"Il nome della rosa" ma lo avete mai letto? Legget

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max3w
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"Il nome della rosa" ma lo avete mai letto? Legget

Messaggio da max3w »

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"Il nome della rosa" è un libro che ho letto molti anni fa, almeno quindici. Ricordo che, a parte delle lunghe e stancanti descrizioni (chi non ricorda la descrizione della porta? O del rosone?) è uno dei libri più belli che abbia mai letto ed è per questo che mi sento di consigliarvelo.

Ma non è un libro facile, dovete concedergli tempo, l'inizio non è difficile, anzi scorre tranquillo, ma poi ci sono dei passaggi un po' ostici, ma non arrendetevi! Continuate, perché, ad un certo punto, vi troverete avvolti nelle spire di una trama sempre più intricata che vi porterà verso un finale da vero colpo di scena che vi lascerà per un istante senza fiato.

Un libro colto, ricco di descrizioni, psicologie e caratterizzato da un linguaggio è ricercato e curato.

La trama/storia
La storia è ambientata nel medioevo ed inizia con la presentazione di un manoscritto trovato da un vecchio frate, in cui viene descritta l'avventura di un novizio, Adso, in compagnia del suo maestro, Guglielmo un inquisitore "pentito", presso un monastero benedettino dell'Italia settentrionale. Questi due monaci, chiamati dall'abate del monastero, si troveranno ad indagare su una serie di omicidi efferati. Tutto sembra girare intorno ad una strana ed inquietante biblioteca, un enorme labirinto di libri, scaffali e corridoi. Ma non vi svelo altro!

Curiosità
Quando fu chiesto ad Umberto Eco perché aveva scritto questo romanzo, egli rispose: "Avevo voglia di uccidere un prete" [...]
Alla fine del romanzo, il narratore (Adso da Melk), conclude con l'espressione latina "Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus" ovvero la rosa primigenia esiste in quanto nome, possediamo i semplici nomi. il messaggio porta a riflettere sul fatto che non bisogna commettere l'errore di presumere di essere depositari di verità assolute, perché esse saranno sempre contestabili, se non addirittura risibili.

Il film
Di questo romanzo ne hanno tratto un meraviglioso ed affascinante film, Guglielmo è interpretato da un bravissimo Sean Connery. Dopo aver letto il libro, vi consiglio vivamente di vedere MA SOLO DOPO aver letto il libro.



Incipit del romanzo - Iniziate a leggerlo da qui!
In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Questo era in principio presso Dio e compito del monaco fedele sarebbe ripetere ogni giorno con salmodiante umiltà l'unico immodificabile evento di cui si possa asserire l'incontrovertibile verità. Ma videmus nunc per speculum et in aenigmate e la verità, prima che faccia a faccia, si manifesta a tratti (ahi, quanto illeggibili) nell'errore del mondo, così che dobbiamo compitarne i fedeli segnacoli, anche là dove ci appaiono oscuri e quasi intessuti di una volontà del tutto intesa al male.
Giunto al finire della mia vita di peccatore, mentre canuto senesco come il mondo, nell'attesa di perdermi nell'abisso senza fondo della divinità silenziosa e deserta, partecipando della luce inconversevole delle intelligenze angeliche, trattenuto ormai col mio corpo greve e malato in questa cella del caro monastero di Melk, mi accingo a lasciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui in gioventù mi accadde di assistere, ripetendo verbatim quanto vidi e udii, senza azzardarmi a trarne un disegno, come a lasciare a coloro che verranno (se l'Anticristo non li precederà) segni di segni, perché su di essi si eserciti la preghiera della decifrazione.



Questa è la mia copia:
Anno: 1984 (la prima edizione è del 1980)
Editore: Bompiani
Collana: Letteraria
Pagine: 514
ISBN: 8845207056

Massimo Petrucci - Max3w
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tostoini
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Messaggio da tostoini »

Perché, c'é ancora qualcuno che non ha letto il nome della rosa entro i 18?
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Eilan86
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Messaggio da Eilan86 »

Una delle poche letture scolastiche che mi ha preso bene, stranamente però l'ho mollato a poche pagine dalla fine :?
I furetti filosofi erano giunti da tempo a questa conclusione, e la chiamavano saggezza:possiamo conquistare la felicità soltanto cercando di ragguingere quello che amiamo di più al mondo." da "Le storie dei furetti" Richard Bach

Se avete bisogno di contattarmi mandate un mp o cercatemi su msn
Il mio indirizzo è su www.RABCK.com (Skunkie86)
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max3w
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Messaggio da max3w »

Tostoini ci sono e sono in molti! :D

Comunque devo dire che è un libro che si apprezza di più con l'età, un po' come... la zuppa inglese tra i dolci! :lol:

Eilan86, ti sei perso il meglio! Forse hai ceduto tra il rosone e la porta... ;-)

:whistle:
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tostoini
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Messaggio da tostoini »

Mah, max, sinceramente non mi trovi d'accordo sul fatto che sia un libro particolarmente difficile. Certo non scontato, ma difficile davvero no. Il linguaggio é molto piano per quanto denso di citazioni, e le descrizioni funzionali alla storia (sarebbe solo la storia di un gretto omicidio senza sapere niente della lotta alle eresie e dell'ambiente monastico dell'epoca.)
Le lunghe descrizioni poi secondo me rendono perfettamente la sensazione estetica che danno le cattedrali dell'epoca: un'enorme enciclopedia visiva da sfogliare con lo sguardo centimetro per centimetro.
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MagalieDubois
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Messaggio da MagalieDubois »

Io l'ho letto verso i 16 anni, ero all'artistico, non era in lista... mi piacque tantissimo, credo che darlo come lettura scolastica sia un po' un crimine :wink:
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max3w
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Messaggio da max3w »

Tostoini, quando dico che è un po' difficile, non intendo tanto sul piano della ricercatezza della parole, quanto sulla capacità di farsi leggere, in alcuni tratti può risultare un po' "pesante" a chi è abituato, specialmente oggi, ad una lettura "veloce" e poco impegnativa.

Ma, come dice lo stesso Eco, ogni libro ha il suo lettore ideale, ed ogni libro può essere letto su piani differenti. Quindi, chi legge con un certo background culturale, ne percepisce citazioni e rimandi, ma anche chi si "limita" a recepirne la mera trama, ha tutto il diritto di apprezzarne la splendida fattura.

Non so se i ragazzi di 16 anni riescano a leggere "Il nome della rosa" con la stessa facilità di "Tre metri sopra il cielo"; senza disprezzare il secondo, sono due componimenti letterari di diverso livello.
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tostoini
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Messaggio da tostoini »

bah, evidentemente ero strana io, che l'ho letto la prima volta a dodici anni :lol:
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lisolachenonce
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Messaggio da lisolachenonce »

et cum flueret lutulentus
erat quod tollere velles

Sono d'accordo con tostoini, il libro è assai avvincente essendo, alla fin fine, un libro giallo...
Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
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...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
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trottola78
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Messaggio da trottola78 »

anche io l'ho letto parecchi anni fa, ma mi era piaciuto da morire, a parte una noiosissima descrizione di un portale di una chiesa...davvero troppo minuziosa.
cmq lo consiglio!
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"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"
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Carmilla
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Messaggio da Carmilla »

So che se si pensa ad un libro «adolescenziale» è più facile che venga in mente il giovane Holden o Jack Frusciante. E credo che Eco non avesse nessuna intenzione di scrivere un libro "per adolescenti". Però se devo parlare per la mia personalissima esperienza ho scoperto Eco da adolescente con il nome della Rosa prima e con il pendolo di Foucault a breve distanza.
Mi hanno affascinata e ho conservato un ottimo ricordo di entrambe le letture.
Poi sono cresciuta, ho scoperto Eco saggista, ho dato l'esame di Semiotica. E un giorno mi è venuto in mente di riprendere in mano il pendolo di Foucault sapendo che, questa volta, avrei conosciuto già bene almeno la metà delle assurde storie e terorie che cita.
Risultato: una mezza delusione e un po' di noia. Che Eco le sue rose e i suoi pendoli restino a splendere nei miei ricordi. Quando sei ragazzino ti stimolano l'immaginazione in mille modi diversi. Da grande funzionano molto, molto meno. Almeno per me. Ovviamente se qualcuno non ha letto il nome della rosa e ha più di 20 anni non è detto che non debba più leggerlo! Ma se lo avete letto quando eravate nei vostri anni verdi... beh non rileggetelo :P
"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez

"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"

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capola
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Messaggio da capola »

mah, io l'ho letto a venti, o forse a 21, non mi ricordo bene...avevo troppa paura di prendere una sola (paura che è stata reificata dal pendolo...che palle...) dopo aver letto il primo diario minimo. a mia discolpa devo dire che l'ho letto subito dopo aver visto il film, anche quello sempre schivato come la peste, ma devo dire che sono rimasta molto colpita...
comunque credo che eco come saggista non si batta; l'elogio di franti mi ha cambiato la vita ( e quanto me lo sono rivenduto, signora mia...)
capola che considera de amicis uno dei grandi scrittori ironici
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Fulvit
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Il nome della rosa

Messaggio da Fulvit »

Bello, bello, bello.
Un capolavoro, un "libro fatto di libri", per citare la prefazione dell'edizione invero vecchiotta che lessi qualche anno fa.
Da leggere possibilmente in autunno, certe suggestioni che il libro trasmette sono addirittura quasi..."fisiche"!
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Milonga
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Messaggio da Milonga »

Penso di rientrare tra i pochi (o i molti) che non l'hanno mai letto :oops:
E pensare che adoro i romanzi gialli!
Ai tempi ricordo di aver dato un'occhiata alla prima pagina (lo stava leggendo il ragazzo di cui allora ero cotta persa), di aver visto solo parole latine e di aver deciso che non faceva per me :roll:
Non so per quale motivo non ho mai più pensato di leggerlo, da allora.
Dovrò rimediare prima o poi :P
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Yesterday
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Messaggio da Yesterday »

Io l'ho letto l'ultimo anno delle Superiori. Anzi, lo portai addirittura per Letteratura all'esame di maturità (la bellezza di 15 anni fa!). All'epoca non apprezzavo i libri quanto adesso, ma mi appassionò decisamente, e rimane tutt'ora uno dei più belli che abbia mai letto! In alcune parti può essere un po' prolisso, o dilungarsi troppo nei particolari, ma per sua stessa ammissione (riportata nell'introduzione del libro che lessi a suo tempo) Eco scrisse il primo centinaio di pagine come una sorta di "ostacolo": solo chi le avesse superate indenne avrebbe avuto accesso alla parte... "migliore", diciamo così. E' molto che desidero rileggerlo, per la curiosità di scoprire se l'età (ahimè) mi farà vedere o capire cose che a 19 anni non avevo colto.
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Corsaro
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Messaggio da Corsaro »

L'ho iniziato dieci volte e non l'ho mai finito.. Eppure non mi dispiace.. Non so che mi fa.. Lo strano caso del Nome della ROsa! :eh?:
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fioridiciumbia
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Messaggio da fioridiciumbia »

l'ho letto a 17 anni circa. per me è stato un bellissimo libro, per tre giorni ho vissuto con Adso e i ritmi delle preghiere in convento.
devo anche dire che è uno tra i pochi libri che trasposti cinematograficamente non sono stati stravolti completamente ( o ero ipnotizzata da Sean Connery????)

ho provato qualche tempo fa a riprenderlo, considerato che mi era piaciuto tanto a suo tempo. Rimane un bel libro, questo si, da leggere, ma non da rileggere, almeno per me!

:D
se mi sposi non guarderò più un altro cavallo (G. Marx)
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Vanigliacocco
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Messaggio da Vanigliacocco »

Lo stesso Eco ha dichiarato che ha scritto praticamente le prime 100-150 pagine volutamente difficili, cosicchè il lettore una volta superate quelle sarebbe entrato perfettamente nel "respiro del libro". Lo scoglio c'è se perfino lui dice di avercelo messo volutamente.

Detto questo anch'io lo letto verso i 18, e mi è piaciuto da impazzire. Però a 12 anni, hai capito tutti i discorsi sulle eresie, sull'amore eccetera..? :eyes: Complimenti!
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"Quando eravamo qui ho passato tutto il mio tempo a sistemare le cose, ma hai mai pensato che forse l'isola voglia sistemare le cose a modo suo e che magari io sia solo d'intralcio?" Jack Shephard

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Inahole
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Re: "Il nome della rosa" ma lo avete mai letto? Legget

Messaggio da Inahole »

Ma solo io non l'ho letto durante l'adolescenza? A noi a scuola fecero vedere il film. E basta. :shock:

L'ho letto invece, di mia spontanea volontà, a 27 anni e mi è piaciuto moltissimo. E lo rileggerò! (Prima o poi). E' sicuramente uno di quei libri che ti parlano in modo diverso ogni volta.
Ho apprezzato un po' meno il Pendolo e mi sono arenata sull'Isola (in questo caso perché trovo un po' noiosa la storia). Gli altri sono da venire.
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