Basterebbe marchiare qualunque cosa (e su questo No Logo, che sicuramente tutti voi avrete letto, è esaustivo e completo) e automaticamente diventerebbe affidabile, meraviglioso o una schifezza o una stupidaggine.
Per esempio: Mettiamo che io sia un amante del cinema di W. Allen. Il marchio WA fa in modo che il contenuto del film non sia importante (a livello inconscio dico), cioè mi fido del marchio o lo detesto. Quindi, chi ama Woody Allen dirà che il film è meraviglioso indipendentemente dal fatto che davvero lo sia e chi lo odia, beh probabilmente nemmeno lo andrà a vedere.
Cosi come chi ama Harry Potter non si preoccupa di spendere 24 euro invece di aspettare l’economico. Vuole quello li! E lo vuole 30 secondi dopo l’uscita in libreria! Ma questo è un altro discorso che mi è costato anche qualche legnata sui denti

Stesso discorso vale per i dischi, i telefilms, gli autori, gli attori, le scarpe da ginnastica, i partiti politici, ecc.
La mia domanda è: Riusciamo noi nel nostro piccolo a mantenere un senso critico di fronte al mondo che ci circonda? E di fronte a quello che ci bombarda audiovisivamente?
Se la risposta è si, qual’è il segreto?
E se no? Perchè?