Per quasi tutta la durata del libro l'intreccio appassiona, con questi suicidi misteriosamente "pilotati" e sullo sfondo la dittatura dei colonnelli, ed è bello ritrovare il personaggio del commissario Charitos, sgangherato, maschilista e un po' più fragile rispetto agli episodi precedenti.
Conosciamo un po' meglio Koula, la segretaria personale di Ghikas, che in questo frangente passa al servizio "attivo", ancorché in forma riservata.
Atene preolimpica è incredibilmente incasinata, ai limiti del possibile, e afflitta da un caldo terrificante (è bello leggerlo in questo periodo, perché così il nostro caldo ci sembra una bazzecola

Unico neo, la risoluzione del mistero che lascia un po' delusi, un po' con la sensazione che si sia costruito un bel castello ma con delle fondamenta un po' sfigate... ecco, non fosse per il finale...
Da leggere in ogni caso, vola via in un giorno.