Il valore del marchio e gli effetti della percezione

[alexyr]

laura: si, mi sarei arrabbiata COMUNQUE (questi incivili nn mi hanno neppure lasciato un biglietto di scuse)
tornando all'argomento: comunque, le pubblicità scandalo di benetton non hanno intaccato la nostra idea di benetton-vestiti per bravi ragazzi...

[Introoder]

Bel caso di rebranding, quello di Benetton.... Mi ricordo quando compravo lì perché era decisamente il meno caro di tutti (ed era anche un po' da sfigati vestirsi benetton... la classica alternativa 'vorrei ma non posso' alla felpa Timberland)... poi le campagne di Toscani, il cambio di marchio, gli 'united colors', e adesso costa tutto decisamente caro...

[laura_s]

(Alexyr, SCHERZAVO! ;) )

Sto riflettendo su Spagna. Che poi è diventata Ivana Spagna. Interessante esperimento di self-marketing (niente a che vedere con la regina assoluta di questo settore, cioè Madonna, però l'ispirazione è quella).

Continuo a riflettere per vedere se da Spagna riesco a trarre un suggerimento che possa andare bene anche per il self-marketing di me stessa. (poi scrivo un libro e ve lo vendo, naturalmente)

l

[alexyr]

certo,cambio di mercato di irferimento
Spagna prima cantava in inglese e voleva un Brand che non la localizzasse come italiana (a almeno,non immediatamente... cedi Elisa, L'aura,etc etc)
poi ha spostato il target(ci sarà stata un'analisi di mercato dietro?) dai ragazzini alle mamme- nonne è si è italianizzata

capita spesso,il processo di italianizzazione delle aziende internazionali.
Spesso le campagne "globali" in italia vengono lanciate e poi riadattate, perchè non vengono capite

[Introoder]

Spesso le campagne "globali" in italia vengono lanciate e poi riadattate, perchè non vengono capite

'Strategie globali e marketing locale' Così si chiamava un altro di quei seminari dei tempi dell'università cui accennavo qualche post fa.

Anche se in effetti, in quel caso il brand rimaneva uguale, ma veniva modificato il claim. Ricordo chiaramente che un classico esempio era American Express, che all'epoca aveva come claim della campagna anglofona 'The privileges of being a member'. La frase fu tradotta in italiano con 'Un titolare ha i suoi privilegi', visto l'effetto che poteva scatenare la parola 'membro'.

Questo ebbe un impatto anche sulla campagna audiovisiva: mentre negli spot americani si vedevano i titolari che usavano la carta per andare a pesca di blue marlin o giocare a golf, in quella italiana si compravano dei mobili da un antiquario e cenavano in ristoranti strafighi.

In poche parole, l'adattamento al marketing del vecchio adagio 'paese che vai, usanze che trovi'

[Xenia]

ed era anche un po' da sfigati vestirsi benetton

a proposito di locale-globale, pensatre che quando ero adolescente e abitavo in Svizzera (e non nel canton Ticino, che non è esattamente svizzera ) benetton era addirittura considerato snob!

Ritornando a bomba sulla faccenda banche, nell'agenzia in cui lavoravo fino a pochi mesi fa seguivo proprio ING DIRECT ed effettivamente sono stati i primi a proporsi come una bvanca esay, affidabile per via della tradizione olandese etc etc, ma assolutamente lontana dal posizionamento delle banca classica, tanto da scegliere un simbolo come la zucca, ma anche da impadronirsi di un codice colore allegro come l'arancione (che viene cmq sempre accostato al solito blu rassicurante di Alexyr).
Introoder, riproviamoci, la tua banca comincia per B e finisce per L?

[alexyr]

Io mi ricordo di un produttore polacco di caramelle Mou che provò a vendere le caramelle con sull'incarto una simpatica mucca in India...fu un disastro (Ah, Cross Cultural MAnagement..un esame divertentissimo.)

[Quinnipak]

Ma il fatto che ancora oggi, dopo anni e anni, rosico sul fatto che raider sia diventato twix (...)

anche io non lo sopporto!

[Introoder]

la tua banca comincia per B e finisce per L?

Zì...
Ma qualcosa mi dice che tra un po' il rebranding investirà anche noi.... diventeremo verdi, e con stelle che si trasformano in rondini (secondo me, è uno dei marchi più belli ed azzeccati del panorama bancario, comunque)

EDIT:

quando ero adolescente

Ma tu sei giovane, chérie. Qualche anno prima (e ti parlo del lontano 1982 e dintorni, praticamente agli albori di benetton, che all'epoca si trovava solo in italia - e me lo ricordo, perché vivevo in belgio) era l'alternativa 'povera' a tutte le figate americane (timberland, wrangler, levis ecc.)

[laura_s]

Nel mio mestiere, che è la localizzazione, la cosa più gustosa (e cruciale) è proprio adattare una realtà a un'altra realtà. A volte si tratta di sostituire semplicemente i punti con le virgole, a volte invece il signor Robert Flanagan deve diventare Giorgio Scariccarabarozzi. Anni fa avevamo un problema di un software gestionale il cui logo era pericolosamente analogo al simbolo della lega nord (cavaliere con spadaccia in mano). Improponibile qui da noi. Io per un software gestionale avrei scelto una cosa sobria, stilizzata, soporifera, quindi ho proposto qualcosa tipo Paul Klee sui toni del marrone (messaggio: che pizza monotona i gestionali). Hanno scelto un CUORE OBESO ROSSO.

Non ho mai capito perché.

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[Lordpolo]

Forse perché anche nche voi nerd gestionali sotto sotto siete dei TENERONI

(ho scelto tutt'altra branca del sapere, grazie a Dio: non oso pensare a che mostruosi loghi sarei stato in grado di ideare )

[Xenia]

diventeremo verdi, e con stelle che si trasformano in rondini (secondo me, è uno dei marchi più belli ed azzeccati del panorama bancario, comunque)

è vero è bellissimo, non sembra nemmeno una banca (insono cattivissima )

invece il gestionale con il simbolo del cuore rosso obeso davvero doveva essere uno spettacolo e cma sempre meglio di SAP, che come logo non è nemmeno tremendo, ma il cui sistema iusa un'interfaccia grafica agghiacciante...