e-ring: Manituana (dal 9/04/07)

[capola]

mah, a me prende benissimo...sarà il corpo 400 in cui è scritto, o l'alcolismo come filo conduttore (pag 97: "alla fine chi ha più rum vince la guerra. il resto sono solo chiacchiere").
parruccona-arrabbiata-perchè-non-è-nell'elenco...

[tostoini]

Ho cominciato il libro ierinotte e mi sono rimessa in pari.
Stamattina ho provato la storia del risveglio ma qualcosa dentro di me ha borbottato mavacchrurfffgh e si é girata dall'altra parte per mezzora.
Finora nessun problema coi nomi, é grave?

[laura_s]

Tost, hai presente Rain Man?

No, sul serio: probabilmente il tuo stato di temporanea semicecità ha stuzzicato i neuroni dell'ippocampo, sai quelli vicini alla crisalide mediana trilobata (quelli che presiedono al ricordo dei nomi indiani) e allora ti ricordi i nomi indiani ("Piacere, Brant Carararagandaradandagua, Caproni" "Il piacere è tutto mio, Brant Carararagandaradandagua, Tartaruga"). Vedrai che passa.

l-q

[Sapphire78]

Appena finito il minicapitolo con sventrescion anzi spellescion incorporata. Ragazze io non so se ce la fo (qua se non scatta almeno una conturbante storia di sesso fra john carararraraanunguouaua e molly brant...oddio, non mi dite che sono parenti )

[laura_s]

Facile. John di cognome fa Brant. A meno che Molly di cognome non faccia Carrararararaguoagua a sua volta. Colonna sonora pronta per l'occasione! Prince che canta (in mutande ortopediche e stivali texani con tacco) Sister.

(guaaaa! Sapph! non anticipare troppo, io sono al capitolo che loro pensavano di fregarmi tirando fuori ancora i nomi di Claus - il tedesco bastardo imparentato Johnson -, Guy Johnson che è il cognato di John John Johnson - cazzo! un altro che ha lo stesso cognome! - il panzone capitano (mi ricordo bene che è panzone) e il primogenito di Wiarraffaristawilliam, John John Johnson Johnson, più Johnatan e l'indiano - Jones Scatarranguagua? - scolpito nel mount rushmore eccetera eccetera, ma io avevo il mio specchietto incomprensibile e sapevo già chi era chi! Capitolo peraltro iconograficamente interessante con l'immagine degli highlander e dei mohicani che fanno a gara a chi ha il gonnellino più corto per spaventare gli eventuali intrusi a casa Johnson)

[capola]

quanti bond e quanti james?
sapph, mi sa che molly è la sua matrigna...ma ancora non ne sono così sicura...

[laura_s]

Oh, almeno questa cosa l'avevo capita: Molly è la seconda moglie di Williamaffaristaquararanga, John è il figlio di W...anga, quindi per forza è la matrigna. Il bello è che Molly ha otto figli suoi (e di W) e che Guy è un parente alla lontana di Williamarraffarraffaranga e ha sposato una figlia di W.a.

Più che la scena di sesso, adesso io aspetto la carrambata.

p.s. Voi avete presente la trasmissione radiofonica 610 (si legge sei uno zero) su rai due? Ho la tendenza a sovrapporre la voce dell'opinionista appartenente a una minoranza etnica a quella dei vari Brant. Fuorviante, ma divertente.

[serenaC11]

Il grande capo indiano Sticazzi, per caso? Oddio, mi stai fornendo una chiave di lettura inedita per Manituana.

Avevo un commento un po' meno idiota da fare, ma più tardi. Il risveglio modello Molly Brant per me non funziona proprio.

[tostoini]

Ho come la sensazione che questo non sarà l'ultimo scuoiamento in cui mi imbatterò...

[laura_s]

Bè. Ti fa dire: non ambirò mai più a possedere una borsa da tabacco.

l

[shandy]

Sono andata a rivedere le pagine a cui siete arrivati voi. Confesso che anch'io allora avevo problemi coi nomi. Adesso invece è tutto più chiaro. Abbiate fiducia, la matassa si sbroglia da sola.
A me di quella prima parte iniziale è piaciuto molto il pezzo della riunione dei sachem, i discorsi sulla lingua e la traduzione..
da pagina 51

L'inglese era una lingua più rozza e stringata: nel passaggio dagli occhi alla bocca le parole si accorciarono, persero risonanze, abbandonarono sul foglio parte del loro significato. Nella lingua dell'Impero, a ogni causa seguiva una conseguenza, a ogni azione corrispondeva un solo scopo, a ogni situazione la condotta più adeguata. Al contrario, la lingua dei Mohawk era piena di dettagli, attraversata da dubbi, rifinita da continui aggiustamenti. Ciascuna parola si protendeva e allungava per catturareogni possibile senso e tintinnare nelle orecchie nel modo più consono.

Come non amarli?

Oh, questo Manituana è davvero bello. Solo che in paio di momenti ho avuto la sensazione di essere davanti al Signore degli anelli (C'è una frase MOLTO esplicativa intorno a pagina 400 ma ne riparleremo).

[laura_s]

Eh, bellissimo quando dice che (a memoria), della comunicazione destinata ai "fratelli minori": dei dieci significati stratificati, l'inglese ne aveva lasciati a casa otto. Ai bianchi piaceva.

l

[serenaC11]

Ok, sono più o meno sveglia, ora.
Riguardo a quanto diceva Shandy, sulla matassa dei nomi che si sbroglia da sola, credo che uno dei prolegomeni sia molto utile in questo senso (quello del funerale di William Johnson, mannaggia se mi ricordassi il titolo). Ci sono buona parte dei personaggi, e buona parte delle relazioni familiari. Vita morte e miracoli dei vari Johnson e/o Brant, insomma.

La descrizione dello scuoiamento è un po' tanto splatter.

Mi ha colpito la scena in cui i giovani guerrieri riportano al villaggio lo scuoiato e Molly li rimanda indietro dicendo che non si può portare così la morte nel villaggio. Uno dei giuovini dice una cosa tipo "Noi stiamo qui a seguire le tradizioni e intanto ci ammazzano". Boh, anche se a pelle mi viene da dare ragione a Molly, mi rimane il dubbio atavico se non sia un po' da imbecilli giocare secondo le regole quando tutti gli altri, intorno, le ignorano bellamente.

[capola]

comunque mi uccide lentamente il tono "chiacchiere dal parrucchiere" che stanno prendendo i commenti...voglio fare un e-ring al mese sempre con voi, augh!

[tostoini]

Ci ho pensato anche io, alla questione del giocare secondo le regole, e la mia conclusione é stata: chi gioca secondo le regole quasi sempre soccombe, ma quelli che hanno la meglio in questo modo rendono il mondo un posto un pò peggiore.

[laura_s]

In tutta onestà: _davvero_ qui esistono regole rigide per la lettura collettiva? Giuro che pensavo che fossero solo tre, e cioè: 1. si legge tutti lo stesso libro (ottima base di partenza) 2. più o meno contemporaneamente e 3. si commenta a piacimento, a scadenze più o meno regolari. A me le letture collettive di genere liceal-obbligatorio ("per lunedì vi leggete i promessi sposi da quando l'Innominato strozza inavvertitamente i polli a quando i bravi si ubriacano marci e fanno apprezzamenti pesanti sul sedere della mamma della Mondella, poi fate il tema sulla provvidenza salvifica e la santità delle circostanze di redenzione della cirrosi epatica che fulmina i bravi che così si pentono delle parolacce che hanno detto") mi stanno un po' strettine.

Ma tornando a noi: a. è una figata immane guardare i paesaggi della nostra lettura con internet. Molto multisensoriale! b. adesso mi si sovrappongono pure le immagini di Little Big Man, che è molto molto più avanti, cronologicamente, però con Margaret mi è venuto in mente "Oggi è un giorno buono per morire" (Circa. Forse era un buon giorno). Mi piacciono le citazioni multisensoriali.

l

[Sapphire78]

Laura, in tutta onestà: ti sembra che qui qualcuno stia seguendo qualche regola, una qualunque?

[laura_s]

Je me paraculais, Sapph! Quando dico "in tutta onestà", "davvero" e "giuro" vuol dire che sto cercando di fare la svampita. Più che altro per evitare l'imbarazzo di messaggi privati del tipo "molto bello tutto quello che dici, ma per il bene di tutti è meglio stare in riga".

E per non sprecare un messaggio, metto sul piatto un altro peso micidiale che mi influisce le immagini di lettura: Soldato blu! Bello e truculento pure lui.

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[Sapphire78]

Per me interferisce l'ultimo dei Mohicani, un film di formazione nella mia adolescenza

p. 78:

mi piace molto la descrizione della poltrona in pelle e del the. e la frase "bestia indomita, il piacere".

Sono a pagina 166, per la cronaca. In questo palloso sabato mi sono portata avanti col lavoro.

[laura_s]

Saph, questa mattina, contrariamente alle mie abitudini locuste-bacche-radici,

ho messo lo zucchero nel caffé per provare anche su di me l'effetto che fa

!!!!

l