Da un lato mi incuriosiva e dall'altro mi intimoriva, per la mole e per alcune recensioni che ho visto.
Il romanzo è diviso in parti che differiscono tra loro per stile, genere letterario e ambientazione. Si parte da una storia ambientata nel pacifico nel 19° secolo e, passando per alcune storie ambientate in epoca contemporanea, si arriva a un futuro distopico e poi post-apocalittico.
Come generi si passa dal diario, al racconto epistolare, al mistery, alla narrazione in prima persona, all'intervista.
I protagonisti delle storie sono diversi ma le storie sono legate tra loro da un fil rouge:
Here be spoilersogni racconto si configura come una storia letta o conosciuta dal personaggio del racconto successivo. Inoltre, la presenza di una voglia sul corpo di ciascuno dei protagonisti lascia sottintendere che ciascun personaggio sia la reincarnazione di quello precedente.
Come dichiarato dallo stesso Mitchell il tema del romanzo è la rapacità, il modo in cui un individuo, un gruppo, una nazione, o una tribù si fa predatore di un altro individuo, gruppo, nazione o tribù. Quindi lui ha preso questo tema e lo ha "reincarnato" in contesti diversi.
Le varie storie si contraddistinguono anche per l'utilizzo di un linguaggio appropriato all'epoca. La parte ambientata nel futuro distopico è piena di vocaboli inventati o marchi utilizzati come nomi comuni di cose (nike=scarpe, ford=automobile, suzuki=motocicletta, nikon=fotocamera, kodak=foto stampata, ecc.) mentre nella parte ambientata nel futuro post-apocalittico il linguaggio è rudimentale e caratterizzato da parole mangiucchiate e graficamente incomplete. Dato che l'ho letto in inglese, questa parte è stata particolarmente ostica e mi ha rallentato tantissimo.
Nel complesso l'esperienza di lettura è stata positiva. Il modo in cui le storie sono state spezzettate mi ha incuriosita, quindi sono andata avanti nonostante le difficoltà, perché volevo vedere come le vicende erano legate tra loro e anche per scoprire il destino dei vari personaggi.
Merita di essere letto per questa struttura così particolare e anche per il messaggio che Mitchell ha voluto lasciare.