il "mestiere" del critico letterario

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deodato
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il "mestiere" del critico letterario

Messaggio da deodato »

Ciao amici, non ho ancora capito come fa un critico letterario a censire 5/6/7 libri alla settimana. Ma li legge tutti?

Per conoscere a fondo il contenuto di un libro , deciderne in qualche misura le sorti, dovrebbe leggerlo con una certa attenzione, o no?

Un conto è esprimersi su un'immagine, quando alla luce della sua competenza e preparazione il critico, puo' valutare quasi all'istante.

Ma un libro? Lo dovrà pur leggere. Mi è sempre rimasta questa punta di curiosità
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Éowyn
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Re: il "mestiere" del critico letterario

Messaggio da Éowyn »

deodato ha scritto:come fa un critico letterario a censire 5/6/7 libri alla settimana. Ma li legge tutti?
Io se di lavoro facessi *solo* la lettrice riuscirei a leggerne 5-6-7 senza problemi :P
Dall'inizio dell'anno ne ho letti già 87 (!) nonostante abbia un lavoro che mi impegna; se mi paghassero per leggere e basta ne avrei letti molti di più ;) (peccato che le mie capacità recensive siano scadenti, altrimenti ci penserei seriamente a trovare un lavoro così :lol: )
Oltrettutto: se un libro è brutto/pessimo, non è necessario leggerlo tutto per capirlo e lo si può abbandonare.
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MartinaViola
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Re: il "mestiere" del critico letterario

Messaggio da MartinaViola »

se mi pagassero per leggere potrei fare meraviglie! :yes!:

al momento sono soltanto a quota 43 (una schifezza rispetto ad Eowyn :D 8) ), ma credo che, una volta letti tantissimi libri e studiati i classici delle varie letterature, sia facile riconoscere determinati tratti e precise scelte stilistiche.
è tutta questione di pratica. 8)

@Eowyn: dov'è che tieni traccia delle tue letture?
ti vogliamo su anobii... :yes!: 8)
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deodato
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Re: il "mestiere" del critico letterario

Messaggio da deodato »

Ciao, se ti pagassero per leggere non ti avvicineresti al libro con quella curiosità, quel desiderio che ti coglie quando lo vedi in vetrina oppure on-line.
La copertina che ti intriga, la trama che ti ispira e la voglia di andare a casa e che arrivi sera presto per iniziarlo.
Non credo! Non mi piacerebbe fare quel mestiere ........Ho letto da qualche parte che lavorare in certi posti,( si parlava di cereali) dove si producono in serie certe cose,.....ti fa passare la voglia.................. Intendo la colazione con cereali.......

ciao.
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MartinaViola
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Re: il "mestiere" del critico letterario

Messaggio da MartinaViola »

deodato ha scritto:Ciao, se ti pagassero per leggere non ti avvicineresti al libro con quella curiosità, quel desiderio che ti coglie quando lo vedi in vetrina oppure on-line.
io c'avrei lo stesso desiderio elevato alla millessima potenza dal fatto che non dovrei sentirmi in colpa perché sto togliendo tempo e attenzione allo studio/lavoro/impegni vari... :yes!:
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luna78
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Re: il "mestiere" del critico letterario

Messaggio da luna78 »

Sono d'accordo con chi mi precede! :)

Credo che se lo fai per lavoro A. hai il tempo PAGATO (che sogno!!!) per leggere e quindi quello fai per "almeno" otto ore al giorno, B. come in ogni altro lavoro, acquisisci una capacità quasi istintiva a riconoscere al volo ciò che vale da quello che invece è statico! Nel mio piccolo, e in tutt'altro campo, dopo qualche mese di lavoro in un grande ristorante sapevo dire quasi al primo sguardo da dove venivano i miei clienti, se sarebbero stati rompiballe e se mi avrebbero lasciato la mancia (lavoravo in USA)... credo valga più o meno per tutti i lavori! :wink: C. come giustamente già detto, se un libro lo inizi e ti fa schifo lo molli, non è che sei obbligato a sorbirti tutto il malloppo! :whistle: :roll:

Poi certo ci saranno critici più o meno bravi, dotati ed in sintonia con il grande pubblico, ma questo è un discorso diverso e soprattutto capita in ogni ambito che ci sia chi è o meno bravo nel suo lavoro! :D

Edit:
Ciao, se ti pagassero per leggere non ti avvicineresti al libro con quella curiosità, quel desiderio che ti coglie quando lo vedi in vetrina oppure on-line.
La copertina che ti intriga, la trama che ti ispira e la voglia di andare a casa e che arrivi sera presto per iniziarlo.
Certo se lo fai per lavoro ti capiterà spesso di avere a che fare anche con molta fuffa... (che poi è diverso se si parla di Editori o di critici!!!) ma è anche vero che almeno un minimo ti puoi permettere di specializzarti nel genere che preferisci o nel quale sei più portato e comunque credo che sia anche sempre bello quando tra tanti libri che leggi per "dovere" ne trovi uno di quelli che "ti porti a casa la sera per vedere come va a finire"!!! In fondo ogni lavoro ha degli aspetti negativi, questo onestamente mi sembra ne abbia meno di tanti altri e in ogni caso le parti positive valgono alcuni sacrifici! :P :wink:
Certo non si può paragonare con chi deve produrre-mangiare tutti i giorni dei cereali! Un libro è sempre diverso dall'altro! :wink: :P
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lilacwhisper
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Re: il "mestiere" del critico letterario

Messaggio da lilacwhisper »

Se fossi un critico letterario, il mio problema sarebbe di forma mentis: alcuni generi letterari proprio non mi piacciono per nulla. Ad esempio, prendiamo la fantascienza: non c'è nulla da fare, non m'interessa neanche un po' (magari poi verrò puntualmente smentita appassionandomi di un libro del genere e diventandone fanatica, in fondo è quanto accaduto con Twilight :P ). Se mi dicessero "Tieni, entro la prossima settimana devi leggerti il romanzo di fantascienza X" non sarei così entusiasta. Però mi sono sempre chiesta: almeno i generi dei libri sono scelti dai critici o sono imposti dall'alto? Perché nel primo caso, il problema sarebbe risolto :lol: Del resto,
In fondo ogni lavoro ha degli aspetti negativi, questo onestamente mi sembra ne abbia meno di tanti altri e in ogni caso le parti positive valgono alcuni sacrifici!
:yes!:

Ovviamente poter leggere aggratiss, per lavoro e perdipiù dietro compenso fa gola a chiunque, a me per prima che adoro scrivere (non necessariamente cose intelligenti :lol: ) e sono logorroica. Mi chiedo però se dopo tanto tempo non diventi un lavoro ripetitivo, facendo perdendo la spontaneità del leggere. Come uno che dice "Sono pasticciere", e tu pensi "WOW, che lavoro meraviglioso!", mentre per lui... è semplicemente lavoro.
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Therese
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Re: il "mestiere" del critico letterario

Messaggio da Therese »

argomento spostato in area più adatta [intervento di moderazione di Therese]
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

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