


Ivanhoe è ambientato in Inghilterra durante il regno di Riccardo Cuor di Leone, quando le antiche popolazioni Sassoni erano state sottomesse dai conquistatori Normanni, quindi gran parte del libro affronta temi legati allo scontro tra due fazioni: da un lato l'orgoglio nazionale dei Sassoni che non vogliono essere sottomessi e abbandonare i loro usi e costumi e nemmeno la loro lingua, dall'altro i Normanni che si sentono su un piedistallo e considerano i locali dei poveri zotici ignoranti.
Ci sono descrizioni minuziose di luoghi, vestiti, armature, abitazioni, cibi, ecc., che non mi hanno per nulla annoiata, forse perché adoro le ambientazioni medievali.
L'ho letto con gusto anche perché mi ha ricordato tantissimo il film di animazione "Robin Hood" della Disney (uno dei miei preferiti). Credo che gli sceneggiatori abbiano proprio preso spunto da questo libro perché ci sono troppi punti in comune: il torneo, i travestimenti, il capriccioso re Giovanni, lady Rowena che ricorda lady Marian. E poi la scena dell'arciere che centra il bersaglio centrando anche la freccia dell'avversario è praticamente identica! L'arciere in questione si chiama Robert Locksley, solo nel finale del libro si presenterà come Robin Hood.
Diverse sono le leggende legate a Robin Hood, ma l'idea che fosse un sassone che combatte contro i signori normanni è proprio presa da questo libro, ed è l'immagine che è arrivata fino a noi: "King of Outlaws and prince of good fellows!" come lo chiama Riccardo Cuor di Leone.
Tantissime le scene che mi hanno fatta ridere di gusto, prima fra tutte quella in cui re Riccardo travestito da Cavaliere Nero, incontra Fra' Tuck.
Per me è fantastico, assolutamente da leggere!