[E' il seguito de "Le ho mai raccontato del vento del Nord" (la mia opinione al riguardo si trova qui)]
E’ proprio vero: il secondo è molto più difficile del primo. In questo caso, inoltre, del secondo libro non saprei trovare una ragion d’essere autonoma, un valore in sè: perché se non si è letto prima “Le ho mai raccontato del vento del Nord” è inutile affrontare “La settima onda”, ma se si è già letto il precedente, la lettura di questo rischia fortemente di risultare deludente. O almeno, nel mio caso è risultata davvero molto deludente.
Gli scambi e(mail)pistolari tra Emmi e Leo questa volta mi sono sembrati cerebrali oltremisura, al punto anche da mettere in ombra la passione e l’emozione che costituivano il punto di forza del primo romanzo: mi hanno suscitato la fastidiosa sensazione di essere artificiosi e “costruiti” mentre la lettura precedente mi aveva colpita molto per la sua spontaneità. Forse il fatto che in questo secondo libro la relazione tra i protagonisti faccia il salto verso l’incontro personale tra i due (unito al fatto che di questi incontri non si parla mai “in presa diretta” ma solo a posteriori, sempre sotto forma di e-mail) ha rotto l’incantesimo che nel primo libro era stato creato sapientemente senza una parallela evoluzione anche nella forma narrativa. Il classico esempio di “libro 2” che si è portati a leggere molto volentieri, ma al termine del quale si rimpiange di non essersi fermati al termine del primo. Peccato.
"La settima onda" - Daniel Glattauer
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"La settima onda" - Daniel Glattauer
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Re: "La settima onda" - Daniel Glattauer
Daniel Glattauer - La settima onda
Feltrinelli, 2010
189 pag.
Come ha scritto qui sopra Towandaaa, che ringrazio per avermi regalato, a Natale, copia del libro, trattasi del seguito di "Le ho mai raccontato del vento del nord", grande successo ed opera prima del tedesco Glattauer. A me questo secondo libro è piaciuto molto più che a Towandaaa, forse perché ho accolto favorevolmente la maggiore concretezza della trama rispetto al "vento del Nord" e perché ho molto apprezzato che i due protagonisti continuino ad utilizzare il mezzo di comunicazione informatico anche dopo aver iniziato ad incontrarsi, invece di passare, come del resto sottolineato nel libro, a telefonate ed sms secondo la moda imperante nel 21esimo secolo.
Un libro dunque leggero e di lettura velocissima che che lascia un piacevole sottofondo di una relazione vissuta su un piano sia sensuale che intellettuale.
E quindi, Towandaaa, grazie per il graditissimo regalo
Feltrinelli, 2010
189 pag.
Come ha scritto qui sopra Towandaaa, che ringrazio per avermi regalato, a Natale, copia del libro, trattasi del seguito di "Le ho mai raccontato del vento del nord", grande successo ed opera prima del tedesco Glattauer. A me questo secondo libro è piaciuto molto più che a Towandaaa, forse perché ho accolto favorevolmente la maggiore concretezza della trama rispetto al "vento del Nord" e perché ho molto apprezzato che i due protagonisti continuino ad utilizzare il mezzo di comunicazione informatico anche dopo aver iniziato ad incontrarsi, invece di passare, come del resto sottolineato nel libro, a telefonate ed sms secondo la moda imperante nel 21esimo secolo.
Un libro dunque leggero e di lettura velocissima che che lascia un piacevole sottofondo di una relazione vissuta su un piano sia sensuale che intellettuale.
E quindi, Towandaaa, grazie per il graditissimo regalo

Ultima modifica di lisolachenonce il mer feb 12, 2014 3:35 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: "La settima onda" - Daniel Glattauer
Pensavo di aver scritto la mia recensiono, e invece... la scrivo ora
Quando ho cominciato a leggere il "seguito", avevo paura di trovarmi di fronte ad un sequel impacchettato e pronto all'uso, ma mi sono dovuta ricredere. Forse molto è dovuto al fatto che Emmi, da me detestata nel primo libro, nel secondo l'ho trovata un po' ammorbidita nelle sue azioni. Sicuramente sempre pungente e puntigliosa, ma ho visto in lei un cambiamento, dovuto a mio parere solo alla grande pazienza di Leo
In generale la trama è più semplice, se non altro più vicina alla realtà di quanto non fosse nel primo libro, e poi (almeno per me) non scontato, perchè sicuramente non mi aspettavo che finisse così

Quando ho cominciato a leggere il "seguito", avevo paura di trovarmi di fronte ad un sequel impacchettato e pronto all'uso, ma mi sono dovuta ricredere. Forse molto è dovuto al fatto che Emmi, da me detestata nel primo libro, nel secondo l'ho trovata un po' ammorbidita nelle sue azioni. Sicuramente sempre pungente e puntigliosa, ma ho visto in lei un cambiamento, dovuto a mio parere solo alla grande pazienza di Leo

In generale la trama è più semplice, se non altro più vicina alla realtà di quanto non fosse nel primo libro, e poi (almeno per me) non scontato, perchè sicuramente non mi aspettavo che finisse così

Liz
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"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
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