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Cecità
E' un libro decisamente scioccante perchè va a toccare tutti i punti deboli dell'umanità e ci ricorda che l'uomo è fatto per metà di cattiveria e per metà di indifferenza. La cecità che dilaga non è solo un fatto fisico perchè colpisce ogni sentimento e riporta l'uomo alla "bestialità" da cui pensava di esserne venuto fuori dopo secoli di civiltà. Nessuno ne esce indenne: spariscono il senso del pudore, la vergogna, il rispetto e addirittura l'omicidio sembra giustificato così come sottrarre il cibo a chi sta peggio. Non c'è più rispetto neanche dei morti che diventano solo putredine e cibo per animali.
Lo stile è ipnotico con queste frasi lunghe; a volte l'autore sembra rivolgersi direttamente al lettore come per ricordargli che nessuno può fuggire da questo orrore evidenziato dal fetore nauseabondo continuamente descritto. Sembra di esserci, di sentire il puzzo, di dover scartare le immondizie e, soprattutto, di percepire l'angoscia tremenda di una cecità bianca che non lascia speranze. Saramago non dice dove è ambientato o il nome dei protagonisti e questo rende universale la storia.
E' un pugno allo stomaco ma è un libro assolutamente imperdibile.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)
Un altro meraviglioso libro di Saramago capace con la sua scrittura ipnotica di ammaliare e appassionare fino all'ultima riga. Il leit motiv è la storia della costruzione del convento di Mafra come voto da parte del re Giovanni per l'arrivo del desideratissimo erede, ma poi nel racconto troviamo sia eventi e personaggi storicamente esisiti (come padre Bartolomeu) e sia personaggi della storia "minore" come Baltasar e Blimunda che rappresentano e incarnano il popolo portoghese.
L'amore tra questi due poi è raccontato in un modo così particolare da avermi quasi commossa.
E poi troviamo l'Inquisizione, i roghi, lo spirito illumista, la critica contro l'ottusità, il mistero quasi soprannaturale di un "uccellaccio" capace di volare.
Insomma: è bellissimo e assolutamente da leggere.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)
Sono l'unica a cui Cecità non è piaciuto?
L'ho trovato abbastanza interessante fino a quando vengono chiusi nel manicomio, poi diventa di una noia mortale. Da metà in poi l'ho letto sbocconcellando qua e là, alcune pagine sì, altre no. Le pagine sulle violenze sono stomachevoli e non me ne fregava niente di sapere cosa trovano nel mondo fuori: è ovvio che essendo diventati tutti ciechi tutto stava andando a catafascio, non c'è più cibo, vengono a mancare i servizi a cui siamo così tanto abituati... l'itinerare dei protagonisti da un'abitazione all'altra per vedere che ne è delle loro cose... che barba che noia, che noia che barba!
Here be spoilers
E poi dopo 300 pagine, la cecità così com'è venuta se ne va, all'improvviso senza motivazione del perché e del per come...
Non so che cosa mi aspettavo, forse qualcosa di più filosofico, non una serie infinita di violenze e di descrizioni di lerciume.