Pubblica Adelphi, 2005.
Già il personaggio dell'autrice è interessante. Nel libro, oltre ai due romanzi brevi Suite Francese e Dolce, è presente anche un epistolario, la trascrizione di un estratto del diario di Irene e il racconto della vita della scrittrice e del tormentato tragitto del manoscritto fino alla pubblicazione.
L'autrice era una "apolide": ebrea russa trapiantata in Francia, battezzata cattolica subito prima della II guerra mondiale, figlia unica di una ricchissima e gelida famiglia russa fuggita da Mosca dopo la rivoluzione. La famiglia era tanto gelida che mentre la figlia fuggiva dalle persecuzioni razziali con marito e figlie, la madre Fanny stava a Nizza per i fatti suoi; quando le nipoti cercheranno da lei aiuto dopo la guerra, l'amorevole nonnina chiuderà loro le porte in faccia.
Irene comincia a scrivere giovanissima, guadagna i primi successi con il romanzo David Golder (ne hanno fatto un film anni 40 piuttosto cupo ma bello), diventa famosissima.
Ma questo non basta a sottrarla alla deportazione e morte ad Auschwitz che avviene nel 1941. Tra il 40 e il 41, nascosta in un paesello dell'interno francese con le due figlie, scrive Suite Francese. Manoscritto che rimane ignoto, chiuso in una valigia, per decine di anni fino a che la figlia maggiore Denise non trova il coraggio di leggerlo, dattilografarlo e infine consegnarlo ad una fondazione studi che poi lo pubblica.
Il libro.
Suite Francese è una sequenza di "tableaux vivant" della fuga dei francesi nel giugno 1940 di fronte all'avanzata delle truppe tedesche. Le storie di una coppia piccoloborghese, di una ricca famiglia che fugge con tavoli sedie e provviste, la storia di un prete che accompagna un gruppo di orfani in un rifugio in campagna, un soldato ferito, una donna che si innamora del soldato ferito, lo scrittore che fugge con l'amante. Una umanità varia le cui storie si incontrano sulle strade dello sfollamento.
Il romanzo breve Dolce, invece, racconta la storia di Lucile, una moglie con il marito prigioniero, che si innamora dell'ufficiale tedesco che si installa nella loro casa durante l'occupazione del paese. La cosa più interessante di questo romanzo al di là del discorso amoroso, piuttosto convenzionale, è l'indagine delle dinamiche fra oppressore e oppresso, e tutte le riflessioni su quanto un nemico è umano, quanto sono veri o falsi i rapporti che si creano fra le persone durante la guerra.
Buona lettura

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