Volevo sapere...

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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LutherBlissett
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Messaggio da LutherBlissett »

Non credevo di suscitare tanto interesse e vi ringrazio per le vostre esaurienti risposte.
Innanzitutto voglio scusarmi se il mio è potuto apparire come un tentativo di egemonizzare e di incanalare in una struttura politica il movimento bookcrossing.
Sono pienamente d'accordo con il vostro risentimento verso qualsiasi catalogazione del progetto e sono perfettamente cosciente di essere una parte infinitesimale di un progetto enorme che mi comprende e a cui partecipano diverse coscienze di diversa estrazione culturale. Tuttavia è proprio in questa sua anti - interpretatività che assegno al bookcrossing determinate caratteristche anti - capitalistiche (che, per carità, sono solo mie e di chi ci crede).
Ecco, chi ha seguito il LutherBlissettProject, può facilmente intuire a cosa mi riferisco.
Non vorrei che facesse confusione tra una scelta partitica e la mia coscienza politica.

I libri? Almeno per me scambiare libri non significa scambiare materiale di intrattenimento, non è come scambiare caramelle. Un libro può essere molto più pericoloso di una bomba atomica.

Sono sempre mie opinoni che chiunque può rifiutare, non condividere o disprezzare. Mettete pure all'inizio di ogni mia frase un "secondo me..." :wink:
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alfiere
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Messaggio da alfiere »

:think: secondo me...

...è anche un gioco;
...le etichette, usiamole per i libri 8).
Un libro può essere molto più pericoloso di una bomba atomica.
vero http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... php?t=2504

ciao e benvenut* :wave:

Alfiere che ha inflazionato il messaggio di faccine
Se non avessi lei, non so che cosa mi resterebbe. Anzi, si che lo so. E non mi servirebbe neanche una cassa per mettercelo dentro.
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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

Tanelorn ha scritto:io odio quando vedo portare tutte le cose su un piano politico
Io invece odio quando vedo depoliticizzare tutte le cose. Non sto ovviamente facendo polemica con te ma parto da un concetto di politica che me la fa vedere non in tutte le cose ma in molte.

Per quel che riguarda il BC, condivido quasi tutto quello che ha scritto Marco Web e evito di ripeterlo.
Ognuno intenda il BC come meglio vuole senza sentirsi censurato e senza censurare gli altri.

Dulcis in fundo, visto che ormai non leggo più la reception, ne approfitto per dare il benvenuto a LutherBlissett

Ciao
TyL
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se hace camino al andar.

(A. Machado)

Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.

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LutherBlissett
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Messaggio da LutherBlissett »

L'idea del libro come fonte di intrattenimento non mi si addice. Pensatela come volete ma non credo assolutamente che uno scrittore si cimenti nella stesura di un libro per far passare un pò di tempo al buon lettore. Ci sono anche quelli (purtroppo o per fortuna), ma non solo.
Il disagio di Kafka, ad esempio, non è certo un disagio che si può estinguere nella lettura di un paio di pagine e sinceramente trovo crudele che simili autori siano relegati a pura esperienza ludica. Fosse stato per lui avrebbe bruciato tutto.
Concedere a Bruno Vespa di scrivere libri purtroppo è un'innovazione di questi ultimi tempi.

Byez :wink:
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PiKo
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Messaggio da PiKo »

Un benvenuto a Luther, anke se il linguaggio "sinistrese" svilisce ogni mio slancio (e ki sennefotte, direbbero i saggi?) e ci porta, un po' tutti, ad affrontare un discorso bizantino o da eroe della Marvel (ovvero: se tiro lo scarico con la sinistra sarò di sinistra? E da lì il dolore e il raccapriccio, e i pro e i contro) e il conseguente empasse tipico dei sedicenti comunisti.
Condivido quanto scritto da T&L.
BC è un esperimento volontaristico, bello e piacevole. Certo si può dare allo stesso vari significati, ma penso di sviluppare lo stesso, ovvero la "cultura delle masse" (ideologia comunista, sbagliata ab initio, perkè o si ha o non si sa) e la "cultura sulle masse" (ovvero quello ke ki comanda da sempre: preti, signori e politici ci lascia spazio per apprendere e quello ke noi come piccoli uomini e distributori volontari di "sapere gratuito" possiamo fare per allargare le nostre ed altrui conoscenze, e trasformarle come azione concreta di risposta al terrorismo mentale: qualcosa a ke vedere con il libero pensiero, e il comunismo la libertà mentale non porta di certo).

PK
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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

Ciao Luther. Sono d'accordo con te quando scrivi che un libro può essere più potente di una bomba atomica. Credo che lasciare un libro libero sia versare una goccia infinita nell'oceano infinito.
Ma l'oceano, appunto, è fatto di gocce. Eppoi la "politica", come la intendevano Socrate o Platone, non esiste più, ce l'hanno ammazzata. Allo stesso tempo, la "massa", il popolo, o chiamiamolo come ci pare, ha abbassto vertiginosamente il suo stato di coscienza. per questo sono convinta che se rilascio un libro di Tabucchi o di Wilcock, non sto rilasciando SOLO un romanzo o dei racconti. Ma do la possibilità a qualcuno di ricordarsi che fuori da quel MOSTO ONNIVORO, oltre all'idra senza testa che è la TV (flagello totalizzante dei nostri tempi), esistono altri mondi infiniti, altre strade...Che il cervello ce l'abbiamo tutti, ma proprio tutti, anche se chi ci governa pensa che lo scopo del nostro passaggio su questa terra sia "far girare l'economia". E noi lo freghiamo!Carlotta
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PiKo
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Messaggio da PiKo »

Già, Sapphire, io ad esempio vorrei liberarare copie su copie di "Il Formaggio e i vermi" di Carlo Ginzburg, x aprire un po' le menti su ki comanda e sul "processo di reazione tramite i libri" allo statu quo (e siamo nel 1500 in campagna sperduta!!!). Ma come fare?
Ovvero: potrei sostenere il costo effettivo dell'operazione (dato ke l'Einaudi non eccelle in prezzi bassi)? Ed è a questo punto ke arriva e ke parte l'azione (o la non-azione) politica del libro liberato stesso. Risoluzione: libero regalando la mia copia a qualcuno di valido e mirato, ke so ke la farà girare con le stesse mie intenzioni. Non è un cambio di padrone, il libro me ne sarà grato perkè sarà apprezzato (le gerarkie clerico-politike un po' meno, ma al popolo?).

Ciaccià

PK

PS
Ricordo una polemica degli anni settanta , quando si decise (giustamente) di boicottare Feltrinelli a causa dell'alto prezzo dei suoi prodotti. Da meditare...
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Messaggio da LutherBlissett »

I Wu Ming a cui sono molto legato, editi dall'Einaudi, garantiscono che la data di pubblicazione dei loro libri coincida grossa maniera con quella di divulgazione degli stessi sul loro sito www.wumingfoundation.com, così chi non volesse spendere soldi per comprarli può facilmente scaricarli da internet. E' la strada che stanno seguendo anche diversi scrittori americani. Inoltre si fanno portavoce di una serie di iniziative dal copyleft all'utilizzo della carta ecosostenibile, che rinnovano e rivoluzionano il mondo dell'editoria.
Bisognerebbe prestare occhio a queste esperienze e magari incoraggiarle.
Io vedo il BC come una specie di sistema peer to peer del reale.
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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

"Io ho detto che, quanto al mio pensier et creder, tutto era un caos, cioè terra, aere, acqua et foco insieme; et quel volume andando così fece una massa, aponto come si fa il formazo nel latte, et in quel deventorno vermi, et quelli furno li angeli; et la santissima maestà volse che quel fosse Dio et li angeli; et tra quel numero de angeli ve era anche Dio (…) fece poi Adamo et Eva, et il populo in gran moltitudine per impir quelle sedie delli angeli scacciati. La qual moltitudine, non facendo li commendamenti de Dio, mandò il suo figliol, il quale li Giudei lo presero, et fu crocifisso".(…)
Carlo Ginzburg

Grazie Piko per l'indiretto suggerimento. E per quanto riguarda il prezzo dei libri...di certo un'ingiustizia economica...ma se penso di vivere in un mondo dove i cellulari fanno le foto e costano l'iradiddio...e della miseria di tanti, troppi altrove sarebbe fin banale parlare...almeno so di adempiere a uno dei comandamenti universali, se spendo soldi per un libro..."Fatti non foste a viver come bruti, ma ad inseguir vertute e conoscenza".

ciaccià (sai che è il saluto della mia famiglia?! Anzi, è il saluto di nonna Raffaelina!)
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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

Un altro ringraziamento, per Luther, sono andata a vedere il sito della wu ming foundation. Non ci posso credere di poter imparare e conoscere tante cose da una roba da me spocchiosamente esorcizzata come internet...ma questi sono scleri miei, è un'altra storia!
Grazie. :)
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Messaggio da PiKo »

Già Sapphire,
Questa notte avevo scritto una bella risposta su come faccio io a far girare i miei libri (ovvero ke scrivo io) ke il prezzo di mercato rende proibitivi. Ma sarebbe troppo lungo riscriverlo e me lo conservo per un'altra occasione.
Al tempo stesso le validissime proposte di Luther (ovvero Lutero, ed in questo modo ci ricolleghiamo direttamente al periodo del nostro Menokkio, quando il libro, finalmente, poteva essere per tutti e non solo x i preti magnacci e per i nobili degenerati) sono oramai state avanzate da più di un decennio, ma non si sono imposte.
Sarebbe anke ora di kiarire il xkè, cosa ke può essere fatta solo "superando" le stesse, ovvero "sovvertire" il concetto di "divulgazione della cultura".
Al solito, cerco di farmi capire, conscio ke un linguaggio "personale" è sempre opinione (ricordando l'Inquisizione).
"A scuola insegnano ai Bianki come rincoglionirsi" diceva una canzone dei Clash, agli "altri" non insegnano proprio niente, aggiungerei io (vai a dire oggi "negro", comunissimo dieci anni fa: ti pigliano di sicuro x razzista!!).
Tutti, ora, usano il computer. Ai "miei tempi" (non più di 15 anni fa) ki usava questa scatola era visto come l'Eroe Civilizzatore. Alla "Sapienza" di Roma vi era un'istituto dove tutti potevano usare il computer gratis, diviso equamente tra Apple e IBM. La Apple era semplicissima, funzionale, carina da vedersi, ricca di programmi (in due giorni imparai), la IBM era ancora a sistema grammaticale, odioso e complicato. Una virgola sbagliata e sparazuff!!
Ma tutti gli studenti si prenotavano per le makkine IBM, xkè, x loro, il computer era quello, non l'"altro". Coloro ke usavano (e producevano risultati) nelle stanze proibite piene di skermi con oggettini, venivano addirittura derisi!!! Pseudo-conoscitori di Gurdijev, il PiKo ed il Mago si offrirono di batter tesi alle belle studentesse in difficoltà (e ci credo!!!) ma dovettero mentire sullo strumento di redazione, sennò non avrebbero tirato su un appuntamento.
Sappiamo tutti come è finita. La roba bella e funzionale accattata dal fabbricante di codici astrusi. Tutti "convertiti" con Windows.
Ma allora, cos'è ke non va nella testa della gente? Non va ke ci insegnano cosa è buono e cosa è cattivo in base a criteri puramente di dominio e, assuefatti da 2000 anni di servitù al cristianesimo (ke tutto dice e tutto nega), non abbiamo più gli anticorpi necessari a contrastare certe malattie della gerarkia non meritocratica.
Un tempo c'erano gli inquisitori, oggi ci sono i "consiglieri". Il risultato è lo stesso. Tante gocce, è vero, fanno un mare. Ma se il mare è inquinato?
Il BC è una strategia valida di trasmissione culturale positiva (x ora), ma se tutti i Bookcorsari si mettessero in testa di disseminare "L'Italia ke vogliamo" o altre amenità?
Nostri antesignani sono stati i leghisti di Vicenza, ke abbandonavano le copie della "Padania" (finanziata con i soldi dello Stato italiano, e la gente vota pure e bla bla bla della "sinistra democratica" sul diritto di tutti a rompere l'anima al prossimo). Avendo io una "coscienza già formata" (ke palle dire ste' cose), poco male mi fece, ma come operazione fu (è?) un successo. La gente (e i Vicentini non sono noti x l'amor del contatto verbale) discuteva...ogni giorno. E ogni giorno un piccolo microbo del germe leghista si insinuava nell'operaio e nella massaia, proprio in quelli ke il giornale NON lo leggono.
Gli anarkici italiani di fine '800 parlavano in dialetto ai contadini, poikè costoro erano (tenuti) illetterati. E la cosa funzionò abbastanza. Ma quale è il linguaggio da usare ora con "la gente" x migliorare questa terra, ora?

PK
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Messaggio da LutherBlissett »

Piko non credo che le proposte dei Wu Ming siano state avanzate precedentemente da altri, primo perchè Internet non aveva un bacino d'utenza come quello attuale e soprattutto perchè il progetto Luther Blissett era ancora in fase embrionale ed i Wu Ming erano ancora degli sconosciuti, neanche erano nella mente di qualcuno forse.
Insomma forse sarà perchè sono troppo giovane ed anch'io sono pessimista, ma mi piace provarci, provare a cambiare le cose.
Tieni presente che la newsletter dei Wu Ming ha raggiunto un insperato numero di iscritti che aumenta quotidianamente; tieni presente che i Wu Ming con "Ti chiamerò Russel" sono riusciti a creare un romanzo rivolgendosi direttamente ai loro lettori, ognuno dei quali ha stilato un capitolo, dai quali poi è nato il libro nella sua interezza.

Non credo che il luddismo tecnologico sia qualcosa di postivo o qualcosa che serva a combattere la mediocrità che ci circonda. Il problema è sempre lo stesso, vale a dire il posizionamento rispetto al mezzo, in questo caso Internet.
In sè Internet ha potenzialità enormi, ed è capace prima del reale di ridefinire una nuova sistematicità nelle cose. Virtuale ma è pur sempre nuova. Ma se utilizzato da mani sbagliate crolla tutto.

Vi conisglio di leggere, nel caso non l'aveste già fatto, "L'etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione" di Pekka Himanem, dove potrete trovare esuarienti spiegazioni a riguardo.

Byez :wink:
Ultima modifica di LutherBlissett il dom ago 31, 2003 6:40 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da JJFlash »

Scusate la breve digressione: Luther, il libro di cui tu parli ha una foto di Richard Stallman in copertina e (se ben ricordo) e' edito da Apogeo? Sono molto tentato nell'acquisto.
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Messaggio da LutherBlissett »

No, è edito dalla Feltrinelli. Io ho pagato 7€ l'edizione economica. Comunque parla dell'hackeraggio più come reltà sociale che non come fatto tecnico. La prefazione è di Linus Torvalds, l'ideatore di Linux, per intenderci.

Byez :wink:
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Messaggio da TierrayLibertad »

Gran bel libro. Lo consiglio caldamente anch'io.

Ciao
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Messaggio da PiKo »

Già, è proprio un bel libro. :yes!:

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Messaggio da Sapphire78 »

Ma quale è il linguaggio da usare ora con "la gente" x migliorare questa terra, ora?
Io credo che l'assunto sia errato. Chiunque voglia cambiare le cose, deve smetterla di pensare di farlo rivolgendosi "alla gente". Se non ricordo male, Guicciardini parlava del popolo come una belva bruta, e mi ha sempre trovata d'accordo. Mi basta pensare a miei stessi comportamenti in situazioni "affollate": manifestazioni, cortei e consimili. Si diventa un'unico cervello, anzi un organismo unilateralmente senziente, incapace di accettare posizioni diverse dalle proprie. Le manovre politiche degli ultimi anni dimostrano questa tesi, secondo me. Perchè i quartieri storicamente "rossi" di Torino hanno votato destra? Ma perchè Berluscaz* * * * è capace di parlare alla GENTE, è un affabulatore di masse, e le masse, in modo particolare in Italia, sono abituate all'asservimento ad un unico oppiaceo leader...togli il papa e metti Berlusca, gira la carta e ricomincia a danzar!
Che tristezza...ma per fortuna esiste chi la pensa diversamente. Non tanto (o non solo) per colore politico, ma per coscienza, coscienza dell'inalienabilità della libertà dell'individuo, in particolar modo della LIBERTA' DI PENSIERO (come sa di aria fresca...)
Il mare sarà anche inquinato, anzi puzza da fare schifo, ma se lo saturi di gocce limpide...Sono d'accordo con Luther, forse tutto questo ottimismo dipende anche dal fatto che sono ancora giovane, e i giovani, si sa, sono un pò come Don Chisciotte...ma se uno tiene duro, e non si lascia consumare dalle piccole meschinità quotidiane, sono sicura che può cambiare le cose...fosse anche solo per una persona!
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Messaggio da PiKo »

Mi sei molto simpatica Sapphire (ma ancor di più lo è Nonna Rafaelina :yes!: )
Una delle mie posizioni rigide (ke mi hanno aiutato a sopravvivere) è ke non posso cambiare il mondo, ma il mondo non deve cambiare me.
Io ho fatto e farò ancora, per me e x ki vuole. Non starò a menarmela, ma posso assicurarti ke nel mare di petrolio ho lasciato delle boe luminose (x il faro non ho i soldi o il personale, quelli li forniscano i partiti o lo Stato, io mi muovo in altra maniera, come un elefante in un negozio di cristalli). Piccole cose oltre le kiakkiere.
Il problema non è il popolo bue, ma ki capisce il suo linguaggio e fa arare il campo e ki no, e i "comunisti" non solo non lo capiscono, ma NON si fanno capire (ancora più grave). Il venditore di pentole Boss, il venditore di fumo Berluskaz hanno ben capito ke esiste una cosa kiamata "voto" e ke tutti i più deficienti del mondo possono esprimere una indicazione condizionante.
O' Zulù dice una cosa giustissima, i rafanielli: "Nun stann miez'a via a parlà cu l'ata gente" (Non stanno per le strade a parlare con l'altra gente).
Passaparola (o passa libro), ki vuol sentire senta, ki no fatti suoi (miei non più: sono emigrato).
Hai un invito x una birra a Istanbul, e anke Luther. Oppure ci si vede l'anno prossimo al Festival della Zampogna, al solito la prima birra la offro io. :cheers:

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Messaggio da Sapphire78 »

:D :D :D Grazie per l'invito! :think: Ma cos'è il festival della zampogna?
Nonna Rafaelina
Ma sai che si chiama esattamente così? :shock: Con una sola "F"!!

Ancora una cosa: se è vero che chi vuol sentire sentirà, è anche vero che se si sta zitti è ovviamente impossibile che qualcuno senta...sempre per restare in metafora acquatica (pure un poco paracattolica, ahimè) gettare i sassolini nello stagno può provocare maree...anzi, meglio ancora: non mi ricordo esattamente la citazione nè tantomeno l'autore, ma mi esalta l'idea che se io sbatto le ciglia scatta un temporale in polinesia...e se lascio in giro una copia di racconti di Hesse la massaia X si ricorderà che la tv SI PUO' spegnere!

Anche per te un caffè se passi da Torino :wink:

ciaccià
Carlotta
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Messaggio da PiKo »

A Torino il caffè lo accetto volentieri, ma dopo aver girato quei capannoni pieni di libri ed averti (ci) fatto preparare un pranzo dal mio cuoco di fiducia, ke vive a Moncalieri e fuggì di notte senza parlare, qualke ora prima dell'inaugurazione del ristorante (privato) messo su dai ladroni (statali). La fuga del piccolo cuoco ha provocato una reazione a catena con scoppio di coronarie a padroni del vapore e signore x pene (tutti iperpagati da nosotros, naturalmente) :twisted:
Grazie di avermi riportato alla mente quell'eroico momento: una botta buona è stata data. Purtroppo, come una melma coprente marronoide, gli statali avranno trovato il sistema di recuperare (a nostre spese) i soldi bruciati con la loro arroganza, ma vedere quelle faccie paonazze e quei culi piedistallati scoppiare, beh, è qualcosa ke ha vedere con la Luce di Dio. Grazie ad un piccolo cuoco torinese (poi sicuramente arriveranno i cianciatori a dire: "Ma non si fa" per qualke giustificante motivo: ma ke ce ne fotte?).

Spaghetti al pesto x tutti: offre il Ministero.

PK
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