
Molto bello anche il terzo capitolo della saga potteriana. Le atmosfere stanno cominciando a cambiare in modo palpabile, così come del resto anche il comportamento dei ragazzi. Ermione comincia ad ammorbidirsi, Ron comincia a intenerirsi... e Harry casca sempre in piedi anche quando trasgredisce le regole. Il mio personaggio preferito però è il professor Lupin: ai tempi della scuola l'avrei sicuramente voluto come professore, ora invece in qualità di insegnante lo vorrei come collega (plenilunio a parte). Secondo me ha un ottimo carattere e un modo di fare splendido con i suoi allievi,
Here be spoilersbasti vedere il tempo libero che dedica a Harry per insegnargli come affrontare un Dementor. Certo, Harry non è esattamente un allievo come gli altri per Lupin (in fondo suo padre faceva parte della stessa cricca del giovane Remus), ma ho trovato comunque molto positiva questa figura. Mi spiace che abbia rassegnato le sue dimissioni, soprattutto ora che finalmente Hogwarts poteva contare su un insegnante più che competente di Difesa contro le arti oscure (Snape, tutta colpa tua!). Mi chiedo chi arriverà (se arriverà) a sostituirlo, ma allo stesso tempo mi auguro di poterlo incontrare di nuovo nei romanzi successivi.
Di Sirius non dico nulla, tanto uno che resiste ad Azkaban per 12 anni e regala la scopa ultramoderna al figlioccio è già di per sé un figo (io però continuo a preferire Lupin).
Ringrazio sentitamente la Rowling per non aver disquisito eccessivamente di quidditch in questo libro, un po' perché non ne ho ben capito tutte le regole, un po' perché le partitone mi attirano quanto una partita di Champions (ovvero zero
