
L’autore si iscrive nella corrente del Naturalismo ed offre con questa sua produzione un importante affresco sociale e storico della Francia dalla Belle Epoque fino alla prima guerra mondiale: partendo dalla storia di due famiglie borghesi, infatti, l’autore di volume in volume amplia il proprio sguardo fino a toccare temi etici e sociali.
Nel primo volume, Le cahier gris, l’autore presenta al lettore due dei protagonisti dell’intera serie, i giovani Jacques e Daniel: pur appartenenti a due famiglie molto diverse (estremamente tradizionalista la prima, più moderna la seconda) i due ragazzi sono uniti da un’amicizia molto forte e tentano la fuga insieme quando nel collegio che frequentano viene ritrovato il “cahier gris” del titolo appunto, un quaderno tramite il quale si scrivevano durante le lezioni e che lascia intendere letture proibite e comportamenti ritenuti non accettabili all’interno di un collegio religioso.
Questo primo volume è relativamente breve ed essendo solo il primo ha per lo più lo scopo di fornire al lettore un primo quadro delle due famiglie protagoniste della serie. Non è però affatto lento o privo di azioni e ne ho trovato la lettura scorrevole ed interessante, riprovando quel tipo di piacere “confortevole” che la lettura dei classici offre.