Alla ricerca di un consiglio!
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Ciao a tutti!Chiedo il vostro parere su questi quattro romanzi : "La catena di rose" di J Moore, "L'interprete dei malanni" di Lahiri j. "Alla grande" Di Cavina C. ed infine"La bambina che amava troppo i fiammiferi" di Soucy G. Quali mi consigliate di leggere? Grazie 1000!!!!!!!!!!!!
- Miss Piggott
- Olandese Volante
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- Località: Roma
Io ho letto solo "Una catena di rose"...
devo dire che non mi è piaciuto molto.. l'ho comprato perchè avevo letto una parte del primo capitolo su "D" di Repubblica, e mi aveva preso tantissimo...
Poi, invece, quando il personaggio famminile si è esplicitato davvero ho iniziato a odiarlo... è il tipo di personaggio che descrive sempre De Carlo: problematica, misteriosa, egoista, capricciosa, una che non dà nulla di sè al suo prossimo e che, inevitabilmente, fa perdere la testa all'uomo, lasciando il lettore perplesso sui motivi per cui qualcuno dovrebbe amare una persona del genere
.... insomma "VERA STRONZA" (cfr thread VERA DONNA)
Scusa se ti ho un po' smontato, ma francamente non mi spiego come questo libro possa avere vinto il premio come migliore opera prima o roba simile, in Canada...
devo dire che non mi è piaciuto molto.. l'ho comprato perchè avevo letto una parte del primo capitolo su "D" di Repubblica, e mi aveva preso tantissimo...
Poi, invece, quando il personaggio famminile si è esplicitato davvero ho iniziato a odiarlo... è il tipo di personaggio che descrive sempre De Carlo: problematica, misteriosa, egoista, capricciosa, una che non dà nulla di sè al suo prossimo e che, inevitabilmente, fa perdere la testa all'uomo, lasciando il lettore perplesso sui motivi per cui qualcuno dovrebbe amare una persona del genere


Scusa se ti ho un po' smontato, ma francamente non mi spiego come questo libro possa avere vinto il premio come migliore opera prima o roba simile, in Canada...






- rainbow83
- Re del Mare
- Messaggi: 1414
- Iscritto il: gio feb 27, 2003 6:04 pm
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mi dispiace,
ma devo ammettere che non ho mai né letto né sentito nominare nessuno dei libri e degli autori
Che ignorante!!!




Che ignorante!!!


Levate l'ancora, dritta, avanti tutta. Questa è la rotta. Questa è la direzione. Questa è la decisione- La linea d'ombra. Jovanotti
"...and the darkness inside you / can make me feel so small / but I see your true colors / shining through / I see you true colors / and that's why I love you / so don't be afraid to let them show / your true colors / true colors / are beautiful like a rainbow "
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- Carmilla
- Olandese Volante
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- Iscritto il: dom nov 24, 2002 3:40 pm
- Località: Castello di Schloss, Stiria
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vista la reazione di Miss Piggott potrebbe non essere un male non conoscerli 

"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

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Grazie a questo messaggio ho capito che Arcoiris è una ragazza che ho conosciuto! Carramba!
"L'interprete dei malanni" è un bellissimo libro di un'esordiente USA di origine indiana, vincitore di un meritato Pulitzer. Aspettate che vi riporto un commentino che scrissi sul blog...
L'interprete dei malanni di Jhumpa Lahiri è di tutt'altro rango [lo rapportavo al grazioso "Banana flower", di un'altra scrittrice indiana]. Ben lontani dalla lettura amena, questi nove racconti narrano di indiani emigrati negli USA (come i genitori dell'autrice), senza alcun folclorismo o scadimento nel banale. Non solo l'integrazione, la nostalgia, i retaggi arcaici della propria cultura, ma anche e soprattutto la vita di coppia, l'incomunicabilità tra giovani amanti interessano questa narratrice perfettamente padrona dei propri mezzi, dalla visione lucida e la scrittura affilatissima. Le sue storie sono così tristi da far male, ma così belle che ripagano di tutto. Premio Pulitzer 2000, non a caso.

"L'interprete dei malanni" è un bellissimo libro di un'esordiente USA di origine indiana, vincitore di un meritato Pulitzer. Aspettate che vi riporto un commentino che scrissi sul blog...
L'interprete dei malanni di Jhumpa Lahiri è di tutt'altro rango [lo rapportavo al grazioso "Banana flower", di un'altra scrittrice indiana]. Ben lontani dalla lettura amena, questi nove racconti narrano di indiani emigrati negli USA (come i genitori dell'autrice), senza alcun folclorismo o scadimento nel banale. Non solo l'integrazione, la nostalgia, i retaggi arcaici della propria cultura, ma anche e soprattutto la vita di coppia, l'incomunicabilità tra giovani amanti interessano questa narratrice perfettamente padrona dei propri mezzi, dalla visione lucida e la scrittura affilatissima. Le sue storie sono così tristi da far male, ma così belle che ripagano di tutto. Premio Pulitzer 2000, non a caso.