In ordine crescente di insofferenza:
1* chi, mentre stai parlando, ti parla sopra tipo talk show politico. Di solito dopo due tre battute, mi ritiro dalla conversazione e taccio.
2* chi mette in dubbio le cose che dico. Non le opinioni, ma i fatti. E senza averne nessuna cognizione. Frasi come "Possibile?" "Non credo proprio!" "Una mia amica invece mi ha raccontato che..." e simili mi mandano fuori dai gangheri.
3* la reiterazione di luoghi comuni che generano sfiducia generalizzata tipo : "i giornalisti scrivono quello che vogliono, cioè balle per far vendere i giornali" (Traduzione: inutile perdere tempo a leggere i giornali perché l'informazione non esiste e comunque non serve) o: "destra o sinistra, i politici sono tutti uguali..." (traduzione: chissenefrega di chi vince le elezioni, meglio andare al mare) e cose così, che si ascoltano tutti i giorni dappertutto (fate caso a quante stronzate dice la gente sul tram o in coda).
4* chi porta a spasso il cane col sacchettino verde per raccogliere la cacca legato al guinzaglio e bene in vista, messo lì per non prendere la multa ma mai usato.
5* I librai che nascondono in angoli fuori vista i libri di qualità delle piccole case editrici coraggiose per inondare gli scaffali con i soliti best seller di Mondadori & Co.
6* la riforma del lavoro fatta da questo governo, che ha dato solo instabilità e precarietà, generando la recessione (chi si azzarda più a comprare qualcosa a rate se non sa se potrà contare sul salario il prossimo mese?)
E mi fermo qui.
Saluti a tutti da Lisa

Ragazzi, vogliono spegnerci il cervello: non lasciamoglielo fare. Go on!