Aforismi, citazioni da libri e anche pensieri propri!
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Finito un libro se ne inizia un altro:
Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
"Le cose hanno una vita propria" proclamava lo zingaro con aspro accento, "si tratta solo di risvrgliargli l' anima."
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine

Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
P.S.: se vi è toccato leggere molte delle citazioni prese da Cose Preziose, preparatevi, perchè con questo libro ho intenzioni veramente bellicose.direi che a questo punto il forum sta leggendo Cose preziose


Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
“….quando siamo in alto, possiamo vedere tutto piccolo.
Le nostre glorie e le nostre tristezze cessano di essere importanti. Quello che conquistiamo o che perdiamo rimane laggiù. Dall’alto della montagna, tu puoi vedere come sia grande il mondo, e come siano ampi gli orizzonti.”
Monte Cinque – Paulo Coelho
Citazione presa dal libro che sta leggendo mia sorella, sbirciandolo mi sono trovata questa bella "veduta".
Orsomarso, mi fa piacere leggere le tue citazioni, tra l'altro di libri che non ho letto.
"Cent'anni di solitudine" da tempo attende nello scaffale, mi affretterò a leggerlo.
Le nostre glorie e le nostre tristezze cessano di essere importanti. Quello che conquistiamo o che perdiamo rimane laggiù. Dall’alto della montagna, tu puoi vedere come sia grande il mondo, e come siano ampi gli orizzonti.”
Monte Cinque – Paulo Coelho
Citazione presa dal libro che sta leggendo mia sorella, sbirciandolo mi sono trovata questa bella "veduta".
Orsomarso, mi fa piacere leggere le tue citazioni, tra l'altro di libri che non ho letto.
"Cent'anni di solitudine" da tempo attende nello scaffale, mi affretterò a leggerlo.
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Quello spirito di iniziativa sociale sparì in poco tempo, travolto dalla febbre della calamita, dai calcoli astronomici, dai sogni di trasmutazione e dalle ansie di conoscere le meraviglie del mondo. Da intraprendente e pulito, Josè Arcadio Buendìa si trasformò in un uomo dall' aspetto ciondolone, trascurato nel vestire, con una barba selvatica che Ursula riusciva a regolare solo a grande fatica con un coltello da cucina. Non mancò chi lo considerasse vittima di qualche strano sortilegio. Ma perfino i più convinti della sua pazzia abbandonarono lavoro e famiglia quando egli si buttò in spalla i suoi utensili per disboscare e chiese il concorso di tutti per aprire una via che metesse Macondo in contatto con le grandi invenzioni.
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine.
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine.
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Quello spirito di iniziativa sociale sparì in poco tempo, travolto dalla febbre della calamita, dai calcoli astronomici, dai sogni di trasmutazione e dalle ansie di conoscere le meraviglie del mondo. Da intraprendente e pulito, Josè Arcadio Buendìa si trasformò in un uomo dall' aspetto ciondolone, trascurato nel vestire, con una barba selvatica che Ursula riusciva a regolare solo a grande fatica con un coltello da cucina. Non mancò chi lo considerasse vittima di qualche strano sortilegio. Ma perfino i più convinti della sua pazzia abbandonarono lavoro e famiglia quando egli si buttò in spalla i suoi utensili per disboscare e chiese il concorso di tutti per aprire una via che metesse Macondo in contatto con le grandi invenzioni.
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine.
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine.
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- Babette
- Olandese Volante
- Messaggi: 2068
- Iscritto il: lun ago 18, 2003 11:42 pm
- Località: Firenze, da sempre ma non per sempre
- Contatta:
Allora dai un occhiatina qui....magari sei la "persona giusta"
http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... highlight=
sono contenta che la solitudine centenaria ti stia piacendo


http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... highlight=
sono contenta che la solitudine centenaria ti stia piacendo

Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
- rainbow83
- Re del Mare
- Messaggi: 1414
- Iscritto il: gio feb 27, 2003 6:04 pm
- Località: Parma
- Contatta:
"Una nazione deve la sua fortuna non tanto alla forza dei suoi armamenti, quanto al carattere dei suoi cittadini"
Il libro dei Capi, Robert Baden-Powell
Il libro dei Capi, Robert Baden-Powell
Levate l'ancora, dritta, avanti tutta. Questa è la rotta. Questa è la direzione. Questa è la decisione- La linea d'ombra. Jovanotti
"...and the darkness inside you / can make me feel so small / but I see your true colors / shining through / I see you true colors / and that's why I love you / so don't be afraid to let them show / your true colors / true colors / are beautiful like a rainbow "
My wishlist
"...and the darkness inside you / can make me feel so small / but I see your true colors / shining through / I see you true colors / and that's why I love you / so don't be afraid to let them show / your true colors / true colors / are beautiful like a rainbow "
My wishlist
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Qualche mese dopo la partenza di Ursula, cominciarono a succedere cose strane. Un flacone vuoto che per parecchio tempo era rimasto dimenticato in un armadio si fece così pesante che fu impossibile smuoverlo. Una casseruola piena di acqua collocata sul banco di lavor bollì senza fuoco per mezz' ora finchè evaporò completamente. Josè Arcadio Buendìa e suo figlio osservarono quei fenomeni con sbigottita contentezza, senza riuscire a spiegarseli, ma interpretandoli come annunci della materia. Un giorno il cestino di Amaranta cominciò cominciò a muoversi per impulso proprio e fece un giro completo nella stanza, con grande costernazione di Aureliano, che si affrettò a fermarlo. Ma suo padre non si turbò. Rmise il cestino al suo posto e lo legò alla gamba di un tavolo, convinto che l' avvenimento atteso era imminente. Fu in quella occasione che Aureliano lo sentì dire. "Se non temi Dio, temi i metalli."
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
-
- Olandese Volante
- Messaggi: 2209
- Iscritto il: mer mag 14, 2003 12:20 pm
- Località: 's-Gravenhage - Scheveningen
Ingegneri e metalmeccanici inventavano auto a energia isterica, alimentate dall'incazzatura degli ingorghi,
gli impiegati delle poste, lettere magnetiche che volvavano attraverso calamite giganti,
i bancari, assegni parlanti che sbugiardavano chi li emetteva a vuoto con sonori "si vergogni!",
gli avvocati, minicomputer per ogni tipo di arringa,
i fruttivendoli la tribanana per famiglia,
gli idraulici, il rubinetto sonoro per quando si ha il sapone negli occhi,
i baristi, il caffè autocorreggente,
gli architetti, le case con cerniera per coppie instabili.
Nessuna di queste invenzioni funzionava, ma l'importante era credere che un giorno qualcuno l'abrebbe spuntata e avrebbe riconquistato il Grande Benessere.
E si fantasticava di diventare simili a coloro che attraversavano indenni la Crisi, come dorate salamandre: gli industriali, i mafiosi, le giurie, i centravanti e gli attori comici, e si sognava di possedere il segreto del loro grande sorriso. Mentre stanche e spente erano le facce che i nostri eroi incontravano sulla strada principale di Diecilire, strada per la quale rincasavano i bagarini e i caldarrostai, i venditori di palloncini e di biciclettine di fil di ferro, di statuette africane e molisane, di fazzolettini e fumetti usati. E si chiedevano se non sarebbe stato più facile, come facevano altri, rapinarCoop, svuotarTir o spacciarCrack.
Memorino riconobbe tra loro il famoso scienziato Beidel, Nobel per la fisica, con una spazzola lavavetri a tre snodi per fare concorrenza ai lavetri dell'Est.
...
Piangipane, famoso per le sue raccolte di temi di bambini mamelucchi e per la sua scrittura work-in-progress meridional-barocco-rococò-navigli, chiedeva l'elemosina tentando di imitare, nei cartelli, le favolose sgrammaticature degli analfabeti veraci. Così esibiva questo cartello:
SONO SCRITORE NON HO MAGIARE
TRE FIGHLI E MO' FILIACI
MOLIE A RISKIO AMANTE EROTOINOMANE
OGHNI TERRENA VOCE FA NAUFRAGJO
Stefano Benni, "La compagnia dei celestini"
gli impiegati delle poste, lettere magnetiche che volvavano attraverso calamite giganti,
i bancari, assegni parlanti che sbugiardavano chi li emetteva a vuoto con sonori "si vergogni!",
gli avvocati, minicomputer per ogni tipo di arringa,
i fruttivendoli la tribanana per famiglia,
gli idraulici, il rubinetto sonoro per quando si ha il sapone negli occhi,
i baristi, il caffè autocorreggente,
gli architetti, le case con cerniera per coppie instabili.
Nessuna di queste invenzioni funzionava, ma l'importante era credere che un giorno qualcuno l'abrebbe spuntata e avrebbe riconquistato il Grande Benessere.
E si fantasticava di diventare simili a coloro che attraversavano indenni la Crisi, come dorate salamandre: gli industriali, i mafiosi, le giurie, i centravanti e gli attori comici, e si sognava di possedere il segreto del loro grande sorriso. Mentre stanche e spente erano le facce che i nostri eroi incontravano sulla strada principale di Diecilire, strada per la quale rincasavano i bagarini e i caldarrostai, i venditori di palloncini e di biciclettine di fil di ferro, di statuette africane e molisane, di fazzolettini e fumetti usati. E si chiedevano se non sarebbe stato più facile, come facevano altri, rapinarCoop, svuotarTir o spacciarCrack.
Memorino riconobbe tra loro il famoso scienziato Beidel, Nobel per la fisica, con una spazzola lavavetri a tre snodi per fare concorrenza ai lavetri dell'Est.
...
Piangipane, famoso per le sue raccolte di temi di bambini mamelucchi e per la sua scrittura work-in-progress meridional-barocco-rococò-navigli, chiedeva l'elemosina tentando di imitare, nei cartelli, le favolose sgrammaticature degli analfabeti veraci. Così esibiva questo cartello:
SONO SCRITORE NON HO MAGIARE
TRE FIGHLI E MO' FILIACI
MOLIE A RISKIO AMANTE EROTOINOMANE
OGHNI TERRENA VOCE FA NAUFRAGJO
Stefano Benni, "La compagnia dei celestini"
Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina. Sal 140,12
il male spinga il violento alla rovina. Sal 140,12
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Improvvisamente, quasi cinque mesi dopo la sua scomparsa, tornò Ursula. Arrivò eccitata, ringiovanita, con vestiti nuovi di foggia sconosciuta nel villaggio. Josè arcadio Buendìa resistette a malapena al colpo. "Era questo!" gridava. "Sapeva che sarebbe successo." E lo credeva veramente, perchè durante i suoi prolungati ritiri, mentre manipolava la materia, pregava in fondo al cuore che il prodigio atteso non fosse la scoperta della pietra filosofale, e neppure la liberazione dell' alito che fa vivere i metalli, e neppure la facoltà di trasformare in oro le cerniere e le serrature della casa, ma ciò che in effetti era successo: il ritorno di Ursula
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
Settembrini parlò della parola, del culto della parola, dell’eloquenza, che definì trionfo del senso di umanità, poiché, disse, la parola è l’onore dell’uomo, ed essa sola rende la vita degna degli uomini. Non soltanto l’umanesimo, l’umanità in genere, l’antica dignità umana, il rispetto dell’uomo e di se stessi, sono indissolubilmente legati alla parola, alla letteratura e alla letteratura è legata anche la politica, o meglio: questa deriva dall’alleanza, dalla fusione di umanità e letteratura, perché la bella parola genera le bella azione. “Nel vostro paese” disse Settembrini “avevate duecento anni fa uno scrittore, un magnifico vecchio conversatore, che dava molto peso a una bella scrittura, perché era del parere che questa c’induca al bello stile. Avrebbe dovuto fare un passo avanti e dire che il bello stile conduce a belle azioni.” Scrivere bene significa quasi pensare bene, e di qui ci vuole poco per arrivare ad agire bene. Ogni costumatezza, ogni perfezionamento morale proviene dallo spirito della letteratura, spirito dell’onore umano, che è ad un tempo lo spirito dell’umanità e della politica. Sì, tutte queste cose sono una sola, sono la medesima potenza, la stessa idea, e si possono riassumere in un’unica parola. Quale? Ecco, la parola è composta di sillabe familiari, il cui significato e la cui maestà i due cugini certo non avevano ancora afferrato pienamente: la parola “civiltà”! E mentre essa gli usciva dalle labbra, Settembrini sollevò la piccola destra come uno che facesse un brindisi.
Thomas Mann – La montagna incantata
Thomas Mann – La montagna incantata
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
"Affacciati alla porta."
Josè Arcadio Buendìa ci mise parecchio a rimettersi dalla perplessità quando uscì in strada e vide la folla. Non erano zingari. Erano uomini e donne come loro, coi capello sciolti e la pelle scura, che parlavano nella loro stessa lingua e si lamentavano degli stessi dolori. Avevano mule cariche di cose da mangiare, carrette da buoi con mobili e utensili domestici, puri e semplici accessori terrestri messi in vendita senza smancerie dagli imbonitori della realtà quotidiana. Venivano dall' altra parte della palude, a due soli giorni giorni di viaggio, dove c' erano villaggi che ricevevano la posta tutti i mesi e conoscevano le macchine del benessere. Ursula non aveva raggiunto gli zingari, ma aveva trovato la strada che suo marito non aveva potuto scoprire nella sua vana ricerca delle grandi invenzioni.
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
Josè Arcadio Buendìa ci mise parecchio a rimettersi dalla perplessità quando uscì in strada e vide la folla. Non erano zingari. Erano uomini e donne come loro, coi capello sciolti e la pelle scura, che parlavano nella loro stessa lingua e si lamentavano degli stessi dolori. Avevano mule cariche di cose da mangiare, carrette da buoi con mobili e utensili domestici, puri e semplici accessori terrestri messi in vendita senza smancerie dagli imbonitori della realtà quotidiana. Venivano dall' altra parte della palude, a due soli giorni giorni di viaggio, dove c' erano villaggi che ricevevano la posta tutti i mesi e conoscevano le macchine del benessere. Ursula non aveva raggiunto gli zingari, ma aveva trovato la strada che suo marito non aveva potuto scoprire nella sua vana ricerca delle grandi invenzioni.
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- Babette
- Olandese Volante
- Messaggi: 2068
- Iscritto il: lun ago 18, 2003 11:42 pm
- Località: Firenze, da sempre ma non per sempre
- Contatta:
Le parole di Hebe, una mamma di Plaza de Mayo
".....L'unica lotta che si perde è quella che si abbandona (...). Noi non vogliamo tombe su cui piangere, perchè non c'è tomba che possa racchiudere un rivoluzionario. I nostri figli non sono cadaveri: sono sogni, utopie, speranza.... Sono quello che furono, che pensarono, che cantarono, che scrissero, che soffrirono. (....) I miei figli mi hanno insegnato che la vita vale vita. Solamente vita. E che non si può riparare con denaro quello che deve essere riparato con Giustizia."
Tratto da "Le irregolari" di M. Carlotto
......e dedicato a tutti coloro che a Genova hanno provato un infinitesimo di ciò che è successo in Argentina.
".....L'unica lotta che si perde è quella che si abbandona (...). Noi non vogliamo tombe su cui piangere, perchè non c'è tomba che possa racchiudere un rivoluzionario. I nostri figli non sono cadaveri: sono sogni, utopie, speranza.... Sono quello che furono, che pensarono, che cantarono, che scrissero, che soffrirono. (....) I miei figli mi hanno insegnato che la vita vale vita. Solamente vita. E che non si può riparare con denaro quello che deve essere riparato con Giustizia."
Tratto da "Le irregolari" di M. Carlotto
......e dedicato a tutti coloro che a Genova hanno provato un infinitesimo di ciò che è successo in Argentina.
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
"sta per venire qualcuno" le disse.
Ursula, come ogni volta che suo figlio esprimeva un pronostico, cercò di scoraggiarlo con la sua lgica casalinga. Era normale che arrivasse qualcuno. Decine di forestieri passavano quotidianamente da Macondo senza suscitare inquietudini nè anticipare annunci segreti. Tuttavia, al di sopra di ogni logica, Aureliano era sicuro del suo preagio. "Non so chi sarà" insistette, "ma chiunque sia è già in cammino". La domenica effettivamente arrivò Rebeca. Non aveva più di undici anni. Aveva fatto il penoso viaggio da Manaure con dei commercianti di pellameche avevano avuto l' incarico di consegnarla insieme a una lettera nella casa di Josè Arcadio Buendia, ma che non poterono spiegare con precisione chi era la persona che aveva chiesto loro il favore. Tutto il suo bagaglio era composto dal bauleto della roba, da una poltroncina a dondolo di legno con fiorellini colorati dipinti a mano e da un sacco di tela che faceva un continuo rumore di cloc cloc cloc, dove portava le ossa dei suoi genitori.
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine.
Ursula, come ogni volta che suo figlio esprimeva un pronostico, cercò di scoraggiarlo con la sua lgica casalinga. Era normale che arrivasse qualcuno. Decine di forestieri passavano quotidianamente da Macondo senza suscitare inquietudini nè anticipare annunci segreti. Tuttavia, al di sopra di ogni logica, Aureliano era sicuro del suo preagio. "Non so chi sarà" insistette, "ma chiunque sia è già in cammino". La domenica effettivamente arrivò Rebeca. Non aveva più di undici anni. Aveva fatto il penoso viaggio da Manaure con dei commercianti di pellameche avevano avuto l' incarico di consegnarla insieme a una lettera nella casa di Josè Arcadio Buendia, ma che non poterono spiegare con precisione chi era la persona che aveva chiesto loro il favore. Tutto il suo bagaglio era composto dal bauleto della roba, da una poltroncina a dondolo di legno con fiorellini colorati dipinti a mano e da un sacco di tela che faceva un continuo rumore di cloc cloc cloc, dove portava le ossa dei suoi genitori.
Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine.
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)