Appignanesi Richard; Zarate Oscar
ed. Feltrinelli (collana Universale economica)
2009
182 p.
*Alcune edizioni non hanno il sottotitolo

A tratti ho trovato alcuni concetti un po' troppo tecnici per una lettura divulgativa. Ciò non significa che non sia una lettura piacevole, tutt'altro. Molto chiara è la parte relativa alle tre fasi dello sviluppo sessuale infantile, anche se avevo letto qualcosina anni fa (ma parliamo dei Millelire Newton, dunque nulla di cheIBS ha scritto:Irriverente e spiritoso, questo libro racconta la storia della vita e delle idee di Freud: la sua educazione nella Vienna del XIX secolo, i primi anni della sua carriera medica, le esperienze con la cocaina, la graduale evoluzione delle sue teorie sull'inconscio, sui sogni e sulla sessualità. Combinando illustrazioni brillanti e un testo incisivo, risulta essere una delle più divertenti e informate introduzioni al padre della psicoanalisi.

Le illustrazioni e i fumetti aiutano, talvolta risultano un filo inquietanti (vedi la tortura cinese dei topi), mentre in altri casi sono molto affascinanti ed altamente simboliche (penso ad esempio alla mente-labirinto, a Freud sulle scale del cervello, al volto di "Sigi" creato coi nomi dei giorni della settimana o con simboli sessuali - serpenti, pugnali, porte). Talvolta si sorride di un'ironia agrodolce, quasi malinconica (vedi appunto il riferimento a "Sigi" per quanto concerne il complesso edipico, o la figura di Hitler, frustrato nano-pittore). In altri casi si tratta di un'ironia beffarda, come nel caso del collega di Freud che si lasciò sedurre da Anna O., ignaro dell'effetto transfert (o forse, più semplicemente, un po' paraculo

Ciò che mi è piaciuto maggiormente di questo libro è il fatto che Freud sia decisamente umanizzato, mentre quando lo si studia in àmbito scolastico ma da profani (ad esempio in relazione alla letteratura modernista di Joyce e della Woolf, al flusso di coscienza e al monologo interiore) tende sempre ad essere mitizzato. Celebrato come un grande, un genio, mentre invece era un uomo con debolezze, manie e traumi infantili. Scopritore di qualcosa di nuovo, incredibile e geniale, ma pur sempre perfettibile.
Interessanti anche gli episodi legati a Jung: sapevo che i due non erano in rapporti ottimi, ma ignoravo che inizialmente tra loro vi fosse un legame così forte, quasi ambiguo (per quanto platonico e psicanalitico).