Secondo me non è proprio così: nel momento in cui metti in giro un libro è come se cedessi alcuni diritti. Per esempio, cedi il diritto di scegliere chi lo riceverà e che uso ne verrà fatto. Sei libero di registrarlo per primo dove vuoi e di liberarlo... ma la strada che il libro prenderà... beh, è la parte affascinante del discorso... non trovi?
beh, si e no... non del tutto e non per tutti. Per esempio se lo buttano nella spazzatura o ne fanno un bel falò non è per niente affascinante. La parte affascinante (almeno per me, chiedo scusa) riguarda solo la possibilità che qualcuno trovi il libro e si faccia vivo.
Quando rilascio un libro accetto un rischio, certamente. Trovo che in tal caso i diritti (tutti i diritti) si cedano
di fatto perchè chi rilascia non può più avere un controllo su ciò che libera. È ovvio che chi trova un libro può farne ciò che vuole, compreso tenerselo per sempre senza dirne niente a nessuno (non desiderabile ma accettabile) o gettarlo nella carta da riciclare (orribile). Tuttavia mi sembra legittimo
sperare da chi trova un libro il minimo di civiltà indispensabile per rispettare gli eventuali desideri iniziali di chi compie l'atto di donare qualcosa di suo a tutti.
Comunque, queste sono in fondo considerazioni assai marginali su cui si può essere liberamente in disaccordo.
Resta però il fatto, più sostanziale secondo me, che un eccesso di registrazioni potrebbe generare confusione in qualcuno (mica tutti navigano in rete con sicurezza, per molti anche il poco inglese di BC è un ostacolo) e scoraggiare chi trova un libro dal partecipare.
Quindi, a ciascuno la libertà di decidere, ovvio, ma secondo me, meglio non sovraccaricare il libro con un eccesso di richieste e di informazioni.
Rossella