Sistema culturale borghese, basato sull'accumulazione individuale della conoscenza e sull'esclusione degli altri, poveri ignoranti?
Pragmatismo piccolo - borghese?
Non capisco, se non sperimento, e per convincermi devo essere portato per mano dalla porta della mia camera fino alla fine del discorso, di esperienza in esperienza. Questo per sfiducia personale sulla parola come mezzo sicuro per la trasmissione di significato. Infatti non mi arrivano messaggi con riferimenti a luoghi comuni di tanti anni fa che, sebbene per chi abbia una formazione simile alla tua siano ovvietà, per me, bookcorsaro provinciale di 24 anni, sono locuzioni vuote. Non ti sto prendendo in giro, non lo capisco per davvero.
En passant, i più pragmatici che io conosca sono contadini.
Lo Zingarelli undicesima edizione (faccio come nei temi svogliati alle elementari) mi dice che "Pragmatismo = indirizzo filosofico contemporaneo per il quale la funzione fondamentale dell'intelletto non è quella di consentire una conoscenza della realtà, ma quella di consentire una azione efficace su di essa". Quindi ciò che ti innervosisce non dovrebbe essere il pragmatismo, ma il piccolo-borghese. Per fare una battuta: se ti incazzi per gli altri, fatichi il doppio.
Ebbene, ti assicuro che non è il pragmatismo il motore del mio bookcrossing. Non voglio insegnare agli altri come comportarsi, quindi non spargo libri politici(zzati) per alimentare fazioni (vedi nota); non mi indigno se un racconto nel quale mi sia addentrato venga letto, interpretato e assimilato a piacere del fortuito lettore; se trovassi "Mein Kampf" per strada, non lo brucerei ma, rilasciandolo, gli allegherei un libro di opinioni opposte.
Vedo il rilascio piuttosto come atto poetico, un gesto magari compiuto con speranze segrete, e con la consapevolezza di non essere padrone delle conseguenze, ma che ha valore in sé.
Ti sembrerà passivismo...
nota, giocata d'anticipo: ho rilasciato l'opuscolo sulla tobin tax perché, sbadatamente, l'avevo preso aggratis.
Quelli della bancarella, pur assistendo all'involontario furto, mi hanno lasciato agire.
Mi sembrava onesto redistribuire ciò che non avevo comprato.