
Henry è un libro che sembra una foto, perchè vedi tutto come fosse di fronte a te – quasi tocchi quello che succede, guardi in faccia la gente che lo affolla, senti la puzza e i profumi di una Roma che non fa cortesie a nessuno.
E' un romanzo con le palle perché non ha morali, non ha eroi e non teme di tuffarsi nell’immondizia che ci circonda. Henry parla di neonati e latte in polvere, buste e palline, negri, camorristi e poliziotti sballati.
Henry, come la chiamano i negri. Eroina.
Questo romanzo noir mi è piaciuto molto perché atipico in Italia e perchè risente degli echi di Elmore Leonard e dei fratelli Cohen. Non vi sono appunti rilevanti che si possono muovere allo scrittore se non alcune truculenze. Ma niente di grave. Anzi, quando ho iniziato a leggere non sono più riuscito a staccarmi dalle sue pagine. Per questo mi va di recensirlo molto positivamente, ed anche perché tratta di temi come eroina e immigrazione senza i buonismi o le intolleranze tipiche della nostra gretta società.
"Henry" è uscito per Einaudi Stile libero noir e l'autore come dicevo è G. Mastrangelo
Aspetto pareri di chi l'ha già letto.