Premetto che tutto ciò che sto scrivendo è decisamente
IMVHO...
liberliber ha scritto:non ci sono regole
liberliber ha scritto:i libri sono cmq 'liberi' di girare, seppure entro certi limiti,
Non noti una contraddizione interna?
Se non ci sono regole, i libri devono essere liberi di girare comunque. Se ci sono dei limiti nei quali devono rimanere, non sono liberi di girare, e allora ci sono delle altre regole...

giochetti logici a parte, il punto essenziale secondo me è che il meccanismo del
bookcrossing è basato prevalentemente sulla
serendipità. Un meccanismo che la biblioteca, per sua costituzione, cerca di evitare. La biblioteca si propone come un punto di riferimento sicuro.
Se voglio leggere un libro, so dove andare. 
Una delle cose di cui si discuteva nell'altro
thread era proprio su che impatto sta dando al
bookcrossing l'istituzionalizzazione di alcune pratiche, come ad es. i meet-up. Cosa succederebbe al
bookcrossing se arrivasse a "nuove leve" mutilato in qualche maniera per via delle esigenze delle biblioteche?

Siamo sicuri che diamo l'
input giusto al
BC??
liberliber ha scritto:adattando le regole alle proprie esigenze.
E perché non il contrario? 
Perché le biblioteche non si fanno direttamente promotrici di libri liberi ospitando, per esempio, una
OCZ? Se poi il punto è ricevere delle opinioni sui libri che la biblioteca mette a disposizione dei suoi utenti, perché non si dota di un normalissimo software di consultazione e pubblicazione su internet? In questo modo, tra l'altro (come giustamente fa notare
Bilbo) non graveremmo troppo sulle risorse messe a disposizione da
Ron.
Ciao!