I cani e i lupi - Irene Nemirovsky

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ciucchino
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I cani e i lupi - Irene Nemirovsky

Messaggio da ciucchino »

La Nemirovsky voleva descrivere la vita e le caratteristiche degli ebrei ucraini intorno agli anni della prima guerra mondiale e, come sempre, è stata bravissima a tratteggiare dei ritratti così reali da sembrare di aver vissuto in quell’epoca e in quel contesto e di capire le loro emozioni, i loro sentimenti e i loro difetti.
Non risparmia nulla l’autrice nella descrizione dei suoi personaggi: la testardaggine che ti porta a ottenere cosa desideri, l’insolenza, la paura di poter ritornare a essere “un povero ebreo della parte bassa della città” che ti spinge a respingere ogni contatto con i più meschini, la consapevolezza che solo l’avere tanto denaro può darti una certa tranquillità, l’agiatezza che ti spinge a un lusso estremo, il coccolare il proprio figlio perché una mamma ebrea sa che avrà poi una vita difficilissima, i pogrom che non hanno mai risparmiato gli ebrei, il sacrificio lucido e consapevole.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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lunabluxxx
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Re: I cani e i lupi - Irene Nemirovsky

Messaggio da lunabluxxx »

Nel ghetto di Kiev, nella parte bassa della città, abitata dagli ebrei poveri, agli inizi del Novecento vive Ada, una bambina timida ma appassionata, figlia di uno dei tanti piccoli intermediari ebrei che si guadagnano da vivere comprando e vendendo di tutto, la seta come il carbone, il tè come le barbabietole. Nel corso di un pogrom, Ada ed il cugino Ben riescono ad intrufolarsi nella ricca casa di lontani parenti della città alta, dove la bambina vede per la prima volta Harry, bello e coccolato rampollo della ricca famiglia, di cui si innamora all'istante. Harry si sente nello stesso tempo inorridito ed attratto da quei due bambini sporchi ed affamati, come «un cagnolino, ben nutrito e curato, che sente nella foresta l’ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi».

Molti anni dopo, i tre si trovano casualmente a Parigi: Ada è una pittrice povera ma piena di talento, ha sposato il cugino Ben ma quanto si imbatte nuovamente in Harry, che frequenta quell'alta società che Ada può solo sognare, l'attrazione tra i due finisce per esplodere inesorabilmente, nonostante anche Harry nel frattempo abbia sposato una ricca ragazza di buona famiglia.

Questo romanzo mi ha colpito per l'atmosfera di tragedia incombente che pervade tutta la storia e la rende appassionante, oltre che per la scrittura vivida ed incisiva della Némirovsky, capace di rendere con grande efficacia situazioni ed atmosfere.
Concordo con quanto scritto da Ciucchino a suo tempo: davvero l'autrice non risparmia nulla :)
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te...
(N. Hikmet)

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