
(pare la riunione degli alcolisti anonimi


è la prima volta che leggo i racconti di questa scrittrice canadese e all'inizio avevo pensato che li avrei usati come uno snack tra una lettura e l'altra... dato che leggo 6-7 libri insieme, pensavo che un racconto ogni tanto potesse fare al caso mio.
non avevo fatto i conti con la bravura di questa signora... dopo aver letto i primi 3 racconti, non sono riuscita più a staccarmene e molti li ho letti in successione, senza fermarmi. adoro il suo modo di analizzare ogni aspetto della vita, di storie come tante che lei riesce a sezionare e a farti vedere in un modo che mai avresti immaginato, senza la sua lente d'ingrandimento.
le donne di cui parla, a volte in prima altre in terza persona, mi ricordano le donne dei quadri di hopper, avvolte da una luce soffusa, non saprei come spiegarlo esattamente, sono donne struggenti, verissime, ma mai disperate.
sono contenta di aver scoperto quest'autrice meravigliosa e in più grazie a lei adesso conosco i nomi di molte province del canada, tipo il Saskatchewan. diciamo la verità, la cartina del canada non ha più segreti per me!


tornando in topic, l'ultima cosa che ho pensato chiudendo questo libro l'altra sera è stata che se mai io incontrassi alice munro, mi fionderei nel primo cespuglio a portata di mano o dietro la prima tenda disponibile... avrei paura degli occhi di una persona tanto incline allo "scavo" nell'essere umano: sarebbe come sentirsi spogliati di qualsiasi protezione, vera o fittizia.
nudi come vermi, di fronte ad alice munro.