Buona sera a tutti!
sono stato assente per molto tempo, e oggi rompo il silenzio per ricambiare un favore chiesto alla buona matilda. ho continuato a leggere interessato il forum, ma mi sono volontariamente tenuto in disparte...
comunque.
barney panofsky è uno dei personaggi letterari più incredibili che io abbia mai incontrato, e poi un poco mi somiglia. Qui sul forum, correggetemi se sbaglio, ne ho trovato un altro della stessa specie, anche se io sono molto meno brillante, lui si chiama magodilussino ed è di una simpatia travolgente.
il personaggio di mordecai richler ("La versione di barney", per i pochi che non lo sapessero) è fuori dalle righe, è politicamente scorretto, è quello che tutti siamo e che puntualmente nascondiamo. barney non si preoccupa di dire cose che non piacciono alla massa, anzi, provocatoriamente le esalta. tutto qui.
invece l'avatar nasce per caso. cercavo "barney" su google e mi è apparso tra gli altri quello che vedete (il beone dei Simpson). un altro personaggio simpatico, l'uomo da bar, e anche io amo strastullarmi giornalmente in qualche tavolino a bere birra e a fumare qualche sigaretta tra una chiacchiera e un'altra. può bastare? se così non è, vi copio qui sotto un'altra testimonianza, pescata sempre dalla rete da uno che la pensa come me.
ciao, alla prossima.
barney
Chi è Barney Panofsky? Barney Panofsky è un cinico. E’ un disincantato. E’ un burbero. E’ un vendicativo. E’ uno che ha vissuto. Che ha amato. Che ha pagato tutti i suoi sbagli, forse a prezzi più alti di quanto valessero. Ma non se ne è mai lamentato. Può anche essere un gran figlio di puttana, anzi, lo è di sicuro, tanto figlio di puttana da andarsene per qualche ora nel bel mezzo del suo secondo matrimonio per inseguire in taxi una sconosciuta incontrata durante la cerimonia. Ma quel matrimonio era uno sbaglio, già lo sapeva, mentre quella donna misteriosa si rivelerà il grande amore della sua vita. Che conquisterà ma non riuscirà a tenersi stretto, perché lui è così. Troppo impulsivo, troppo sanguigno, troppo sincero. Già, a prima vista non sembrerebbe, ma è così: Barney Panofsky è uno sincero. Se ti è amico è di quelli veri. E’ uno che non conosce convenevoli né convenzioni né compromessi, che segue solo se stesso, che quello che ti dice è quello che è, senza secondi fini, senza significati nascosti. E’ uno colto, uno che sa che la poesia esiste, ma non per questo se ne va in giro a vantarsene, convinto di essere depositario di una sensibilità superiore che lo renda migliore degli altri. Anzi. La tiene per sé, tutto qua, forse perché sa che la realtà è troppo squallida e non capirebbe, che non si può spiegare quello che si prova senza rovinarlo