente il libro che ho preferito e credo che possa essere apprezzato anche senza una base nozionistica forte alle spalle.
Ghiao
"Un mondo senza storia si risolve in un presente permanente in cui è necessario esibirsi."
(Paul Virilio)
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"Se devi chiedere cosa è il jazz, non lo saprai mai."
(Louis Armstrong)
Ho appena comprato (quindi non so dirti com'è) 'Rock, pop, jazz & altro. Scritti sulla musica' curato da Nick Hornby. Se tanto (cioè Alta Fedeltà) mi dà tanto, merita. E poi lui scrive alla grande.
Ti piazzo qua sotto dettagli e recensione tratti da bol.com:
edizioni Guanda, prezzo di copertina 14 &
"La musica è un carburante, una compagna, una fonte costante di ispirazione letteraria, una consolazione, un energetico... " Così scrive Nick Hornby nell'introduzione a questo libro da lui curato, che raccoglie i migliori articoli sulla musica - sul pop, sul rock, sul jazz e altro ancora pubblicati nel 2001. E in una scelta dovuta a Nick Hornby - uno che di musica pop se ne intende sul serio, come ben sa chi ha letto e amato i suoi romanzi - non stupisce affatto di trovare scritti che sono ben più di semplici recensioni: qui si leggono esempi di autentico giornalismo d'autore, capaci di ricostruire la genealogia di una canzone o di raccontare la nascita del connubio tra la malavita e l'industria musicale risalendo sino agli anni Trenta e indietro ancora. Testimonianze appassionate dedicate a maestri indimenticabili - Billie Holiday, Django Reinhardt, Jeff Buckley - e a personaggi carismatici e straordinari - Barbra Streisand, Neil Young, Johnny Cash, solo per citarne alcuni... Lucidi sguardi sulla 'Hip hop generation' nonché sulla questione razziale, di cui la musica è sempre più intrisa. E per chi ne sente la mancanza, qualche tocco di cattiveria dedicata alle icone pop che sembrano intoccabili. Come dice, ancora, Nick Hornby, in questo libro "troverete un sacco di roba che cerca di spiegare perché la musica è importante, cosa significa, da dove derivano la musica e l'impulso a farla." E l'impulso a parlarne, a scriverne... e a leggerne!
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a) VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Liberliber ha scritto:Ho appena comprato (quindi non so dirti com'è) 'Rock, pop, jazz & altro. Scritti sulla musica' curato da Nick Hornby (...)
mmmhhh... promettente! Se pensi di leggerlo in tempi ragionevoli, aspettero' la tua recensione
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a) VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Michel Schneider
Glenn Gould. Piano solo
Aria e trenta variazioni
Traduzione di
Sergio Toffetti
Il 28 marzo 1964, a soli trentadue anni, il pianista canadese Glenn Gould, fino ad allora brillante concertista, si ritira definitivamente dalle scene. Da allora in poi, fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1982, a cinquant'anni, Gould rifiuterà qualunque contatto con il pubblico, limitando la sua attività alle incisioni discografiche e a rare apparizioni radiofoniche o televisive.
Questa assenza, resa tuttavia sempre presente dalla sua musica, diventa cosí come una figura che istituisce Gould come una vera e propria leggenda del pianismo contemporaneo. E Michel Schneider, in Glenn Gould. Piano solo, di questa assenza ripercorre la biografia, articolando i movimenti di una fuga strutturata piu in sintonia con precise consonanze musicali che in risposta a mere pulsioni esistenziali. Con la sua scrittura vibrante, Schneider reinterpreta la «fuga» di Gould - esempio estremo di sofferta corrispondenza fra arte e vita - sottolineandone variazioni sul tema, coloriture, dissonanze. Ne risulta, nello spazio intermedio fra indagine poliziesca e analisi freudiana, l'appassionato romanzo di un'anima.
Prima edizione: 1991
Gli struzzi
EINAUDI
pp. 181
11,36
ISBN 8806123092
BlueMonk ha scritto:Dunque... personalmente sono un amante del jazz e credo che ci sia qualche bel libro degno di nota.
Sempre a proposito di libri sul jazz, lo splendido: "Natura morta con custodia di sax" di Geoff Dyer. Il libro non credo sia facilissimo da trovare (è del 1993 ed è stato pubblicato da una piccola casa editrice: la "Instar libri") ma già la sola foto di copertina (non deturpata da nessuna scritta, neppure dal titolo e dal nome dell'autore) merita che si perda un po' di tempo a cercarlo.
ilmagodilussino ha scritto:Michel Schneider
Glenn Gould. Piano solo
Aria e trenta variazioni
e intanto che leggete, se vi volete veramente bene è consigliato l'ascolto delle variazioni Goldberg nell'interpretazione celeste di Glenn Gould... e come dessert "trentadue piccoli film su Glenn Gould"
kassandra
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ci siamo seduti dalla parte del torto, dato che tutti gli altri posti erano occupati (B. Brecht)
kassandra ha scritto:e intanto che leggete, se vi volete veramente bene è consigliato l'ascolto delle variazioni Goldberg nell'interpretazione celeste di Glenn Gould... e come dessert "trentadue piccoli film su Glenn Gould"
Beh, se mi voglio veramente bene mi sento le Goldberg suonate al clavicembalo da Gustav Leonhardt, o in seconda battuta una buona esecuzione al piano come quella di Canino.. ma qui si rischia di iniziare una guerra di religione
Dai, ti porgo la tigella della pace
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
non cominciamo, altrimenti ricorro alle mie raffinate arti magiche e vi spedisco seduta stante tutti ad un concerto di giulio (sic!) iglesias vecchio.
non c'è neppure da riaprire la querelle stracotta filologici/modernisti musicali; anzi mi stupisco che persone speciali come i bookcrossers possano essere sfiorati da (pretestuosi e a volte falsi) problemi del genere.
legioni di musicisti del passato si sganasciano dalle risate nelle loro tombe.
ascoltatela la musica (bella e/o brutta), appassionatevi, commuovetevi e divertitevi.
oltre che buona lettura, buone orecchie a tutti.
p.s. nemmeno sotto tortura mi schiererò per gould o leonhardt.
ilmagodilussino ha scritto:
non c'è neppure da riaprire la querelle stracotta filologici/modernisti musicali; anzi mi stupisco che persone speciali come i bookcrossers possano essere sfiorati da (pretestuosi e a volte falsi) problemi del genere.
(..)ascoltatela la musica (bella e/o brutta), appassionatevi, commuovetevi e divertitevi.
Tranqui... sono con te! Fermo restando che dubito molto del fatto che in unqualche angolo virtuale, perfino tra i bookcrosser, ci possa essere una concentrazione di persone speciali (Boltzmann se ne avrebbe a male! ), anche per me la musica e' da ascoltare TUTTA. La differenza era solo nel "volersi bene", cioe' in quella scelta personalissima, empatica: nessuna classifica di merito! Tanto pe' capisse: le Goldberg di Gould me le sento anche io, eh!
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
ilmagodilussino ha scritto:
non c'è neppure da riaprire la querelle stracotta filologici/modernisti musicali; anzi mi stupisco che persone speciali come i bookcrossers possano essere sfiorati da (pretestuosi e a volte falsi) problemi del genere.
(..)ascoltatela la musica (bella e/o brutta), appassionatevi, commuovetevi e divertitevi.
Tranqui... sono con te! Fermo restando che dubito molto del fatto che in unqualche angolo virtuale, perfino tra i bookcrosser, ci possa essere una concentrazione di persone speciali (Boltzmann se ne avrebbe a male! ), anche per me la musica e' da ascoltare TUTTA. La differenza era solo nel "volersi bene", cioe' in quella scelta personalissima, empatica: nessuna classifica di merito! Tanto pe' capisse: le Goldberg di Gould me le sento anche io, eh!
Avrei qualcosa da eccepire circa la necessità di ascoltare la musica "tutta" bella o brutta che sia... a cominciare dal significato che vogliamo dare al concetto di "Musica", mi pare proprio che ci siano dei prodotti che dequalificano l'Arte e che non sarebbero neppure da mettere sul mercato.
Ma forse, questo è un altro discorso.
Ciao
"Un mondo senza storia si risolve in un presente permanente in cui è necessario esibirsi."
(Paul Virilio)
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"Se devi chiedere cosa è il jazz, non lo saprai mai."
(Louis Armstrong)
BlueMonk ha scritto: (...) mi pare proprio che ci siano dei prodotti che dequalificano l'Arte e che non sarebbero neppure da mettere sul mercato.
Ma forse, questo è un altro discorso.
Ciao
Io sono d'accordo. Il fatto e' che, finche' non li ascolti, non lo puoi sapere...
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
BlueMonk ha scritto: (...) mi pare proprio che ci siano dei prodotti che dequalificano l'Arte e che non sarebbero neppure da mettere sul mercato.
Ma forse, questo è un altro discorso.
Ciao
Io sono d'accordo. Il fatto e' che, finche' non li ascolti, non lo puoi sapere...
Mah.. tu accendi la radio e, tranne qualche rarissima eccezione, dimmi un po' che cosa senti....
Ghiao
"Un mondo senza storia si risolve in un presente permanente in cui è necessario esibirsi."
(Paul Virilio)
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"Se devi chiedere cosa è il jazz, non lo saprai mai."
(Louis Armstrong)
-gioRgio-!!!
Ieri sera al meet up ho dimenticato di dirtelo, ma forse ho il titolo di un libro che potrebbe interessarti. Non l'ho letto, ma pare sia un must sull'argomento... si chiama "Studiare la popular music" ed è di Middleton, edito dalla Feltrinelli, lo trovi in edizione economica...
Spero possa esserti utile...
Ultima modifica di Miss Piggott il gio gen 16, 2003 11:05 am, modificato 1 volta in totale.