
Mary Roach, Stecchiti - Le vite curiose dei cadaveri, Stile libero Extra, Einaudi, Torino 2005
Traduzione di Michela Volante
pp. X-254
€ 12
ISBN 8806178547

recensione in fieri:
dall'introduzione:
Per come la vedo io, essere morti è un po' come andare in crocera. Passi la maggior parte del tempo sdraiato sulla schiena, con il cervello in pappa e le carni che iniziano a rammollirsi; non succede nulla di speciale e non ci si aspetta niente da te.
.....
Questo libro parla di quante cose - alcune strane, molte scioccanti, tutte avvincenti - i cadaveri sono stati in grado di fare.
cominciamo col dire che ci vuole una dose di cinismo/materialismo/ironia/salute/curiosità notevoli (fuori dalla media "latina" oserei dire) per aprire il libro.
raccapricciante a dirsi, ma sarebbe meglio (scarseggiando delle caratteristiche suddette) anche non avere lutti in famiglia o/e circondario freschi; e neppure malattie in viaggio.....
capisco che sono indicazioni che meritano una visita psichiatrica, ma, credetemi, lo dico per il vostro bene.
anche la lettura ai pasti è sconsigliata (ma comunque non sto a sindacare le inclinazioni personali).
MA E' UN LIBRO BELLISSIMO E PIENO DI VITA! (non sto scherzando)
continua.....
