Libri coccolati o libri maltrattati?
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Libri coccolati o libri maltrattati?
Scrive Daniel Pennac: "Caduti nelle nostre mani, i libri, diventano i nostri schiavi [...] Come tali subiscono i peggiori maltrattamenti, frutto dei più folli amori o di tremendi furori [...] Di tutto, ai libri facciamo subire di tutto. Ma solo il modo in cui gli altri li maltrattano ci ferisce...".
Voi che, in quanto bookcorsari, amate i libri...
come trattate i libri? come preferite i libri? come percepite il libro che avete tra le mani? Qual è il peggior torto che si potrebbe fare ad un libro?
Io adoro i libri vecchi, quelli usati, le cui pagine quasi si sbriciolano a sfogliarle. Amo il libri nuovi, quelli che non hai coraggio di aprire più di tanto per non piegare la copertina, quelli che profumano di stampa, di carta, di nuovo.
Non posso guardare le pieghe agli angoli, rabbrividisco alla vista degli evidenziatori e soffro quando sorgo uno scarabocchio a penna o a pennarello. Mi piace però scrivere a margine con la matita... pochi commenti leggeri, quasi indecifrabili e quasi impercettibili; mi piace sottolineare (con il righello) qualche riga, ma non le frasi scontate, quelle che chiunque vorrebbe sottolineare... una riga grigia e sottile, che nessuno può notare, sotto parole che hanno un senso solo per me. Tratto i miei libri come fossero di cristallo diafano e li considero preziosi come se ogni lettera fosse un diamante e ogni pagina una lastra d'oro.
Ne sono gelosa, gelosissima: ogni libro che leggo è un attimo della mia vita e mi duole separarmene; ma non sopporto l'idea di vederli ingiallire senza che nessun altro li legga.
E voi?
Voi che, in quanto bookcorsari, amate i libri...
come trattate i libri? come preferite i libri? come percepite il libro che avete tra le mani? Qual è il peggior torto che si potrebbe fare ad un libro?
Io adoro i libri vecchi, quelli usati, le cui pagine quasi si sbriciolano a sfogliarle. Amo il libri nuovi, quelli che non hai coraggio di aprire più di tanto per non piegare la copertina, quelli che profumano di stampa, di carta, di nuovo.
Non posso guardare le pieghe agli angoli, rabbrividisco alla vista degli evidenziatori e soffro quando sorgo uno scarabocchio a penna o a pennarello. Mi piace però scrivere a margine con la matita... pochi commenti leggeri, quasi indecifrabili e quasi impercettibili; mi piace sottolineare (con il righello) qualche riga, ma non le frasi scontate, quelle che chiunque vorrebbe sottolineare... una riga grigia e sottile, che nessuno può notare, sotto parole che hanno un senso solo per me. Tratto i miei libri come fossero di cristallo diafano e li considero preziosi come se ogni lettera fosse un diamante e ogni pagina una lastra d'oro.
Ne sono gelosa, gelosissima: ogni libro che leggo è un attimo della mia vita e mi duole separarmene; ma non sopporto l'idea di vederli ingiallire senza che nessun altro li legga.
E voi?
STRANGER! if you, passing, meet me, and desire to speak to me, why should you not speak to me?
And why should I not speak to you?
(Walt Whitman - To you)
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Preferisco evitare di segnare le parti che più mi colpiscono, altrimenti con la rilettura rischierei di escludere le altre. Magari, se proprio c'è una pagina entusiasmante, ci lascio un pezzo di carta come segnalibro (se vedete il mio don chisciotte, è pieno di biglietti dell'autobus, carta igienica e scontrini ecc.).
Inoltre, visto che più il libro mi piace, più è probabile che lo presti, per non rovinare la scoperta al lettore, cerco di consegnarlo "anonimo".
Mi piace confrontare le diverse opinioni che uno stesso libro suscita.
Comunque, come legge oggettiva universale, c'è il rifiuto delle scritte A PENNA sul libro. E' peggio delle unghie sulla lavagna.
Inoltre, visto che più il libro mi piace, più è probabile che lo presti, per non rovinare la scoperta al lettore, cerco di consegnarlo "anonimo".
Mi piace confrontare le diverse opinioni che uno stesso libro suscita.
Comunque, come legge oggettiva universale, c'è il rifiuto delle scritte A PENNA sul libro. E' peggio delle unghie sulla lavagna.
Poisson d'Avril (April Fish) - EP5010053
una questione di naso
Fin da bambina i libri per prima cosa li annuso. Adesso non mi lascio comunque influenzare troppo, ma da piccola la decisione se il libro era "bello" partiva dal mio naso... adoravo quell'odore di carta e di colla, odiavo quei sentori acidi di sintetico, petrolio, patinature varie dei libri "moderni". L'odore stantio del residuato di biblioteca, poi, era affascinante perché in genere era preludio a qualche gioiello dimenticato e ingiustamente trascurato che spettava a me riabilitare con la lettura.
Anche io aborrisco segni di qualunque tipo sui libri, anche a matita l'ho fatto proprio raramente, mi sembra una violenza sia su possibili altri lettori (chi sono io per decidere cosa è importante?) sia per me stessa, togliendomi il gusto di riscoprire il libro ogni volta in modo diverso se lo riprendo in mano dopo anni. Non parliamo delle orride orecchiette.
Anche io vado avanti a segnalibri e pezzettini di carta, anzi a volte sono pezzettoni - con appunti frettolosi messi sopra, quando qualcosa veramente mi ispira e non mi posso trattenere.
Però faccio una cosa orrenda ai libri: li "ammorbidisco" girandoli al contrario perché le pagine restino bene aperte mentre li leggo, anzi possibilmente li tengo anche piegati in fuori per tenerli meglio in mano (cercate di capire, provate voi a leggere mentre camminate, tenendo il libro aperto con una sola mano!).
Li tengo poi ammucchiati dappertutto, in ogni angolo di casa, come ricche succursali della mia libreria (che invece è ordinatissima in sé), di cui le più affollate di libri sono in cucina, vicino al telefono, in auto; più almeno uno o due libri nella borsa, per le crisi di astinenza e le emergenze (tipo fila inaspettata al supermercato).
A volte ci dormo pure insieme.
Antonella
Anche io aborrisco segni di qualunque tipo sui libri, anche a matita l'ho fatto proprio raramente, mi sembra una violenza sia su possibili altri lettori (chi sono io per decidere cosa è importante?) sia per me stessa, togliendomi il gusto di riscoprire il libro ogni volta in modo diverso se lo riprendo in mano dopo anni. Non parliamo delle orride orecchiette.
Anche io vado avanti a segnalibri e pezzettini di carta, anzi a volte sono pezzettoni - con appunti frettolosi messi sopra, quando qualcosa veramente mi ispira e non mi posso trattenere.
Però faccio una cosa orrenda ai libri: li "ammorbidisco" girandoli al contrario perché le pagine restino bene aperte mentre li leggo, anzi possibilmente li tengo anche piegati in fuori per tenerli meglio in mano (cercate di capire, provate voi a leggere mentre camminate, tenendo il libro aperto con una sola mano!).
Li tengo poi ammucchiati dappertutto, in ogni angolo di casa, come ricche succursali della mia libreria (che invece è ordinatissima in sé), di cui le più affollate di libri sono in cucina, vicino al telefono, in auto; più almeno uno o due libri nella borsa, per le crisi di astinenza e le emergenze (tipo fila inaspettata al supermercato).
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Antonella
non aver paura di intraprendere qualcosa di nuovo: ricorda che l'Arca è stata costruita da dilettanti, e il Titanic da professionisti!
Re: una questione di naso
Lapis ha scritto: Li tengo poi ammucchiati dappertutto, in ogni angolo di casa


Se mi interessa il bc, è anche perchè i libri mi stavano cacciando di casa.
Avete presente il BVZM? (buon vecchio zio Marty)
Poisson d'Avril (April Fish) - EP5010053
Non ho un modo particolare di trattare i libri; ovvero non vi scrivo sopra e non ne evidenzio le parti salienti (mi è capitato, raramente, solo con i libri di testo universitari in fase di preparazione degli esami). La cosa che mi succede di solito è che periodicamente mi ritrovo a leggere dei libri che mi risultano incredibilmente attraenti, e nel corso degli anni ritorno a leggerli e rileggerli per cui questi testi vanno incontro ad una usura fuori del comune. Poi spesso uso come segnalibro dei biglietti di cinema o di teatro o altri simili oggetti di carta che per me hanno significato qualcosa, e questi restano chiusi dentro ai miei libri; quando dopo mesi o anni vado a risfogliare un libro, spesso affiorano questi frammenti della mia esistenza che mi ricordano tempi passati, a volte piacevoli, a volte no ma comunque graditi.
Concordo con Fildel, i segni a penna sui libri sono un delitto!
Concordo con Fildel, i segni a penna sui libri sono un delitto!
Lama nel buio:
feroce il fulgore
triste verità
(A. B.)
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- Corsaro Rosso
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Ho un rapporto contraddittorio con il libro
Odio che gli altri lo maltrattino.
Odio prestarli e riaverli rovinati.
Se me li prestano faccio la massima attenzione a restituirli identici a come mi sono stati affidati....
Ma quando i libri sono miei, il discorso cambia
Se sento la necessità di sottolineare qualcosa lo faccio, anche con matite colorate.
Se non ho un segnalibro a portata di mano, faccio un'orecchietta, oppure uso pezzetti di carta.
Ma la cosa bella è che il deterioramento di un libro rappresenta per me l'amore che ho riversato su di esso, più è consumato, maltrattato, vissuto e più l'ho amato!
Quando poi riprendo quel libro in mano, amo vedere i segni che vi ho lasciato sopra, perchè rappresentano gli stati d'animo, le pause che ho avuto nel leggere quel libro.
Anche per questo sono gelossissima dei miei libri, che se ho amato li presto con grande distacco, perchè rappresentano un "momento emozionale" del mio tempo.
Anche io sono sempre in trepida attesa all'apertura di un libro nuovo, è come se aprissi le porte di un mondo magico,c'è sempre la speranza di stare per iniziare a leggere qualcosa d'indimenticabile...
Per i libri che libero, amo scriverci sopra qualcosa, un pensiero, una dedica, anche il BCDI a mano, le etichette le metto, ma le vedo comunque fredde.

Odio che gli altri lo maltrattino.
Odio prestarli e riaverli rovinati.
Se me li prestano faccio la massima attenzione a restituirli identici a come mi sono stati affidati....
Ma quando i libri sono miei, il discorso cambia

Se sento la necessità di sottolineare qualcosa lo faccio, anche con matite colorate.
Se non ho un segnalibro a portata di mano, faccio un'orecchietta, oppure uso pezzetti di carta.
Ma la cosa bella è che il deterioramento di un libro rappresenta per me l'amore che ho riversato su di esso, più è consumato, maltrattato, vissuto e più l'ho amato!
Quando poi riprendo quel libro in mano, amo vedere i segni che vi ho lasciato sopra, perchè rappresentano gli stati d'animo, le pause che ho avuto nel leggere quel libro.
Anche per questo sono gelossissima dei miei libri, che se ho amato li presto con grande distacco, perchè rappresentano un "momento emozionale" del mio tempo.
Anche io sono sempre in trepida attesa all'apertura di un libro nuovo, è come se aprissi le porte di un mondo magico,c'è sempre la speranza di stare per iniziare a leggere qualcosa d'indimenticabile...
Per i libri che libero, amo scriverci sopra qualcosa, un pensiero, una dedica, anche il BCDI a mano, le etichette le metto, ma le vedo comunque fredde.

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La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
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Blog: ~ Il Tempo delle Farfalle ~
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Io sono fanatico, ci tengo un casino ai libri, evito persino di apririli troppo per non fare pieghe sulla costina...
L'unica cosa e' che nella prima pagina scrivo il mio nome e la data di acquisto del libro... e soffro un sacco quando mia madre o mio fratello si appropriano dei miei libri e li trattano malissimo
!!!
L'unica cosa e' che nella prima pagina scrivo il mio nome e la data di acquisto del libro... e soffro un sacco quando mia madre o mio fratello si appropriano dei miei libri e li trattano malissimo

"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
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- Berenice
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Io invece scrivo la data in cui ho iniziato a leggere il libro sulla prima pagina e quella in cui lo ho finito sull'ultima. Ai libri ai quali tengo di più attacco un ex-libris con il mio nome ed il mio numero di telefono(a meno che, ovviamente, non abbia deciso di lasciarli in giro...).Tanelorn ha scritto:...nella prima pagina scrivo il mio nome e la data di acquisto del libro...
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(Walt Whitman - To you)
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Amo i Libri, sia quelli nuovi sia quelli antichi o piu' semplicemente vecchi.
Sono talmente attratto dai libri che spesso finisco con il comprarne piu' di quanti non riesca a leggerne. NON LI SOTTOLINEO. NON PIEGO LE PAGINE PER RICAVARNE ORECCHIETTE (D'ASINO). NON LI SCHIANTO DILATANDOLI OLTRE MISURA.
Adoro i libri antichi per il fatto che le pagine sono davvero impresse (ogni tanto vengo sorpreso dalla moglie ad accarezzare lubricamente le pagine), per le legature fatte a mano, per i caratteri desueti (avete presente la doppia esse sostuita dalla f????).
Adoro i libri nuovi per l'odore, la grafica delle sovracoperte e ovviamente per i contenuti.
Sono arrivato al punto di essermi fatto rilegare tutti i testi universitari sui quali ho sudato sangue. Quando a Porta Portese trovo un bel libro (in termini di contenuto) rovinato o scopertinato lo porto imediatamente a far rilegare.
Beh! insomma non avendo figli i miei libri SONO I MIEI FIGLI.
Sono talmente attratto dai libri che spesso finisco con il comprarne piu' di quanti non riesca a leggerne. NON LI SOTTOLINEO. NON PIEGO LE PAGINE PER RICAVARNE ORECCHIETTE (D'ASINO). NON LI SCHIANTO DILATANDOLI OLTRE MISURA.
Adoro i libri antichi per il fatto che le pagine sono davvero impresse (ogni tanto vengo sorpreso dalla moglie ad accarezzare lubricamente le pagine), per le legature fatte a mano, per i caratteri desueti (avete presente la doppia esse sostuita dalla f????).
Adoro i libri nuovi per l'odore, la grafica delle sovracoperte e ovviamente per i contenuti.
Sono arrivato al punto di essermi fatto rilegare tutti i testi universitari sui quali ho sudato sangue. Quando a Porta Portese trovo un bel libro (in termini di contenuto) rovinato o scopertinato lo porto imediatamente a far rilegare.
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Anche per perdere bisogna sapersi battere- Jean Claude Izzo
- millesoli
- Uncino
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- Località: vicinanze Legnano (Mi)
Adoro i libri,l'odore di nuovo,l'odore di vecchio....per questo mi piace sia il libro immacolato,avvolto nel cellophan che immancabilmente scarto in macchina al primo semaforo come una pazza,o appena uscita dalla libreria...ma adoro i libri con una storia,usati,strapazzati...Come li tratto? Beh un po' li maltratto:odio l'evidenziatore,le sottolineature in penna,ma ci faccio l'orecchietta in alto per segnare dove sono arrivata,o per evidenziare una pagina che mi ha colpito particolarmente e poi porto sempre il libro (o i libri) che sto leggendo nella borsa,per non sentirmi mai sola,penso,ne sottolineo garbatamente a matita qualche frase che mi ha fatto pensare o ripensare,ci faccio punti esclamativi,interrogativi...Mi trattengo solo se il libro non è mio..
Anche a casa mia ci sono libri ovunque..i libri che mi circondano sono la mia storia.
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ci sono sempre millesoli aldilà delle nuvole (proverbio indiano)
- mina_murray
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- Località: piacenza
Re: una questione di naso
Come ti capisco, per me ancora oggi il "bello, piacevole" parte dal naso per cui non ho smesso di annusare i libri.Lapis ha scritto:Fin da bambina i libri per prima cosa li annuso. Adesso non mi lascio comunque influenzare troppo, ma da piccola la decisione se il libro era "bello" partiva dal mio naso... adoravo quell'odore di carta e di colla
Mi piace soprattutto l'odore di cantina che prendono certi libri quando vengono dimenticati per molti anni su uno scaffale in una stanza un pò umida. Io ho sempre considerato i libri come qualcosa di prezioso, fin dai primi anni di scuola, una fonte di sapere: nella mente (e nel cuore) le domande, nel libro le risposte.
Sinceramente non so dire se i miei libri li tratto bene o male.
Non sopporto le scritte a biro sui miei libri, le parole evidenziate, però spesso li sottolineo (a matita) e da un pò di tempo mi sono accorta che ho dei problemi anche a fargli le orecchie (cosa che prima facevo sempre) per cui mi sono confezionata un segnalibro personale. Però anche io li apro per poterli leggere meglio, li lascio in giro per casa con le pagine aperte (a faccia in giù), se sono sola li leggo mentre mangio per cui hanno spesso macchie di cibo di vario genere...
Il fatto è che quando un libro mi piace non me ne separo finchè non ho finito di leggerlo ed il libro mi segue ovunque.. per strada, sull'autobus, in ufficio, in vacanza..insomma vive con me e non sempre ne esce intonso.
Però anche le macchie sono ricordi, quando apro "Terra" di Benni non posso fare a meno di sorridere pensando alla faccia dei miei quando, anni fa, mi videro che mi sporgevo pericolosamente da uno scoglio, cercando di recupepare il povero libro che mi era finito in mare...
Questo vale però per i miei libri...se un libro mi viene prestato lo tratto come un malato e non sono tranquilla finchè non l'ho reso intatto al proprietario. Infatti preferisco comprare il libro anzichè farmelo prestare, sono spaventata dall'idea di rovinare il libro di un'altra persona perchè so che anche ricomprandolo non risolverei il problema (ci si affeziona al libro in sè e non solo alla storia che racconta).
Un bacio, Mina
- Miss Piggott
- Olandese Volante
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Re: una questione di naso
Abbiamo le stesse paturnie riguardo ai libri prestati, a quanto pare...mina_murray ha scritto:...se un libro mi viene prestato lo tratto come un malato e non sono tranquilla finchè non l'ho reso intatto al proprietario. Infatti preferisco comprare il libro anzichè farmelo prestare, sono spaventata dall'idea di rovinare il libro di un'altra persona perchè so che anche ricomprandolo non risolverei il problema (ci si affeziona al libro in sè e non solo alla storia che racconta).
Io poi sono diventata una specie di maniaca anche riguardo ai libri che mi servono per l'università: vengo sfottuta a iosa dai miei amici perchè li fodero, ne rinforzo gli angoli con il nastro adesivo quando sono un po' rovinati, e li sottolineo col righello (a matita, quando la carta è di quelle un po' lucide coi pennarelli a matita, altrimenti non si vede la sottolineatura...)
Prima sottolineavo anche quelli di narrativa, e ogni tanto facevo le orecchie, ora non ne sono più capace... al massimo faccio dei segnetti all'inizio e alla fine di un passo che mi è piaciuto particolarmente, o segno nell'ultima pagina i numeri delle pagine più significative... O ci lascio dentro scontrini, pezzi di volantini, biglietti da visita...
- Xenia
- Olandese Volante
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Cao menkaure,
il mio è un post OT, ma la tua firma è un haiku, vero? Da che racolta l'hai tratto, se posso essere indiscreta? Guanda per caso?
grazie
a presto
Xenia
il mio è un post OT, ma la tua firma è un haiku, vero? Da che racolta l'hai tratto, se posso essere indiscreta? Guanda per caso?
grazie

a presto
Xenia
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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Haiku
Ciao Xenia,
si, è un haiku che mi ero riportato a mò di ex-libris sulla copertina di un libro; grazie alla tua domanda sono andato a rispolverare la raccolta da dove l'ho copiato così adesso ho aggiornato la firma con l'autore. La raccolta è 106 Haiku, edito Mondadori collana I Miti Poesia. Ne ho pure liberato una copia. Possiedo un'altra raccolta molto bella: Haiku, Bibilioteca Universale Rizzoli. Quest'ultimo testo ha anche una interessante introduzione che spiega questo genere di poesia.
Ciao e buona lettura!
si, è un haiku che mi ero riportato a mò di ex-libris sulla copertina di un libro; grazie alla tua domanda sono andato a rispolverare la raccolta da dove l'ho copiato così adesso ho aggiornato la firma con l'autore. La raccolta è 106 Haiku, edito Mondadori collana I Miti Poesia. Ne ho pure liberato una copia. Possiedo un'altra raccolta molto bella: Haiku, Bibilioteca Universale Rizzoli. Quest'ultimo testo ha anche una interessante introduzione che spiega questo genere di poesia.
Ciao e buona lettura!
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Re: Haiku
ciaomenkaure ha scritto: La raccolta è 106 Haiku, edito Mondadori collana I Miti Poesia. Ne ho pure liberato una copia. Possiedo un'altra raccolta molto bella: Haiku, Bibilioteca Universale Rizzoli. Quest'ultimo testo ha anche una interessante introduzione che spiega questo genere di poesia.

mi sa che abbiamo la stessa bibliografia allora:)
La raccolta Bur dovrebbe intitolarsi 'Il muschio e la rugiada', giusto? Chissà la mia copia dov'è finita... mentre esite una edizione Mondadori Pesia (non I Miti) che è molto molto bella. Last but not least, immaginando che la poesia orientale ti garbi al di là dell'haiku, c'è una stupenda antologia della Guanda che si intitola 'L'eterno nel tempo' (non è proprio economica ma ne vale la pena

a presto!
take care
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- Marcello Basie
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Re: Libri coccolati o libri maltrattati?
A me piace molto iniziare un libro nuovo, col suo profumo; mi piace dover un po' forzare col palmo della mano il libro a stare aperto...i libri usati non hanno questo fascino, ma possono averne un altro, quello dei commenti di chi l'ha letto prima di me, o anche miei di qualche anno fa (quando ero una persona diversa da adesso...non son chi fui, peri' di noi gran parte)...i commenti pero' andrebbero fatti a matita, in modo leggero, poco invasivo...non mi piacciono le sottolineature in pennarello blu!Berenice ha scritto:Voi che, in quanto bookcorsari, amate i libri...
come trattate i libri? come preferite i libri? come percepite il libro che avete tra le mani? Qual è il peggior torto che si potrebbe fare ad un libro?

I libri troppo vecchi, con le pagine che sembrano staccarsi dalla rilegatura solo a guardarle, mi mettono troppa ansia e preoccupazione di rovinarli...
I libri letti da me poi hanno una particolarita'...spesso leggo a colazione, col caffelatte vicino e capita spesso che qualche goccia di caffelatte finisca sulla pagina aperta lasciando una inconfondibile macchia marroncina, macchie di cui sono pieni i miei libri

A +
Marcello
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
- LuLù Lupetta
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Re: Libri coccolati o libri maltrattati?
Io i libri .. li vivo... non ho remore a sottolinearli con la matita, prendere appunti o fermare pensieri e riflessioni sui pochi spazi bianchi della pagina... Anzi, le pagine finali di un libro diventano una sorta di breviario di pensieri sconnessi (che volete lì c'è più spazio per scrivere!)... il libro nuovo, ancora profumato di tipografia mi spaventa, e nonostante ne ami l'odore devo subito fare in modo che parli di me.. così lo apro senza tante attenzioni...
Ecco perchè non mi piace prendere in prestito i libri.. mi rimangono in qualche maniera "alieni".. non posso far rimanere tra le loro pagine una parte di me...
Col Bookcrossing invece.. wow... però.. però.. poi questo libro-pensiero che vaga in the wild dopo mi manca un pò... come farò a riprendermi i miei pensieri?
LuLù
Ecco perchè non mi piace prendere in prestito i libri.. mi rimangono in qualche maniera "alieni".. non posso far rimanere tra le loro pagine una parte di me...
Col Bookcrossing invece.. wow... però.. però.. poi questo libro-pensiero che vaga in the wild dopo mi manca un pò... come farò a riprendermi i miei pensieri?
LuLù
«Avere un libro che ti accompagna è meraviglioso, è il miglior compagno di viaggio: sta zitto quando non vuoi che parli, parla quando vuoi sentir dire qualcosa, ti dà senza chiedere. Se lei viene nella mia biblioteca li vede, i miei veri grandi amici sono lì.»
(Tiziano terzani)
(Tiziano terzani)
Amo i libri anche in quanto oggetti, soprattutto quelli nuovi (appena comprati scrivo il mio nome e la data d’acquisto).
Nei miei libri sottolineo frasi, evidenzio passi, aggiungo note, tutto rigorosamente a matita!
Questo è l’unico segno di “vissuto” che traspare. Per il resto, li tengo con la maggior cura possibile: non li apro più del dovuto, non piego le pagine (aaargh!), non li maltratto in nessun modo.
Uso segnalibri (che fra l’altro colleziono), ma anche biglietti e foglietti vari a seconda delle circostanze.
Per quanto riguarda il prestito, presto i miei libri, ma con due eccezioni:
1. prima studio la persona e se è del tipo che li maltratta non glieli do. Soffrirei troppo a vedermeli restituire a brandelli. E’ più facile che ne copri un’altra copia e gliela regali.
2. se sono libri che ho particolarmente amato e quindi pieni di note e sottolineature, mi imbarazza prestarli a chiunque perché evidenziano una parte di me piuttosto intima e, essendo una persona riservata, non mi va che tutti possano accedervi. Quindi, come sopra, ne regalo direttamente una copia intonsa!
P.S. ovviamente per il libri che mi vengono prestati ho la stessa cura, se non maggiore, ma pur sapendo di trattarli bene, vivo nell’ansia che accidentalmente si strappino o macchino, perciò, il più delle volte me li compro direttamente!!
Nei miei libri sottolineo frasi, evidenzio passi, aggiungo note, tutto rigorosamente a matita!
Questo è l’unico segno di “vissuto” che traspare. Per il resto, li tengo con la maggior cura possibile: non li apro più del dovuto, non piego le pagine (aaargh!), non li maltratto in nessun modo.
Uso segnalibri (che fra l’altro colleziono), ma anche biglietti e foglietti vari a seconda delle circostanze.
Per quanto riguarda il prestito, presto i miei libri, ma con due eccezioni:
1. prima studio la persona e se è del tipo che li maltratta non glieli do. Soffrirei troppo a vedermeli restituire a brandelli. E’ più facile che ne copri un’altra copia e gliela regali.
2. se sono libri che ho particolarmente amato e quindi pieni di note e sottolineature, mi imbarazza prestarli a chiunque perché evidenziano una parte di me piuttosto intima e, essendo una persona riservata, non mi va che tutti possano accedervi. Quindi, come sopra, ne regalo direttamente una copia intonsa!
P.S. ovviamente per il libri che mi vengono prestati ho la stessa cura, se non maggiore, ma pur sapendo di trattarli bene, vivo nell’ansia che accidentalmente si strappino o macchino, perciò, il più delle volte me li compro direttamente!!
Libri maltrattati
Vivo immersa nei libri da sempre e questo forse mi ha talmente abituato alla loro presenza da farmeli dare per scontati, proprio come le persone di famiglia. Sono lì, li vedo, li tocco senza riguardi e questo mi rassicura. Però basta che non ne trovi uno, uno soltanto, al suo posto, perché diventi praticamente isterica. A volte mi capita di notte. Se, per una ragione qualsiasi, mentre sono nel dormiveglia, mi succede di pensare che un certo volume non lo vedo in giro da giorni, cosa facilissima perché le mie librerie sono come il fisco: ingoiano tutto, mi alzo, vado nello studio e comincio tirare giù dagli scaffali volumi su volumi, freneticamente. Solo se il desaparecido rispunta da qualche parte posso tornare a letto certa di addormentarmi.
A parte questo, io i libri li bistratto senza pietà perché devo approfittare di ogni minuto per leggere e allora capita che ne tenga uno in una mano mentre con l'altra rimescolo lo stufato. Ma va bene così, perché eventuali schizzi di sugo sulle pagine equivalgono a stelle di merito per il contenuto. Sono la dimostrazione che proprio non ho potuto smettere di leggere nemmeno per il tempo necessario a cucinare.
Ciao da Lisa

A parte questo, io i libri li bistratto senza pietà perché devo approfittare di ogni minuto per leggere e allora capita che ne tenga uno in una mano mentre con l'altra rimescolo lo stufato. Ma va bene così, perché eventuali schizzi di sugo sulle pagine equivalgono a stelle di merito per il contenuto. Sono la dimostrazione che proprio non ho potuto smettere di leggere nemmeno per il tempo necessario a cucinare.
Ciao da Lisa



Ragazzi, vogliono spegnerci il cervello: non lasciamoglielo fare. Go on!