La struttura di questo breve romanzo ricalca quella del sistema di punteggio delle partite di badminton: in 21 capitoli Zadie Smith ci accenna alla vita di Fatou, donna di servizio proveniente dalla Costa d’Avorio ed impiegata presso una ricca famiglia di origine pakistana nel residenziale quartiere di Willesden, a nord di Londra. Ogni lunedi mattina infatti, in attesa dell’autobus che la conduce al centro benessere cui accede clandestinamente sottraendone i voucher ai suoi datori di lavoro, Fatou assiste indirettamente ad una partita di badminton che si svolge al di là delle mura che delimitano il terreno dell’ambasciata cambogiana. Del gioco non vede nulla, solo gli spostamenti del volano: è al ritmo di questi scambi che Fatou riflette sulla propria condizione, dando la possibilità alla Smith di affrontare quei temi che ritornano sempre nei suoi romanzi: l’integrazione razziale, la diffidenza e i pregiudizi nei confronti degli immigrati, la speranza e la giustizia spesso negate. Il finale del testo è aperto e ognuno può darne l’interpretazione che crede: la mia vede Fatou a metà tra l’energia di prendere la sua rivalsa (così come faceva rubando i permessi di ingresso al centro benessere pur di permettersi un’ora di libertà assoluta) e la rassegnazione di fermarsi dov’è e non lottare ancora.
Ho trovato molto bella l’immagine del cerchio sulla quale ad una certo punto riflette Fatou a proposito del concetto di locale e di globale, su cosa ci riguardi rispetto a ciò che accade nel mondo. Quanto deve essere grande il cerchio della propria attenzione? Entro quali confini ed ambizioni è giusto far restare la nostra vita?
Zadie Smith, L'ambasciata di Cambogia
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Zadie Smith, L'ambasciata di Cambogia
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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