Che la Mastrocola sia un’insegnante e che trascorra le sue giornate tra i ragazzi credo sia evidente per ogni lettore dei suoi romanzi. Riesce infatti a riportare con grande naturalezza quelle perplessità, quei dubbi e quella sensazione di essere un pesce fuori dall’acqua tipici degli adolescenti.
Protagonista di questo romanzo, dai toni delicati e dell’atmosfera che spesso rasenta l’irreale, è la giovane Lidia, che il lettore conosce quando è poco più di una bambina e segue per oltre vent’anni. Sullo sfondo, la Mastrocola ritrae un’Italia che cambia tra scioperi, contestazioni e stravolgimenti politici e sociali; in primo piano però c’è questa ragazza che sceglie di vivere ai lati del grande cambiamento verificatosi tra gli anni Settanta e gli anni Novanta. Apparentemente demotivata e priva di una personalità di spicco, in realtà Lidia si rivela molto determinata nel portare avanti il suo progetto di applicare con la sua stessa vita il concetto dell’amore da lontano cantato dagli antichi trovatori provenzali. E tutti i passaggi chiave della sua vita sono in effetti davvero poetici, tanto dall’allontanarsi spesso dall’ordinario: dall’attraversare l’Italia a cavallo per fuggire da un matrimonio borghese, al vendere enciclopedie viaggiando su un ape coperta da un ombrello, all’innamorarsi di un anziano illusionista che vive sperduto tra le alpi francesi pur di poter vivere il suo “amore lontano”.
Ho amato questa lettura, distensiva per il tono disincantato e le sfumature surreali, ma anche seria per il suo sviscerare in profondità lo spirito di ricerca della protagonista.
P. Mastrocola, Più lontana della luna
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- francesina
- Olandese Volante
- Messaggi: 2461
- Iscritto il: gio apr 05, 2007 2:19 pm
- Località: Padova
P. Mastrocola, Più lontana della luna
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii