..però mi sono appassionata a questo libro di Grossman che non è solo un grande narratore, ma si rivela anche una persona di pace e non di parte, nonostante la perdita del figlio in un attentato terroristico!
Vorrei mandare in giro questo ring come augurio personale alla risoluzione di questo conflitto atavico, che mi piacerebbe vedersi sciogliere come la neve all'arrivo della primavera.
Nelle parole del grande narratore irrompe il rumore assordante dello scontro, che genera una voragine profonda al silenzio. un silenzio come quello che intercorre fra l'attimo in cui si riceve una cattiva notizia e quello in cui se ne afferra il senso, l'intervallo tra la botta e il dolore. In quel luogo di silenzio ognuno, palestinese o israeliano, capisce con sicurezza tutto ciò che non vuole sapere. Questa lotta inutile dissolve l'esistenza di ciascuno in angoscia e disperazione.
Per chi ama la scrittura, proprio perché le parole cingono le emozioni della vita meglio di tante immagini o di tutte le necessarie informazioni.
PARTE e qui c'è diario appena ho finito di leggerlo se qualcuno vuole condividere la lettura...













