Ammetto inoltre di non avere ben capito l’inserimento a capitoli alterni delle sedute tra un paziente ed il suo psicanalista ed il modo in cui verso la fine del testo l’autore abbia voluto incrociare le due vicende, ma dal momento che questo romanzo – assolutamente autonomo di per sé – è solo uno tra alcuni testi con protagonista sempre lo stesso ispettore, immagino che la presentazione dello psicanalista sia funzionale ai romanzi successivi.
Nella mia vita pre-pandemia lavoravo alcuni giorni della settimana a Treviso e per un po’ ho anche creduto di trasferirmici: ora manco da mesi e mi ha fatto piacere “rivedere” anche se con gli occhi del protagonista di un romanzo alcuni scorci, ma temo che il testo in sé mi lascerà ben poco
