Karen McCullah Lutz - Il matrimonio del mio fidanzato

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GrilloParlante
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Karen McCullah Lutz - Il matrimonio del mio fidanzato

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Karen McCullah Lutz - Il matrimonio del mio fidanzato
Piemme (2007)
pg. 311 - € 6,50
ISBN: 8838433380


Trama
Zadie Roberts ha trent’anni e ha chiuso con gli uomini. E con i matrimoni. Perché da quando è stata abbandonata sull’altare dal suo fidanzato, solo sentire parlare di abiti da sposa le fa venire l’orticaria. Per fortuna cè Grey, il suo migliore amico, l’unico che riesca a consolarla. Ma quando Grey le annuncia che sta per sposarsi, e per giunta con la sua insopportabilmente perfetta cugina Helen, il mondo le crolla davvero addosso: niente più rigeneranti serate insieme al ritmo di birra e patatine, a farsi confidenze e piangersi addosso a vicenda. Ma il meglio deve ancora venire. L’attende l’inevitabile addio al nubilato di sua cugina, con un seguito di fastidiose amiche snob. Ma la serata prende una piega inaspettata, e dopo un paio di bicchieri di troppo la vera natura di Helen affiora: non la ragazza “casa e chiesa”, ma una bomba del sesso scatenata e senza inibizioni. Ora Zadie è di fronte a un bivio che condizionerà la sua vita: raccontare tutto a Grey o mentire e perderlo per sempre..


Come ho scritto anche su anobii, sto ancora cercando di capire chi sia il fidanzato menzionato nel titolo:
Here be spoilers
a sposarsi non è il fidanzato, ma il miglior amico di Zadie!
È fuorviante l’infelice scelta di questo vocabolo: dal titolo, mi aspettavo una storia come quella quel del film con Everett e la Roberts e fino alla fine attendevo di leggere che Zadie era inconsciamente innamorata di Grey.. invece no!
Zadie trova (forse) l’amore della sua vita nel testimone dello sposo (il più classico dei clichè!), il suo migliore amico resta con la donna che ha scelto e tutti vissero felici e contenti.
Aspettative deluse a parte, il libricino scorre via veloce (io l’ho letto in una pigra domenica mattina in cui non avevo alcuna voglia di lasciare il letto), senza lasciare tracce profonde nella memoria.
Il fatto che l’autrice sia una sceneggiatrice di Hollywood viene fuori praticamente in ogni dettaglio della festa di addio al nubilato: dal profilo dei personaggi che vi prendono parte, al caleidoscopio di assurde situazioni che mettono in piedi. Se mai dovesse aver luogo una festa del genere in Italia, si sfiorerebbe l’arresto, o quanto meno una denuncia per oltraggio al pudore!
Una bella americanata, non c’è che dire, con tanto di sordida relazione allievo/insegnante e torbidi segreti che riemergono dal passato..
Ma se avessi voluto leggere qualcosa di più attinente alla realtà avrei preso un altro libro: qui ci sta bene anche qualche eccesso e qualche assurdità.

VOTO: 5+
N.B. = Una volta ero SoloIo

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